Con la chiusura dell’ombrello della Bce e il possibile trasferimento di Draghi al Colle, il debito italiano, oggi al 156% del Pil, finirà inevitabilmente esposto alle turbolenze dei mercati. E potrebbero essere dolori. Per questo il Tesoro prova a puntellare, piazzando titoli sicuri e in grado di fare breccia negli investitori. Operazione a quanto pare riuscita
Gianluca Zapponini
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Tra crisi energetica e inflazione, i consigli di Micossi a governo e Bce
Intervista all’economista e direttore generale di Assonime. Il problema dei prezzi dell’energia per le imprese è serio, non bastano interventi per compensare le aziende dei maggiori costi. Serve ripensare le fonti, estrarre il gas e perché no, immaginare anche un futuro con il nucleare. Dalla Bce troppo ottimismo, questa inflazione non è transitoria
Ecco cosa minaccia la partenza sprint dei mercati nel 2022
Goldman Sachs si aspetta un anno a tutto gas sui mercati, pur mettendo in conto strette monetarie e surriscaldamento dei prezzi. Sulla stessa scia anche gli economisti delle Generali per i quali, al netto di Omicron, l’inflazione e il tapering sono le due grandi incognite del 2022
Debito e spesa, se il 2022 cinese già batte la fiacca
Debito cinese (non) ti conosco. Il nuovo anno parte in salita
Nell’anno del collasso di Evergrande gli investitori si sono accorti di non potersi più fidare delle grandi società cinesi e del loro debito. E ora sono pronti a ridurre l’acquisto di azioni e bond nel 2022
Il Pnrr non è la panacea ma solo un buon tampone. Parola di Ibl
Duecento miliardi sono tanti, ma bisogna stare attenti a non montarsi la testa. La quota di risorse destinata all’Italia è poca cosa se comparata alla spesa pubblica nei prossimi quattro anni. E poi non basta spendere, bisogna saper investire dove serve davvero
Draghi salvi il turismo e metta mano al Pnrr. L'appello di Lalli (Federturismo)
Intervista al presidente dell’associazione delle imprese turistiche. Siamo in ginocchio, a partire dalla montagna, ci eravamo illusi di poter tornare a una semi-normalità e invece contagi e regole cambiate all’ultimo secondo hanno distrutto le speranze. Ora il governo intervenga destinando al settore una quota maggiore del Pnrr. Perché 1,8 miliardi non bastano
Mps, Generali, Tim e Ita. Le spine di Draghi (Quirinale permettendo)
Telecomunicazioni, credito, assicurazioni e trasporti. Sono tante le partite industriali e finanziarie rimaste sul tavolo del governo in vista del nuovo anno. Dalla possibile acquisizione dell’ex Telecom alla ricerca di uno sposo per Siena. Passando per la battaglia per le Generali fino al definitivo decollo dell’ex Alitalia
Sprint di fine anno per la manovra di Draghi. Il tour de force alla Camera
Al via oggi la discussione generale in commissione Bilancio, poi di corsa in Aula con possibili sedute in notturna. E pronta la fiducia. Obiettivo, evitare a tutti i costi l’esercizio provvisorio
Falchi e colombe. Così la pandemia divide le banche centrali sull'inflazione
Il secondo anno di pandemia ha sancito la profonda spaccatura delle politiche monetarie delle principali istituzioni, finora a sostegno della ripresa. Dalla svolta (annunciata) della Fed alla prudenza a oltranza della Bce. Passando per il colpo di mano della Bank of England. Ecco un bilancio