“È stato un bene inserire il Libano nell’agenda europea, per ricordare che la stabilità mediorientale non riguarda solo Israele e i palestinesi, ma riguarda la regione nel suo complesso. E il Libano è a rischio di coinvolgimento in questo conflitto molto elevato. L’Ue? O mette le ali e corre, oppure se continua a camminare come uno struzzo prima o poi verrà braccata”. Intervista all’analista e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Vittorio Emanuele Parsi
Francesco De Palo
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Anche il Libano al centro del Consiglio europeo (grazie all'Italia)
L’iniziativa del governo italiano nasce all’indomani della visita in Libano di Giorgia Meloni il 27 e 28 marzo scorsi: in quell’occasione l’esigenza di incrementare l’attenzione internazionale sulla difficile situazione che si trova ad affrontare il Paese ha subito un’accelerazione
La visita di Mattarella e la nuova primavera (anche energetica) di Sofia
Il Capo dello Stato in visita ufficiale: “L’Italia auspica che si creino velocemente le condizioni per l’ingresso della Bulgaria nell’area dell’euro”. Ultima tappa nella base militare di Novo Selo dove ha incontrato il contingente italiano del Multinational Battlegroup Bulgaria. L’Italia è alla guida del Battle Group in Bulgaria, inquadrato nell’operazione di attività di vigilanza rafforzata della Nato, dall’ottobre 2022
Cooperazione e coordinamento vitale. Usa e Italia visti da D.C.
“La nostra cooperazione e il nostro coordinamento sono vitali”, afferma il Dipartimento di Stato Usa. Nei prossimi due mesi ecco su cosa si gioca il futuro europeo anche grazie al dialogo con gli Usa
Meloni in Tunisia, dal Piano Mattei ai nuovi accordi
Nelle prossime settimane saranno in Tunisia anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Si è passati da visite di emergenza (luglio 2023 con il Team Europa per la crisi dei migranti) a consuetudine assieme a due ministri e a un viceministro per siglare nuovi accordi
Migranti, Piano Mattei e cultural diplomacy. Il viaggio di Meloni in Tunisia
Il quarto viaggio in nove mesi della premier a Tunisi non solo racchiude l’esigenza italiana di puntellare la propria strategia alla voce sbarchi e relazioni bilaterali, ma rappresenta anche l’occasione per distendere la cosiddetta cultural diplomacy tramite un accordo che favorisca gli scambi nella cooperazione accademica. Lo dimostra la presenza di due ministri come Piantedosi e Bernini
Meloni-Abdallah, così si lavora all'alleanza nel cuore del Medio Oriente
L’azione attiva di Amman contro i droni di Teheran riapre il dibattito sulla possibilità della costruzione di un’alleanza atlantica e occidentale proprio nel cuore del Medio Oriente. Un passaggio significativo anche alla luce del ritorno della Siria nella Lega Araba dopo 12 anni. Meloni-Abdallah: evitare un’ulteriore escalation nella regione
I Typhoon inglesi e il gas nel Mediterraneo. Perché Cipro è strategica
Non solo guerra, l’isola da un decennio ha un peso specifico preciso che si ritrova alla voce energia. Prima che vi fosse la crisi di Gaza data dall’attacco del 7 ottobre scorso, Cipro, Israele, Grecia e Usa erano in procinto di assumere una decisione definitiva sullo sfruttamento dei giacimenti di gas presenti nel Mediterraneo orientale
G7, aiuti umanitari e diplomazia. La risposta italiana alla crisi mediorientale
Il G7 convocato ieri da Meloni su richiesta del presidente americano ha chiesto all’Iran e ai suoi fiancheggiatori di interrompere le azioni ostili. In caso contrario verranno adottate ulteriori misure, al pari dell’aumento della cooperazione in favore di Gaza. Tra due giorni la ministeriale esteri a Capri. Dal punto di vista della Casa Bianca una reazione ulteriore israeliana contro l’Iran darebbe il “la” a una guerra vera e propria, ampliando il campo di battaglia che dal 7 ottobre scorso è circoscritto alla Striscia
Contro la glaciazione demografica. Meloni, i figli e la nuova Ue
L’intervento del presidente del Consiglio al convegno “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”. La spesa pubblica finalizzata a sostenere la natalità e gli aiuti alla famiglia è quella che più di tutte può e deve essere considerata un investimento di carattere produttivo. Alla base della denatalità, ci sono fattori “anche economici e sociali”, ha detto riferendosi alle “giovani generazioni che hanno paura del futuro”