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Fabio Masini About Fabio Masini

Economista, docente di Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali e titolare di una Cattedra Jean Monnet sulla Governance Economica Europea presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo di Roma Tre, è uno studioso dell’integrazione economica e monetaria europea ed internazionale. Consulente per le politiche europee del Comune di Firenze dal 1996 al 2004, ha svolto incarichi di coordinamento e consulenza per progetti di ricerca e formazione sull’Unione Europea per conto (tra gli altri) di: Parlamento Europeo, Commissione Europea, Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, Regione Toscana. Dirige l’area progettazione e consulenza del CesUE, International Center on European and Global Governance.

La politica monetaria in un mondo a tassi zero

In molti hanno criticato Christine Lagarde per non aver tagliato i tassi oggi. Eppure non poteva fare molto più di quello che ha annunciato, con i tassi già a zero. QE a 120 miliardi fino a fine anno e liquidità al sistema bancario. In più, ha anche precisato che gli acquisti potranno derogare alla regola di dover essere commisurati alla…

La grande occasione

Assomiglia al “whatever it takes” di Draghi del 2012 la dichiarazione della Presidente della Commissione Europea al termine della riunione di ieri dei Capi di Stato e di Governo UE: “Useremo tutti i mezzi per assicurarci che l’economia europea superi questa tempesta”. Sapremo nei prossimi giorni se la frase avrà la stessa credibilità di quella utilizzata da Mario Draghi per…

La versione “colta” della Brexit

David Frost è il negoziatore per la fase post-Brexit e consulente per gli Affari Europei al soldo dell’Ufficio del Primo Ministro del Regno Unito. Pagato quindi per portare avanti le tesi care al governo in carica e, siccome è un diplomatico (evidentemente assimilabile per Downing Street ad un accademico), per dare a quelle tesi una patina intellettuale al fine di…

Una Brexit tutta da scrivere

Oggi è il giorno dei simboli. Delle cerimonie. Della commozione. Di Auld lang syne cantata con le lacrime agli occhi al Parlamento Europeo. La fine di un’era, come suggeriscono alcune testate, ricordando il lungo matrimonio fra UK e UE, dal 1973: quasi cinquant’anni. Un muro oltre il quale quei due ragazzi nell’immagine di copertina non sanno quale futuro li attende.…

La sfida inizia adesso

I risultati delle elezioni amministrative in Emilia-Romagna non sono un buon segnale. Se ha vinto Bonaccini probabilmente lo deve a tre fattori: 1) ha amministrato bene e qualcuno ha deciso che non valeva la pena penalizzare una persona in gamba per lanciare un segnale politico; 2) le sardine hanno (ri)portato alle urne qualche punto percentuale di persone disilluse che non…

Ottimismo!

E così inizia un nuovo anno. Con le speranze ed i sogni che ogni nuovo inizio si porta dietro. Certo, dando un’occhiata agli spettacoli offerti ieri sera da RaiUno e Canale5, le reti a maggior audience in Italia, verrebbe da dubitare che vi siano nel nostro paese dei sogni per realizzare i quali val la pena rimboccarsi le maniche. Ma…

2050: l’anno che verrà…

Per chi non la conoscesse, PricewaterhouseCoopers (PwC) è una multinazionale di consulenza strategica che opera in tutto il mondo, fattura oltre 40 miliardi di dollari e occupa oltre 250 mila persone. Realizzare stime affidabili sull’andamento nel tempo delle varie economie mondiali, per PwC, non è un divertimento: è cruciale per capire come orientarsi sui mercati. Ebbene, PwC ha da poco…

And now: get it done!

Boris Johnson ha stravinto le elezioni in UK, con lo slogan "get it done": datemi un voto per realizzare la Brexit. Adesso, finalmente, ci aspettiamo che faccia quello che ha promesso, ossia portare la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea entro il 31 gennaio. Non c’è da gioire. Né per l’Europa, che ha perso una scommessa con i propri cittadini se…

La Conferenza sul Futuro dell’Europa

Una delle critiche più diffuse all’Unione Europea è basata sul fatto che alcuni suoi organi decisionali sono considerati tecnocratici, lontani dalle scelte politicamente legittimate delle democrazie parlamentari. Sarebbe il trionfo del neoliberalismo, che predica la separazione dell’economia (da lasciare alle logiche del mercato, essenzialmente globali) dalle dinamiche patologiche della politica (che solo a livello nazionale trova espressione apparentemente democratica, in…

ILVA: una scommessa europea

Mentre una parte del governo si sta adeguando alla narrazione ossessiva di Salvini degli ultimi tre mesi, tesa ad evidenziare che “nel governo litigano su tutto” (cosa falsa all’inizio, sempre più vera oggi), Arcelor-Mittal fa la solita sceneggiata alla quale è abituata da tempo. Basta chiedere, tanto per fare un esempio, ai cittadini di Liegi, dove l’azienda franco-indiana ha chiuso…

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