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La Cina è troppo vicina? La minaccia (anche ibrida) vista dai nostri servizi

Per la prima volta, e non sembra un caso vista l’uscita dalla Via della Seta, la relazione dell’intelligence italiana dedica grande spazio a Pechino, tra Ucraina, Indo-Pacifico, Artico, criminalità, cyber e minacce ibride

Il G7 italiano nel mirino di Pechino. Ecco perché

In nome di una presunta “neutralità” che però non può che significare sostenere l’aggressore sull’aggredito, i media cinesi criticano il comunicato dei Sette riunitisi sabato sotto la guida di Meloni, in visita a Kyiv. Obiettivo: indebolire l’Occidente e minare gli sforzi diplomatici di Washington

Cosa sappiamo del ritorno in pista della cyber-gang LockBit

Dopo sette giorni dall’operazione Cronos, il gruppo ransomware ha rivendicato otto attacchi nelle ultime 48 ore. Un modo per provare a rassicurare gli affiliati dopo il blitz di Usa, Regno Unito e alleati

La paura dell’arma nucleare spaziale fa parlare Usa e Russia

Contatti tra i vertici dell’intelligence e i consiglieri dei leader. Ma Mosca s’infuria con Washington per le informazioni trapelate sui media. Biden lavora anche con India, Cina e G7 per scongiurare una minaccia definita “seria”

Tutti i numeri di Logink, la piattaforma cinese che preoccupa l’Occidente

Gli Usa impongono restrizioni sul servizio nelle mani del Partito comunista. L’Ue, invece, si muove con lentezza. Il rapporto Berendsen potrebbe dare il via a nuove misure per contrastare l’influenza di Pechino su porti e commerci, scrive Corradi (Choice)

Come contrastare le fake news russe? Risponde Cormac (Nottingham)

Mosca sta adottando sempre lo stesso approccio: volume e ritmo alti per seminare dubbi su ciò che l’Occidente e l’Ucraina stanno dicendo, spiega l’esperto di “covert action” e “secret statecraft” dell’Università di Nottingham

Via le gru cinesi dai porti. Gli Usa indicano la strada

Washington ha messo sul piatto oltre 20 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni sulla sicurezza marittima. Nel mirino i prodotti di Zpmc, presenti anche nel nostro Paese

Ucraina, intelligence diplomacy e nuovi equilibri internazionali. Parla Massolo

Dopo due anni di conflitto, in Occidente non si dice più aiutiamo Kyiv a vincere ma a mettersi in sicurezza. I governi chiedono sempre più ai servizi “di influire sullo sviluppo degli eventi”, per questo si parla di azioni e non più soltanto di informazioni per la sicurezza. La distinzione tradizionale interno-esterno? “Ha fatto il suo tempo, meglio un ecosistema di agenzie interdipendenti con compiti specifici”. Conversazione con il presidente dell’Ispi, già segretario generale della Farnesina e direttore del Dis, Giampiero Massolo

De-risking dalla Cina. Cos’ha detto Belloni (Dis) al Raisina Dialogue

“La sicurezza economica è diventata cruciale per la nostra sicurezza”, ha spiegato la direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza a Nuova Delhi. Con il mancato rinnovo del memorandum sulla Via della Seta, è stato “necessario introdurre misure” per limitare i rischi di dipendenze

Putin si ferma solo armando Kyiv. Parla il diplomatico russo Bondarev dall’esilio

Dalla Svizzera, parla il funzionario che ha lasciato il servizio in protesta con l’invasione dell’Ucraina: il leader ha scommesso tutto sulla guerra e se dovesse perdere avrebbe vita breve, spiega. Chi dopo di lui? Qualcuno che cercherà la pace, risponde

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