Il vicepresidente della commissione Esteri-Difesa del Senato: “Lavorare contro l’isolazionismo europeo dall’Occidente. Niente guerra commerciale con gli Usa, piuttosto un accordo positivo che integri le due economie. Il vertice avrà l’obiettivo di proseguire nella costruzione di un ponte, grazie alla figura di Giorgia Meloni, tra Ue e Usa. Non sottovalutare il nesso causale esistente tra dazi, geopolitica e riequilibrio mondiale”
Francesco De Palo
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Kallas ricomincia a tessere la tela balcanica. Bosnia e Kosovo in cima all'agenda Ue
Come impatteranno le destabilizzazioni internazionali sul costone balcanico? Esiste il rischio di un’accelerazione delle penetrazioni cinesi successive ai dazi americani? E il ruolo dell’Italia come potrà evolversi in chiave di riunificazione balcanica? Il tour di Kallas nella regione ha l’obiettivo di dare risposte precise
I numeri sui fossili e il caso Iran. La strategia energetica di Wright in Medio Oriente
La visita in Arabia Saudita, Eau e Qatar del segretario Usa all’energia Chris Wright serve sia a preparare il viaggio di Trump in Medio Oriente, sia a distendere la strategia Usa nel settore energetico, proprio mentre il petrolio fa segnare il suo minimo in 4 anni e mentre la produzione americana di combustibili fossili registra un’impennata. Un segnale anche all’Europa?
Africa e Difesa, la visita di Crosetto ad Ankara e i rapporti Italia-Turchia
La visita del ministro della Difesa Crosetto ad Ankara conferma una relazione che sta migliorando nel tempo, impreziosita dall’accordo industriale Piaggio-Baykar e da una cordialità di rapporti che si potrà rivelare utile sia per gestire la stabilità nel costone balcanico, sia per programmare una nuova stagione di azioni nel Mediterraneo che bagna l’Africa
Salvini ancora leader e maggioranza coesa. Ultime dal congresso della Lega
La rielezione per la terza volta di Matteo Salvini fa da “sfondo” al congresso di Firenze, dove spiccano il messaggio di Giorgia Meloni improntato sulla coesione della maggioranza e i rilievi del numero uno di Confindustria su lavoro, green, energia e dazi
Lo stallo del governo tedesco blocca anche l'Ue. Ecco perché
Non è un momento semplice per il cancelliere in pectore, che deve formare presto un governo ma le alleanze con Spd e Verdi inquietano gli elettori a tutto vantaggio di AfD che insegue la Cdu a un solo punto. Inoltre dazi, difesa ed energia sono temi pericolosamente intrecciati con l’Ue, a fronte dei quali occorre un esecutivo forte e coeso
Dall'Ucraina ai Balcani. Cosa separa e unisce Italia e Turchia secondo Politi
“Ciò che io vedo tra Roma e Ankara è un momento senz’altro vitale delle relazioni. Sicuramente dal lato Meloni c’è un giocare per guadagnare tempo, sperando che certe divisioni tra alleati non si approfondiscano ma si stemperino. La questione dei dazi è proprio plateale. I turchi sono in una fase fluida, ma anche loro non sono così ben piazzati come pensavano di essere”. Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation.
Siamo pronti al bis (con i popolari del Ppe). Il governo a metà mandato secondo Nevi (FI)
“Weber al Consiglio nazionale? Dimostra l’importanza di Forza Italia. L’industria Ue? Aumenti le proprie produzioni strategiche. Difesa non è solo bombe, ma cybersicurezza, aerospazio e frontiere esterne. La maggioranza? Coesa, mai un voto dissonante in Parlamento”. Conversazione con il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi
Dazi, Difesa e Ucraina. Il diario della giornata dei vertici
Riunione informale del Consiglio Ue formato Difesa che si è tenuta a Varsavia, poi ministeriale Nato a Bruxelles. Per finire, il vertice a Palazzo Chigi per parlare dei dazi americani. Ecco cosa si è detto
Global Gateway, un passo in avanti tra Ue e Asia centrale
In una fase geopolitica caratterizzata dall’aspra contrapposizione, la decisione di Bruxelles di instaurare un partenariato strategico con l’Asia centrale è da salutare come un seme da piantare (anche se in ritardo) in un terreno fertile. L’idea è quella di poter contare l’uno sull’altro e “nel mondo di oggi questo è più importante che mai”, dice von der Leyen. Ma in che modo procedere? Verosimile un ingresso in una macro area dove Pechino ha una certa influenza, anche energeticamente connessa alle mire russe?