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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Mps si blocca in Borsa, ma l'aumento non è a rischio (e il voto non c'entra)

Il titolo ancora oggi ha stentato a fare prezzo a Piazza Affari dopo il crollo teorico del 34% lo scorso lunedì, a valle dell’operazione di raggruppamento azionario. Escluso per il momento l’effetto emotivo del voto. Il ceo Lovaglio continua a essere fiducioso sulla ricapitalizzazione, mentre il piano industriale avanza su esuberi e uscite volontarie. Aspettando le fatidiche nozze

Una Finanziaria a quattro mani Meloni-Draghi? Buona idea. Parla Di Taranto

Intervista all’economista e docente Luiss. Inutile che l’Europa cada nell’isteria, l’Italia è una democrazia solida e la sua economia cresce. E comunque il voto di una Nazione sovrana va sempre rispettato. I mercati sono a loro agio e poi la leader di FdI ha detto più volte di non voler ricorrere al deficit di manica larga. Nel mentre può funzionare la collaborazione tra governo uscente e governo entrante nella scrittura della legge di Bilancio

Fratelli di Borsa, Tim s'impenna sul piano della rete unica

All’indomani del voto che ha sancito il trionfo della destra e di Fratelli d’Italia il titolo dell’ex Telecom strappa in Borsa, arrivando guadagnare il 6,6%. Ad accendere la miccia la fine dello stallo sulla rete unica e la possibilità che il progetto Minerva per una Tim di Stato (via Opa) prenda corpo. Ma occhio anche alla cessione degli asset brasiliani

 

Nessuno spauracchio Meloni. Il voto visto dai mercati

Il differenziale tra i Btp e i Bund sale a 240 punti base, ma non si impenna. Rendimenti sul decennale al 4,5% mentre Piazza Affari strappa e apre la seduta in rialzo. Commerzbank: da Meloni toni concilianti sull’Europa

Il mattone collassa e Pechino dorme. Le difficoltà del Dragone

Mentre la seconda economia globale continua ad avvitarsi su se stessa, per colpa della bolla immobiliare e del corto circuito bancario, aumenta la delusione degli investitori per ​il mancato intervento del governo. Visto sempre più come latitante

Le imprese, il gas e quel tabù nucleare da sfatare. Parla Benedetta Fiorini

Basta con il mito delle rinnovabili, alle aziende serve elettricità e gas a prezzi sostenibili. Nell’Adriatico c’è tanto metano, oggi paghiamo anni di no e ostruzionismo cieco. Ed è arrivato il momento di un fisco a prova di crisi. Intervista alla deputata della Lega e candidata della coalizione di centrodestra nel collegio di Imola

Occhio a deficit e mercati. Il nuovo governo visto da Oxford Economics

Per gli analisti dell’osservatorio britannico è quasi certa una vittoria della destra. Ma il difficile verrà dopo, applicando alla lettera tutte le promesse elettorali si rischia la collisione con l’Europa e un terremoto sul debito

Fed, yuan e (un po') l'Italia. Cosa preoccupa i mercati secondo Bloomberg

Più che una possibile vittoria della destra in Italia, a tenere in apprensione gli investitori è l’imminente nuova stretta monetaria della banca centrale americana, unitamente alla debolezza della moneta cinese sul dollaro

Niente panico sulle pensioni, ma non toccate il reddito di cittadinanza. Parla Boeri

L’economista della Bocconi ed ex presidente dell’Inps a Formiche.net: la rivalutazione degli assegni è già stata in parte prevista dal decreto Aiuti, il vero problema è proteggere i redditi dei lavoratori. Per questo la misura voluta dai Cinque Stelle non va abolita, semmai ricalibrata. Come reagiranno i mercati al risultato elettorale? Non è questione di destra o sinistra, contano le scelte

Salvate le pensioni dall'inflazione. Gli appunti per il nuovo governo di Cesare Damiano

Intervista all’ex ministro del Lavoro e già presidente dell’omonima commissione parlamentare. Con un costo della vita oltre l’8% la rivalutazione degli assegni può costare fino a dieci miliardi, una spesa dalla quale è impensabile sottrarsi. La legge Fornero è viva e vegeta, ma ora salvare Ape social e Opzione donna per permettere di andare in pensione in anticipo

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