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Perché l'Occidente sta perdendo la guerra all'Isis

Riceviamo e pubblichiamo Come sta andando e, soprattutto, cosa ci dobbiamo aspettare dalle operazioni russe-siriane e da quelle degli Usa e della sua coalizione in Siria? L'Isis/Daesh si è recentemente contratto, secondo fonti occidentali, del 40% in totale e del 20% in Siria, mentre aveva perso solo il 14% del suo territorio in tutto il 2015 quando il Daesh califfale…

Che cosa possono fare l'Italia e l'Onu per la Libia

Riceviamo e pubblichiamo In Libia l'Isis (o Daesh) ha preso il controllo di Sabrata, un patrimonio dell'umanità dell'Unesco a settanta chilometri a ovest di Tripoli. È vero che, come sostiene il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov, il Califfato tende ad esagerare i suoi successi, ma in Libia gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi ci sono, non vi è dubbio.…

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Turchia-Russia, cosa cela il caso del Sukhoi abbattuto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Un aereo russo, un Sukhoi-24, quello la Nato chiama Fencer, il bombardiere tattico a bassa quota, un mezzo ritenuto migliore del nostro Tornado, è stato abbattuto a nord di Latakia da un F-16 turco. Il mezzo russo volava a 6mila metri d'altezza. L'area dell'azione turca è stata quella di Jabat al Akrad, al confine tra la…

Isis-Al Qaeda, prove tecniche di fusione?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Perché, malgrado la sempre più diffusa presenza militare russa in Siria e le attività della coalizione occidentale del 3 Dicembre 2014, l'Isis (o Daesh) si mostra così resiliente e spesso capace di ricostruire le proprie reti? Il sedicente Califfato di Abu Bakr Al Baghdadi ha tre elementi che favoriscono la sua stabilità: è diffuso in un'area…

Isis, chi ha prodotto i buchi nell'Intelligence francese

 Riceviamo e volentieri pubblichiamo Le vittime di Parigi, per non parlare delle stragi jihadiste e qaediste di Madrid (2004) e Londra (2005), sono la tragica testimonianza che le certezze strategiche del vecchio mondo bilaterale sono davvero finite. Ovvero, che ogni Stato o ogni gruppo terroristico, per quanto piccolo o “arretrato” tecnologicamente, può colpire duramente una grande nazione, indipendentemente dalla dimensione e…

Tutti i rischi per Erdogan dopo la vittoria in Turchia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Le ultime elezioni avvenute in Turchia il primo novembre scorso hanno conferito un imprevisto successo al partito Akp di Recep Tayyip Erdogan. Il Partito della Giustizia e dello Sviluppo, l'Akp di Erdogan e del premier uscente Ahmet Davutoglu, già ministro degli Esteri, è una organizzazione complessa. Oggi, ha vinto con 317 su 550, e un incremento di circa il…

Turchia, tutti i grattacapi di Erdogan alle prese con l'Isis

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Oltre cento vittime, vicino alla stazione centrale di Ankara. Una dimensione che, al di là di certe ricostruzioni del governo turco, fa pensare a una “dichiarazione di guerra” jihadista, come nell'11 settembre, o nella stazione di Atocha a Madrid, guanto gettato per la “guerra santa” in Europa, o nelle azioni a Londra del 7 luglio del…

Tutte le mosse di Putin in Siria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Da qualche giorno aerei russi, scortati da MiG29 siriani, hanno sorvolato le aree del Daesh/Isis senza bombardare, mentre i servizi siriani, quelli del Cairo, dell'Iran e dell'Iraq collaborano attivamente con quelli militari russi. Dal punto di vista strettamente strategico, l'operazione lanciata da Mosca, e minuziosamente preparata nei mesi scorsi, è la chiusura dello spazio del Grande…

Tutti gli effetti strategici dell'accordo sul nucleare iraniano

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Ali Akbar Salehi, il vice presidente iraniano, lo ha detto chiaramente alla fine dell'agosto ultimo scorso: la Cina avrà “un ruolo determinante” nel ridisegno del reattore nucleare Arak-1, al fine di diminuire la sua produzione di plutonio secondo quanto previsto dal P5+1. Teheran, durante le discussioni finali, ha proposto peraltro di diminuire la produzione di plutonio…

Chi sta incendiando il Medio Oriente

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Cosa accadrà è presto detto: l'Europa fallirà economicamente sotto il peso del costo del welfare attribuito anche ai milioni di migranti che si affacciano alle nostre coste. Le nostre produzioni sono in gran parte “mature” e i debiti pubblici dell'Eurozona non permettono l'elasticità sufficiente per sostenere questo grande extra umanitario. Ancora: le immense masse di migranti,…

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