La questione è antica. È quella del nobile assenteista e del mezzadro coltivatore. Il nobile conserva la proprietà solo se ha il potere di cambiare il mezzadro usando una sua forza esterna (la guardia regia o chi per loro). Ma senza tale forza il mezzadro è il vero padrone e il nobile può solo cercare di avere qualcosa di più in cambio (che senza forza sarà sempre di meno). Grillo è il nobile, Conte il mezzadro…
Francesco Sisci
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Scuola di jus per Meloni: gli italiani ci sono, manca l’Italia. L'opinione di Sisci
Così quasi come 200 anni fa, si deve fare l’Italia, o si ritorna non al fascismo, ma ai Borbone proiettati su Africa e Russia, e a Milano annessa alla Baviera, al Papa re. Ed è quello che già sta succedendo. È quello che vuole signora Meloni? Il commento di Francesco Sisci
Perché per Meloni lo ius scholae è una tazza avvelenata. Il commento di Sisci
Oggi FI sta portando avanti una vera campagna politica su un tema fondamentale: come sarà l’Italia con o senza ius scholae, chi parteciperà alla crescita del Paese e chi voterà alle elezioni. Meloni può ancora uscire dall’angolo ma dovrebbe ripensare molti elementi del suo governo finora. Non è chiaro se abbia la voglia, o la forza, di farlo. La versione di Francesco Sisci
Cosa significa il colpo di Kursk per Meloni. L'opinione di Sisci
Le implicazioni dell’offensiva Ucraina nella regione russa di Kursk saranno larghe e strategiche. Non è chiaro come evolverà la situazione, ma è chiarissimo il duro colpo al presidente russo Putin e che ci saranno riflessi molto ampi forse fino in Italia. E Meloni, sia fuori che dentro il Paese, è isolata. Il commento di Francesco Sisci
Vi racconto il giallo di Meloni che scontenta tutti. Scrive Sisci
Non è forse il momento di capire quale sia il calcolo cinese dietro gli accordi, ma di certo così il governo dell’Italia cammina su una lastra di ghiaccio molto sottile. Non c’è un solo ritorno positivo per gli alleati e ci sono solo ritorni negativi a tutto tondo. L’Italia avrebbe dovuto andare in Cina, sì, ma fare discorsi veri e onesti a Pechino. Il commento di Francesco Sisci
I fili di Berlusconi e i grattacapi di Meloni. Il commento di Sisci
Dai problemi interni a quelli che guardano fuori dai confini nazionali, per Meloni ci sono elementi di riflessione sul futuro del suo esecutivo. Ecco perché secondo Francesco Sisci
Cosa vuol dire fare delle riforme dal centro. I consigli di Sisci a Meloni
La tela sarebbe pensare a qualcosa che unisca il Paese nelle sue regioni e ideologie e lo inquadri nel nuovo spazio internazionale complicato e volatile. Questo il centro davvero oggi. Sapendo allora su che superficie si dipinge, si possono scegliere i colori, giusti, ad acqua, a stucco, o ad olio. Il commento di Francesco Sisci
Tutti i giochi di Giorgia Meloni. Il commento di Sisci
La presidente Meloni dovrebbe lasciar la caciara delle riforme, e pensare all’economia senza fare troppi errori all’estero. È per il suo bene e per quello dell’Italia. Il commento di Francesco Sisci
Il voto Ue e la guerra ibrida russa in Italia. La riflessione di Sisci
Oggi la guerra va al di là delle pallottole sparate nelle trincee. È scontro di informazione, ibrida, psicologica, tesa ad indebolire il nemico nella sua volontà. Questa la vera mina vagante del parlamento europeo che uscirà dalle urne la settimana prossima
Perché Meloni non dovrebbe sottovalutare le parole di Zuppi. La versione di Sisci
La Chiesa ha contribuito a rinsaldare i governi della penisola nell’ultimo secolo. Mussolini si “comprò” la Chiesa con i Patti Lateranensi del 1929, la Chiesa fece poi il partito che resse l’Italia per mezzo secolo dopo la Seconda guerra mondiale, la Dc, e il cardinale Ruini sostenne Berlusconi per circa un ventennio. Forse oggi Meloni dovrebbe quindi essere prudente nel dialogo con Zuppi. Il commento di Francesco Sisci