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Federico Guiglia About Federico Guiglia

Federico Guiglia è nato a Montevideo, Uruguay, il 13 dicembre 1959 da padre di Mantova e madre uruguaiana. È editorialista del gruppo Athesis (L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi). Scrive anche per Il Messaggero di Roma. Si formò al Giornale sotto la guida di Indro Montanelli: fu assunto nel 1986 dopo aver vinto, l’anno precedente, il concorso nazionale dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano (tra i quarantacinque posti disponibili risultò secondo in graduatoria). Dal 1987 è giornalista professionista. Come conduttore televisivo ha collaborato con la Rai (A tu per tu, in onda su Rai International) e La7 (Otto e Mezzo, e poi sette edizioni di Prossima Fermata di cui è stato ideatore e autore). Ha pubblicato sedici libri, anche in spagnolo. In trent’anni di carriera con ruoli diversi e per diversi giornali (una trentina di testate, anche all’estero, dove ha maturato esperienze importanti a Berlino e a Londra), ha percorso l’intero ciclo del mestiere, da praticante a direttore. È sposato e padre di due figli. Vive a Roma e viaggiando. www.federicoguiglia.com f.guiglia@tiscali.it
Nigel Farage

Che cosa insegna il caso Farage

E così anche Nigel Farage, nientemeno che il principale promotore e vincitore del referendum britannico sull’Europa, se ne va prima ancora della “sua” Brexit. “Voglio riprendermi la mia vita”, ha spiegato il leader del Partito per l’indipendenza del Regno Unito - Ukip, la sigla in inglese -, annunciando l’addio alla politica. L’uomo che aveva tuonato contro il male assoluto dell’Unione…

Come vincere la guerra a Isis

Per reagire a una minaccia continua ma imprevedibile, com’è quella dell’autoproclamatosi Stato dell’Isis, non bisogna avere paura, prima di tutto, delle parole. Come già il presidente francese Hollande aveva ammonito nelle ore della strage del Bataclan il 13 novembre 2015, dobbiamo tutti renderci conto che oggi siamo in guerra, sì, guerra contro il terrorismo. Come ha detto il nostro premier…

Brexit, Istanbul e la tempesta perfetta in arrivo

E’ trascorsa appena una settimana dall’addio della Gran Bretagna all’Europa, ma tutto sembra già tornato come prima. Come se il passaggio dell’uragano Brexit non avesse sconvolto per sempre il panorama politico dell’Unione dei ventisette. Numero che ormai prevede il “meno uno” degli inglesi, usciti dalla porta col referendum, eppur pronti a rimanere alla finestra dell’istituzione, paralizzandola. Non se ne andranno,…

oro

La lezione del paziente inglese

Il risveglio del paziente inglese, il giorno dopo, è stato brusco e febbricitante: forse per la prima volta ha realizzato di essere uscito da un’Europa in cui col suo cuore non era mai entrato. E nella quale, se il paziente troppo impaziente fosse invece rimasto, avrebbe goduto di un trattamento super-privilegiato rispetto agli altri 27 Paesi, offerto dall’Unione proprio per…

Con "Italiano urgente" Gabriele Valle suona la sveglia agli italiani

Il torneo di tennis che gli italiani chiamano “Open”, in Messico lo indicano con la naturale traduzione, “Abierto”. I cartelloni cinematografici che in Italia annunciavano “The Wolf of Wall Street” (protagonista Leonardo Di Caprio), in Uruguay erano presentati nella lingua della nazione: “El Lobo de Wall Street”. In Spagna, così come nei ventidue Paesi dell’America che non per caso si…

Tutte le novità di Chiara Appendino e Virginia Raggi

E’ bello, il giorno dopo l’importante voto amministrativo, vedere che vincitori e vinti per una volta antepongono l’Italia e la verità alle loro convenienze. Matteo Renzi ha riconosciuto il successo "netto e indiscutibile" dei Cinque Stelle, sottolineando che quel voto espresso da così tanti italiani in varie città "non è di protesta, ma di cambiamento". Parole giuste, che sono state…

Isis, come cambia il terrorismo

L’antica filosofia cinese ammoniva sull’arte della guerra: se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia. E’ quello che sta avvenendo oggi con il terrorismo di là e di qua dell’Oceano, in America e in Francia, attraverso una variante finora sconosciuta che lascia i governi interdetti: l’attentatore fai da te. Non più, dunque, neppure il lupo…

Strage Isis a Orlando, quando il fanatismo genera odio

Assassino omofobo o terrorista dell’Isis? Quando un uomo entra in una discoteca d’Orlando, in Florida, e spara contro persone che stanno ballando, uccidendone più di cinquanta e ferendone almeno altrettante, viene subito in mente il Bataclan di Parigi. Allora, il 13 novembre dell’anno scorso, furono tre uomini ad aprire il fuoco e assassinare novantatré innocenti che assistevano, anch’essi spensierati, a…

Giuliano Poletti

Meno italiani (dopo novant'anni) perché manca una certa idea dell'Italia

Non accadeva da novant’anni, ma c’è sempre una prima volta quando si rinuncia a guardare lontano, a immaginare l’Italia fra cinque, dieci o vent’anni. La prima volta ora riguarda il calo dei cittadini residenti, cioè degli italiani, nella misura di quasi 142 mila persone in meno. Un saldo negativo consistente, senza precedenti. In controtendenza persino se confrontato al contemporaneo aumento…

Matteo Renzi

Chi vuole rottamare Matteo Renzi

Giocano al ballottaggio come alla battaglia navale. Da Roma a Milano, da Torino a Bologna gli esclusi hanno cominciato a cannoneggiare “il nemico principale”, cioè Matteo Renzi, per interposto candidato. Con l’obiettivo di affondarlo. “Io voterei Raggi e Appendino”, ha detto chiaro e tondo Matteo Salvini, il leader della Lega a sostegno delle due candidate Cinque Stelle. Entrambe in corsa…

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