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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Niente panico sul gas. Tutte le carte italiane secondo Maffè

L’economista della Bocconi non ci sta a fare il disfattista. Ben venga lo stato di allarme, un buon modo per aprire gli occhi e capire che dobbiamo cambiare i nostri fornitori e razionare, almeno per un po’. L’emergenza vera e propria è però ancora lontana, il governo sta agendo bene e l’operazione di Eni in Qatar ne è la prova

Per colpa di chi. Il Sud e la sua (eterna) rincorsa secondo Bankitalia

Via Nazionale presenta uno studio approfondito che rimette al centro del dibattito, proprio mentre arrivano i primi fondi del Pnrr, la questione di un Mezzogiorno in perenne affanno. Tra problemi strutturali, culturali ma anche della politica (centrale)

Sul gas ci sarà da ballare. Che inverno ci aspetta secondo Tabarelli

Intervista al presidente di Nomisma Energia: attenzione a dire che è tutto sotto controllo, il governo ha un piano credibile e realizzabile ma non immediato. E poi gli stoccaggi non procedono come dovrebbero. Per questo se Mosca chiude i rubinetti il razionamento è più una certezza che un’ipotesi

La Fed è solo all'inizio. La profezia del Credit Suisse

L’economista Jeremy Schwarts firma un report in cui prevede rialzi per 200 punti base entro l’anno da parte della Banca centrale americana. E la Bce si manterrà in scia, ma con le dovute precauzioni

 

Perché negli Usa non hanno visto arrivare l'uragano inflazione. L'analisi del Wsj

Dietro all’esplosione del costo della vita negli Usa c’è un mix di eventi non previsti e un approccio che ha ricalcato (troppo) quello dell’ultima crisi finanziaria, quando il tracollo dei mutui suprime portò a una depressione della domanda e del mercato del lavoro. Ecco cosa è andato storto

Lagarde ci ripensa, la Bce pronta a riaprire l'ombrello

Dopo giorni di rendimenti alle stelle, a Francoforte sembrano aver capito che alzare i tassi senza garantire una protezione in caso di eccessivo costo del debito non è un buon affare. E allora si corre ai ripari, alzando lo scudo e reinvestendo sui titoli pubblici

I frugali hanno vinto e la Bce si è inchinata. La stoccata di Piga

Intervista al docente ed economista di Tor Vergata. La gang dei Paesi frugali si è risvegliata, spingendo Francoforte verso la stretta e infischiandosene dei danni collaterali ai Paesi indebitati, come l’Italia. L’inflazione qui molto probabilmente sarà transitoria, non come negli Usa. Per questo la mossa della Bce non ha lo stesso significato

Orso tuo, vita mea. La Cina torna attraente per gli investitori. Ma non è detto che basti

Dopo oltre due anni di repressione, Ipo saltate e lockdown indiscriminati ora i capitali sembrano essere tornati a scommettere sull’economia cinese. Merito di un atteggiamento meno repressivo del governo nei confronti delle aziende tecnologiche e demerito dei mercati occidentali, in caduta libera. Ma Foreign Policy fa notare che Xi Jinping arriverà al Congresso del Pcc con la crescita economica più “imbambolata” degli ultimi 45 anni

L'inflazione, gli errori della Bce e lo spettro del 2011. La versione di Codogno

Intervista al docente della London School of Economics, già capo economista al Tesoro. Francoforte ha peccato di ambiguità e superficialità, lo scudo anti spread serve eccome. L’inflazione è il vero problema, ma se i prezzi dell’energia non saliranno ancora, almeno in parte verrà riassorbita. Un paragone con l’estate del 2011 non è una forzatura, ma vanno fatte le dovute precisazioni

La rappresaglia del Cremlino sui conti in valute occidentali

Mentre gli Stati Uniti tagliano i ponti con il debito russo e i trader d’Occidente smettono di scambiare titoli russi, Mosca impone agli istituti di imporre nuovi prelievi sui conti in euro o dollari. E i correntisti non gradiscono

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