La società incaricata di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane nel mondo alza il velo sulla strategia che guarda al triennio 2023-2025, portando le risorse a disposizione delle aziende a 6,8 miliardi, per una potenza di fuoco complessiva di 18,5 miliardi. Il presidente Salzano: momento storico complesso, per questo è necessario mettercela tutta
Gianluca Zapponini
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Il Golfo torna centrale nel panorama finanziario globale
Il ritorno sulla scena finanziaria degli idrocarburi, con l’impennata dei prezzi energetici, hanno fatto catapultare nel vicino Oriente manager, broker e banchieri. I grandi fondi sovrani ora devono decidere come e dove investire la liquidità, anche in vista di future transizioni
La cultura (scientifica) è di tutti. Anche del Mezzogiorno. La proposta di Melchiorre
La commissione Cultura del Senato chiede al governo di aumentare la dotazione di fondi destinata alla promozione della scienza e della tecnologia in Italia. Ma anche di smetterla di privilegiare il Nord e di pensare finalmente al Meridione
Sì agli aiuti di Stato, ma sul fondo ci sarà da lottare. Bilanci dal Consiglio Ue
Dal Consiglio europeo emerge la volontà dei Paesi membri di facilitare l’erogazione degli aiuti di Stato alle imprese continentali, per evitare fughe di competitività. Ma sulla creazione di un veicolo che garantisca parità di trattamento, sponsorizzata dall’Italia, resta ancora tutto fumoso
Too big to fail. Se le banche d'occidente aiutano il mattone cinese
Senza più credibilità e fiducia agli occhi degli investitori esteri, per i giganti dell’immobiliare è ormai impossibile rastrellare dal mercato la liquidità con cui sopravvivere. E allora, ecco la mossa dei grandi istituti stranieri per convincere i risparmiatori a comprare debito cinese
Mps torna in rosso, ma Lovaglio limita i danni
Sussidi ma non solo. La (vera) missione di Meloni secondo Fitto
Il ministro per gli Affari Europei interviene in Parlamento alla vigilia del Consiglio europeo chiamato a decidere sulla risposta comunitaria agli Stati Uniti. In ballo c’è molto più della competitività delle industrie continentali, l’Unione deve tornare a essere equa e impedire fughe in avanti in stile Germania
Primo sì dell'Europa all'Italia. La due giorni di Urso a Stoccolma
Il ministro per le Imprese incassa l’appoggio di Breton e apre la strada per la creazione di una politica industriale continentale a prova di Cina. Ora palla al Consiglio europeo, con lo spettro di uno sgambetto dei Paesi frugali
Al Cremlino i conti non tornano. Ora anche petrolio e gas fanno cilecca
Primi effetti dell’embargo europeo sui conti pubblici della Federazione. A gennaio il disavanzo tocca quota 25 miliardi di dollari, complice il crollo del 46% delle entrate da idrocarburi. E anche l’alleato cinese ha i suoi grattacapi
Ira, Urso a Stoccolma per le prove generali di riposta europea
Mentre Francia e Germania discutono in solitaria di sussidi a Washington, il ministro per le Imprese vola in Svezia per gettare le basi di una vera svolta industriale continentale. Con una consapevolezza: il Green deal formato aiuti di Stato non può bastare a vincere le sfide globali