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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Una governance su misura per il Recovery Plan c'è. De Vincenti spiega quale

L’economista ed ex ministro a Formiche.net: nella nuova versione troppi settori sprovvisti degli adeguati investimenti. Bene l’aggiunta dei fondi per la coesione, è la direzione indicata da Bruxelles. Ora serve una catena di comando, con un ministro, una struttura tecnica di indirizzo che non si sovrapponga alla Pa e un referente per ogni Regione. Il Mes? Ci servirebbe, perché…

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L'ora di una nuova Bretton Woods. La proposta di Tria e Arcelli

Le regole sancite 76 anni fa nel New Hampshire rischiano di essere superate da un’economia cambiata dalla pandemia. Anzi, già lo sono. Per questo servono nuovi equilibri capaci di garantire globalizzazione per tutti e inter-connettività tra gli Stati. Le riflessioni dell’ex ministro dell’Economia e dell’economista dell’Università Marconi nel saggio pubblicato negli Usa Towards a Renewed Bretton WoodsAgreement

Lo Stato italiano deve giocare la partita Stellantis. Parla Benaglia (Fim-Cisl)

Intervista al segretario generale dei metalmeccanici Cisl. L’Eliseo è socio, ma non è la presenza nel capitale a fare la differenza bensì la presenza e la partecipazione dello Stato nella crescita del gruppo e nella salvaguardia degli stabilimenti. Al governo italiano chiediamo di essere vigile e pro-attivo. L’operazione è comunque il segno dei tempi

Il governo ha sbagliato tutto sulle scuole. E non solo! Parla Fioramonti

L’economista ed ex ministro dell’Istruzione a Formiche.net: assurdo non sapere quando riapriranno le scuole, mi chiedo cosa abbia fatto questo governo finora. Il vaccino è stato eletto a salvatore del mondo ma senza una campagna ben organizzata come in Germania, la cura serve a poco. Il Recovery Fund? Un’occasione unica per riformare una Pa preistorica. Ma 209 miliardi non sono mica così tanti se si spendono male

Chi è (e cosa farà) Massimiliano Atelli neo presidente della Commissione Via

Pochi giorni fa il ricambio alla presidenza dell’organismo voluto da Sergio Costa per valutare l’impatto ambientale di progetti e infrastrutture. Ecco come si muoverà il nuovo presidente, il magistrato contabile ed esperto di ambiente Massimiliano Atelli

Recovery Fund, a chi la gestione dei fondi? Il dubbio degli esperti

Mentre il governo brancola nel buio sulla famosa cabina di regia, imprese ed economisti si confrontano sul da farsi. Le opinioni di Prodi, Messori, La Malfa, Micossi, Cottarelli nel webinar organizzato da Assonime

M5S fra l’incubo trivelle e gli interessi delle imprese. Il commento di Clò

Fallito il blitz nel Milleproroghe, il prossimo agosto scadrà la moratoria gialloverde sui nuovi permessi per la ricerca di idrocarburi nei nostri mari. Ma il Movimento (via Patuanelli) è pronto a metterci una pietra tombale sopra, congelando nuovamente tutto. L’economista ed ex ministro Clò: facciamo di tutto per far scappare chi investe, rinunciando pure al nostro petrolio. Senza le big oil, per chi lavoreranno le imprese dell’indotto?

Più debito nelle imprese. Il (vero) volto della pandemia secondo Confindustria

L’ondata di prestiti garantiti dallo Stato ha consentito alle aziende di sopravvivere ma ha anche alimentato il debito contratto verso le banche ed eroso la cassa residua. Ora non resta che allungare le scadenze

Il pharma italiano c’è. Così Angelini investe nel biotech

Il gruppo romano giunto alla quarta generazione acquista per 960 milioni l’elvetica Arvelle. Diventerà uno dei leader europei nell’innovazione delle terapie per la salute mentale

 

Prima l'economia, poi il deficit. L'Ocse detta la linea all'Ue per il 2021

Il 2021 sarà l’anno in cui l’Ue dovrà scegliere cosa essere e come comportarsi dinnanzi a una crisi senza precedenti. Per l’Organizzazione di Parigi il primo passo è comprendere che certe regole di bilancio non possono più venire prima della crescita e del lavoro. Ma non sarà facile farlo capire a Bruxelles

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