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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Non ci resta che tassare. Mosca gioca la carta fisco per sopravvivere

Con un deficit prossimo ai 62 miliardi e con quasi due impianti di raffinazione su dieci fuori uso sul fianco ucraino, per il Cremlino sembra giunto il momento di aumentare l’Iva al 22%. Dopo settimane di voci di corridoio, la mazzata prende dunque forma e corpo. E anche le banche ne pagheranno lo scotto

Google schiva la tagliola cinese. Ora il bersaglio è Nvidia

Le autorità del Dragone hanno infatti deciso di lasciar cadere una procedura Antitrust a carico di Google, che riguardava la posizione dominante del gruppo statunitense sui sistemi operativi per dispositivi mobili tramite Android. Ora l’obiettivo sembra essere un altro

Perché con Byd Pechino ha preso un granchio

La politica industriale a base di sussidi messa a terra dal governo di Xi Jinping in materia di auto, si è rivelata fallimentare. Byd ha disintegrato un intero mercato e provocato un crollo dei prezzi. A farne le spese è anche l’Europa. Ora il rischio di una bolla si fa più concreto, con il costruttore di Shenzhen che ha perso 45 miliardi in Borsa in quattro mesi

Dai pannelli solari all'auto elettrica, così l'Europa può fermare la Cina. Parla Torlizzi

La recente impennata del prezzo del germanio, minerale critico fondamentale per l’industria della Difesa, è solo l’ultimo esempio delle manomissioni del mercato ad opera della Cina. Una guerra commerciale strisciante a cui l’Occidente deve rispondere. L’esempio italiano e la partita americana. Conversazione con l’economista Gianclaudio Torlizzi

Formazione e innovazione, i due pilastri per una sanità a prova di futuro

A Palazzo Rospigliosi una mattinata di dibattiti, idee e riflessioni sulle grandi sfide che attendono il sistema sanitario nazionale. Dallo stress di medici e infermieri, fino alla formazione delle giovani leve, passando per l’avvento dell’Intelligenza Artificiale

Trump colpisce l'India, ma fa il gioco dell'Europa. Report Ecipe

La guerra commerciale ha coinvolto anche la terza economia globale, riavvicinatasi alla Cina dopo anni di gelo. E questo apre a potenziali nuovi accordi con il Vecchio continente. Ecco perché secondo lo European centre for international political economy

L'Europa si va dissolvendo e la Cina ne approfitterà. L'ultimo allarme di Draghi

A un anno dalla presentazione del suo rapporto, l’ex presidente della Bce, tra gli uomini più ascoltati a Bruxelles, mette ancora una volta l’Ue dinnanzi alle proprie responsabilità. La rivoluzione dell’auto elettrica è un mito, i target al 2035 sono un regalo alla Cina. Basta con sussidi e aiuti di Stato a casaccio, la vera sfida oggi è l’Intelligenza Artificiale

Le sanzioni fanno male alla Russia, ma la Cina salverà Mosca. Messori spiega perché

Il pacchetto numero diciannove di misure ai danni della Russia sarà un altro colpo all’economia dell’ex Urss. Ma finché Pechino comprerà greggio, Mosca sopravviverà. L’Europa negozi con Trump un prezzo massimo di acquisto di oro nero e si convinca che senza mercato unico non si va da nessuna parte. La Francia? Non è l’Italia del 2011, ma può innescare lo stesso una crisi dell’Europa. Intervista all’economista e saggista Marcello Messori

Guardia alta sulle criptovalute. La linea della Consob a difesa del risparmio

Mentre le più sicure stablecoin piano piano prendono piede, i criptoasset rimangono un bacino potenziale di rischio per il risparmio. Per questo le Consob di Italia, Francia e Austria hanno chiesto all’Europa di alzare ancora il livello di attenzione

Putin vassallo di Xi. L'amara verità secondo il Carnegie

Senza Pechino che ancora compra petrolio e gas dall’ex Urss, garantendo la tenuta delle finanze, Mosca sarebbe spacciata e non potrebbe portare avanti la guerra contro l’Ucraina. Ma è un gioco a perdere, con lo zar legato mani e piedi al Dragone

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