Il vertice italo-turco di domani da un lato segna un’altra significativa tappa del rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi, dall’altro si inserisce in un momento forse decisivo per le sorti della guerra in Ucraina. E per il concepimento di futuri progetti in Africa, viste le politiche turche in Libia e la presenza italiana con il Piano Mattei
Francesco De Palo
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Energia, immigrazione e Piano Mattei. Così si rafforza il legame tra Italia-Egitto
Gli attori ostili che gravitano nella macro area a cavallo tra due quadranti significativi come quello euromediterraneo e quello mediorientale, da tempo hanno investito risorse e tempo su quella proiezione geopolitica. Per cui avere la consapevolezza che tra Roma e Il Cairo esiste un legame intenso e di merito è un elemento che fortifica da un lato la postura italiana, dall’altro la sicurezza europea
Trump vuole un accordo con Putin anche senza l'Ucraina. Tocci racconta come
“Un accordo con la Russia che prescinde dall’Ucraina necessariamente deve passare attraverso una colpa di Kyiv per un mancato accordo. Ciò porta ai sette punti, perché è evidente che queste condizioni sono state disegnate per “obbligare” l’Ucraina a dire di no”. Conversazione con la direttrice dell’Istituto Affari Internazionali
Magistratura e Hamas, le spine di Netanyahu (che incassa il sostegno di Trump)
Il rinnovato filo di Bibi con la Casa Bianca si intreccia al tavolo diplomatico sull’Iran, mentre il governo israeliano non cessa di combattere Hamas. Nel mezzo il caso Bar, che fa gridare al colpo di Stato perché l’entourage del primo ministro non crede che lo stop della magistratura sia casuale
Nord Stream, si o no? Di cosa si discute a poche ore dal vertice di Londra sull'Ucraina
Alla vigilia del vertice di Londra con Usa e stati membri europei, tutto lascia pensare che l’impasse la farà ancora da padrona, dal momento che Mosca continua ad attaccare Kyiv e che i tentativi europei e americani di accordo non trovano porte aperte al Cremlino. L’energia possibile merce di scambio, ma peserà il ruolo della Germania (alle prese con la faticosa nascita del governo). Witkoff al Cremlino entro pochi giorni
Meloni riceve Vance. Ecco la nuova narrazione dell'Occidente
Il secondo incontro in meno di 24 ore sull’asse Roma-Washington certifica il rafforzamento della cooperazione bilaterale (e personale) tra i due governi. Com’è andato l’incontro tra il presidente del Consiglio italiano e il vicepresidente americano
Meloni ottiene i galloni di ponte con l'Ue. E Trump la incorona leader
Prima leader europea a visitare la Casa Bianca dopo lo stop ai dazi, Meloni ha invitato il presidente Usa in Italia, ponendosi come trade union tra le due sponde dell’Atlantico. L’obiettivo è ricomporre, dialogare e individuare una traccia programmatica per risolvere le divergenze. Trump: “Giorgia? Una grande persona, uno dei veri leader del mondo. Dazi? Faremo accordi”
Dazi, energia e difesa. Cosa c'è in ballo tra Roma e Washington
Le questioni commerciali in ballo vertono settori come l’allentamento dei dazi all’importazione, le barriere normative per le aziende statunitensi, il potenziamento delle opportunità congiunte nei settori dello spazio, delle telecomunicazioni e delle biotecnologie, il modus in cui gli Stati Uniti possono muoversi all’interno del mercato Ue. Temi che si legano a doppia mandata anche ad altri. Ecco quali
Quale visione per i Balcani di domani. La traccia del governo italiano
L’incontro di Giorgia Meloni con il primo ministro del Montenegro, Milojko Spajić, e la conferenza alla Farnesina sui Balcani occidentali dimostrano, una volta di più, l’attenzione italiana verso quella regione, così decisiva alla voce geopolitica e alleanze. E farlo in un momento cruciale per i destini europei è fondamentale anche per i futuri equilibri
Dazi, Ucraina, maggioranza. La bussola di Fazzolari (prima del viaggio in Usa)
In occasione della presentazione romana del libro di Alessandro Sallusti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha fatto il punto sul viaggio di Giorgia Meloni a Washington (“ricco di insidie”) e sui princiali dossier attenzionati da Palazzo Chigi. “Si arriverà al 2% del Pil in tempi brevissimi, magari nell’arco del 2025. L’Italia vuole farsi carico di realizzare la colonna europea della Nato”