Da Byd un miliardo di investimenti nel Bosforo, che darà lavoro diretto a circa 5.000 persone e la produzione inizierà nel 2026. Una notizia che giunge pochi giorni dopo la decisione di Bruxelles di imporre tariffe provvisorie aggiuntive fino al 38% sui veicoli elettrici cinesi, a seguito di un’indagine secondo cui i sussidi statali stavano ingiustamente indebolendo i rivali europei. La Turchia rafforza così il proprio status di porta d’accesso per gli investitori nel Mediterraneo, ma continua a giocare su due tavoli
Francesco De Palo
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La destra per vincere non deve essere il partito della rabbia. Le elezioni in Francia lette da Pombeni
Non si può vincere con una destra di carattere estremista perché non è sufficiente accreditarsi come alternativa quando i cittadini sono delusi: questa è stata una grossa debolezza del Rassemblemant national e poi al secondo turno il duello nel duello ha premiato le caratteristiche personali”. Conversazione con Paolo Pombeni, professore emerito all’università di Bologna e direttore della storica rivista il Mulino per il triennio 2024-2026
Tra Starmer e Schlein non c'è nessuna affinità. Galli spiega perché
“Qualcuno vorrebbe dire che, visto che in Inghilterra vince la sinistra, quindi anche in Italia vincerà la sinistra. Si tratta di una tentazione molto forte che nasconde il fatto che la lunga strada per mettere in piedi una reale alternativa alla destra non è ancora stata imboccata”. Conversazione con il politologo Carlo Galli
Cosa succede in Ue dopo la mancata scissione di Ecr
Si inizia a ragionare di pesi e valori all’interno del nuovo euro-emiciclo formatosi dopo le elezioni europee dello scorso giugno. Ecco come
Guerra e pace. Gli ultimi due obiettivi politici di Erdogan
Ankara pivot, non solo nell’affaire russo-ucraino ma anche in chiave Pakistan, Kazakistan e Azerbaigian: l’attivismo erdoganiano non passa certo inosservato ma questa volta potrebbe avere reali possibilità di portare risultati concreti
Vi spiego il possibile dialogo tra popolari e conservatori. Parla Mauro
Conversazione con l’ex ministro della Difesa: “Giusto aprirsi al rapporto con i conservatori perché è una novità dentro il panorama politico popolare, abituato a decenni di grande coalizione: quando i conservatori britannici partecipavano all’esperienza del gruppo popolare europeo, ovviamente le relazioni erano molto più equilibrate e anche il rapporto di grande coalizione si arricchiva nel rapporto con i popolari. Sarebbe un passo avanti significativo, secondo me, se Popolari e Fratelli d’Italia si parlassero in modo da riprodurre quella logica”
Perché Madrid con il caso Puidgemont toglie il sonno all'Ue
Dopo la conferma del mandato d’arresto per il leader secessionista potrebbe essere a rischio il governo progressista di Sanchez? E quali conseguenze ci sarebbero anche in Europa con un altro Paese (dopo la Francia) in piena crisi politica? La linea Maginot è fine agosto quando, se nessun candidato riuscirà ad ottenere la maggioranza, i catalani dovranno essere costretti a tornare alle urne, probabilmente a metà ottobre…
Il crollo di Macron e quella patente per le destre. La Francia (e l'Europa) secondo Orsina
“C’è stato un rigetto da parte della Francia dell’operazione Macron, che nasce con l’idea di distruggere destra e sinistra nel nome del superamento di quella frattura. Un’operazione anti-populista ma, per paradosso, con robusti tratti populisti”. Conversazione con il docente universitario e analista, Giovanni Orsina
Mermec al lavoro per le ferrovie egiziane. Ecco l'asse Roma-Cairo
L’azienda di base in Puglia ha il sostegno di Sace, Cdp, e dell’Ambasciata italiana e alla firma del contratto sono intervenuti il vicepresidente di Mermec Angelo Petrosillo con il ministro dei Trasporti egiziano Kamel El Wazir ed il chairman di Enr Mohamed Amer Abdel Aziz, nel contesto della conferenza Ue-Egitto sugli Investimenti, in corso al Cairo. Alla firma degli accordi ha presenziato l’ambasciatore d’Italia al Cairo Michele Quaroni
Dopo il voto una certezza, la Francia frammentata. Gli scenari di Tzogopoulos
In palio 577 seggi all’Assemblea nazionale. Da un lato il volto della destra di Rassemblement national, Jordan Bardella, dall’altro il Nuovo fronte popolare che raggruppa il centrosinistra. George Tzogopoulos, analista dell’Istituto Europeo di Nizza: “Nel complesso mi aspetto una maggiore frammentazione nel panorama politico francese”