Difficilmente “l’ira funesta” di Luigi Di Maio potrà avere le conseguenze sperate. Il motivo è semplice: le sue accuse contro lobbies misteriose, che vorrebbero affossare il Movimento 5 stelle, sono senza fondamento. Non esiste alcun complotto contro la sua persona e nessuna manipolazione postuma del testo del “decreto dignità”. Prima di lanciarsi contro i mulini a vento, avrebbe fatto bene…
Gianfranco Polillo
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La zona di competenza in mare non è questione di lana caprina. E la Diciotti può essere un inizio seriale
Disinnescata la mina più pericolosa - quella di un conflitto istituzionale - il caso della nave Diciotti, con il suo carico di 67 migranti, è tutt’altro che chiuso. Lo sbarco ha consentito di porre fine ad una vicenda incresciosa. E di tutto ciò vale la pena di rallegrarsi. Ma ha anche creato un “precedente” che potrebbe legittimare comportamenti imitativi. E…
Perché non concordo con la diagnosi di Galli Della Loggia sul futuro dell'Italia
Ernesto Galli della Loggia, nel suo ultimo editoriale su Il Corriere della sera, descrive con grande pathos, i difficili compiti che spettano alle nuove generazioni. In un orizzonte profondamente segnato dal pessimismo della ragione. “Alla generazione che oggi ha vent’anni - scrive il nostro - e a quelle successive toccherà dunque di costruire un Italia nuova da ciò che rimane…
Perché Boeri alimenta la crisi prematura dell’alleanza gialloverde
Tito Boeri insiste. E Matteo Salvini non gliela manda a dire. Mentre Luigi Di Maio si defila, per quanto possibile, dalla contesa. Ormai tra i due è polemica continua. Un grand commis de l’état contro il ministro dell’Interno, nonché vice presidente del Consiglio dei ministri. Una cosa imbarazzante per chi, come noi, è abituato a distinguere tra un ruolo tecnico…
Decreto dignità? Dirigismo puro. Un salto indietro di almeno trent’anni
C’è chi dice che in Italia, al momento, esiste una specie di trinità governativa, costituita dalla Lega di Matteo Salvini, i 5 stelle di Luigi Di Maio, e da Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio che, di volta in volta fa sponda sui tecnici (Moavero e Tria) e sul Presidente della Repubblica. Lo si è visto chiaramente a proposito di…
Perché sono inutili gli allarmismi di Boeri sul rapporto tra immigrati e pensioni
Quando Tito Boeri si lamenta della riduzione dei flussi migratori, facendo arrabbiare Matteo Salvini, dice una sonora sciocchezza. In Italia stanno diminuendo solo i flussi migratori irregolari. Sperando che questa tendenza si accentui per il futuro. Perché questa è la premessa per avere flussi immigratori virtuosi. Ossia controllati e forieri di contribuire all’equilibrio futuro del sistema pensionistico italiano, che ha…
Continua l’odissea della Lifeline. Le responsabilità dell'Italia nell'ipocrisia dei Paesi europei
Da oltre 6 giorni, con il suo carico di immigrati, la Lifeline viene sballottata dal vento e dalle onde al largo delle coste maltesi. In procinto, forse, di poter entrare in rada. Ma una vicenda che somiglia sempre più ad un videogame. Ucciso un mostro, ecco apparirne un altro più pericoloso e famelico. La cena segreta tra Emmanuel Macron e…
Migranti e Ong, la chiarezza necessaria. Il punto di Gianfranco Polillo
Mentre in Europa la polemica sui migranti si fa sempre più dura, speriamo che, alla fine, il caso della Lifeline si risolva nel migliore dei modi. Ma sarebbe un fallimento, comunque, se non si andasse fino in fondo nell’accertamento di tutte le responsabilità. Passaggio ineludibile per porre fine ad uno stato di caos che, in tutti questi anni, si è…
Vi spiego perché l’Italia ha bisogno di immigrati (regolari)
Se una telefonata può allungare la vita, come diceva Massimo Lopez in un vecchio spot pubblicitario, quella di Angela Merkel a Giuseppe Conte, almeno al momento, ha evitato di innescare una crisi senza precedenti. La proposta di ricacciare indietro i clandestini di mezza Europa, per confinarli nei Paesi del primo ingresso, quindi soprattutto Grecia ed Italia, è stata riposta nel…
Inflazione, disoccupazione e debito. Le contraddizioni Usa e il nodo midterm
È difficile prevedere dove porterà l’”America first” di Donald Trump. Al momento quel che risulta evidente è il suo carattere contraddittorio. Ciò che gli Usa (forse) guadagneranno con i dazi, lo perderanno, e con gli interessi, a causa della tendenza del dollaro a rivalutarsi. Si dirà che non è una novità. Basti pensare a come il Presidente tratta la sua…