Sempre meno comunista e sempre più economia di mercato. Il governo di Pechino ha approvato la misura, attesa da tempo, che collegherà direttamente le piazze finanziarie di Hong Kong e Shenzhen, aprendo di fatto la porta agli investitori esteri in quello che può essere considerata una sorta di Nasdaq cinese. Nelle due piazze finanziarie infatti sono quotate essenzialmente start-up tecnologiche,…
Giancarlo Salemi
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Didi, tutti i segreti della società che ha scalzato Uber in Cina
Anche Uber si è arresa. Dopo un anno di tentativi con offerte low cost e campagne pubblicitarie finalizzate a conquistare il mercato cinese è stata costretta ad alzare bandiera bianca. "Abbiamo perso più di un miliardo di dollari, non potevamo reggere la concorrenza del rivale", ha dichiarato il numero uno del colosso di San Francisco Travis Kalanick. Sconfitta da chi? Da Didi Chuxing, un…
Steven Zheng, chi è il magnate cinese amico di Xi Jinping che punta sul Milan di Berlusconi
Tra annunci e smentite, rilanci e stop improvvisi, la storia del Milan in mano ai cinesi si tinge sempre più di giallo. Se fino a ieri il nome che circolava negli ambienti finanziari come il deus ex machina dell'operazione era quello di Nicolas Gancikoff destinato a diventare il nuovo Adriano Galliani, adesso c'è un duo di magnati cinesi a capo del fondo…
Tutto quello che c'è da sapere sulla guerra del grano
Agricoltori contro industriali, prezzi quasi dimezzati, manifestazioni di piazza, il governo che cerca di correre ai ripari, centinaia di aziende che rischiano di scomparire. La guerra del grano sta esplodendo a causa di una speculazione sul cereale che in un anno ha fatto perdere alla nostra agricoltura 700 milioni di euro. L'ultima discesa in piazza è stata a Palermo, con…
Ecco le novità della riforma dei porti firmata Delrio
Ci sono voluti vent’anni. Il primo ministro che tentò di approntare una riforma dei porti fu Pietro Lunardi, nel primo governo Berlusconi, poi il dossier passò di mano in mano da Altero Matteoli a Corrado Passera fino a Maurizio Lupi che ne ha disegnato lo schema su cui poi è proseguita l’opera di Graziano Delrio. Adesso la riforma dei porti…
La nuova guerra Usa-Cina a colpi di lavatrici
Non solo acciaio. Il Dipartimento del Commercio americano ha aperto una vera e propria guerra al dumping praticato da Pechino intentando dodici cause contro la Cina, tre delle quali sono nell'ultimo mese. Un colpo di coda dell'amministrazione Barack Obama, dopo otto anni di relativo silenzio, che va in scia con quanto sia Hillary Clinton che Donald Trump hanno promesso contro le…
Perché Confindustria sbuffa per il compromesso Ue sul Mes alla Cina
Dopo oltre un anno di discussioni e prese di posizione, con tanto di voto contrario del Parlamento europeo, il riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina è sempre più vicino. Con dei paletti, contrappesi, monitoraggi che però sembrano tutte misure "arrendevoli" rispetto alla potenza di fuoco di Pechino. L'impressione è che il Collegio dei Commissari europei riunitosi a…
Perché Europa e Cina bisticciano su commercio, alluminio e Mes
Doveva essere il summit del rilancio della cooperazione economica e industriale tra Cina ed Europa. Ma qualcosa è andato storto tra le due superpotenze ed il diciottesimo vertice tra Bruxelles e Pechino, svoltosi nella Grande Sala del Popolo, con un focus specifico sulla Brexit, è finito per essere una presa d'atto delle distanze che separano Bruxelles dall'ex Celeste Impero. I…
La riforma dei porti non va fermata. L'appello del ministro Delrio
Difende con forza la sua riforma dei porti, "attesa da vent'anni", il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. "In un anno abbiamo fatto passi da gigante", ha detto ieri davanti ai senatori riuniti della Commissione Lavori Pubblici del Senato e “andremo in porto entro l’estate” per recuperare tutto il tempo perduto. E così i 54 porti gestiti in precedenza da 23…
Alstom, Bombardier, Hitachi. Perché l'Europa si lancia contro la Cina sui treni
Il nuovo scontro tra Unione Europea e Cina corre sui binari delle ferrovie. Il dumping che Pechino da troppo tempo applica nel settore ferroviario con l'esportazione a basso costo di locomotive, materiale rotabile e binari ma anche attrezzature di segnalamento e telecomunicazione, ricambi e motori, non è passato inosservato. Per questo a Strasburgo è stata votata una risoluzione che suona…