Non importa chi vince, quello che conta è che sia il migliore e con la potenza di fuoco maggiore. Un messaggio, quello del commissario Agcom Antonio Nicita, non certo scontato e né tanto meno banale se la domanda riguarda lo scontro in campo aperto tra Elliott e Vivendi per il controllo di Tim. Intervistato da Formiche.net a margine del convegno…
Gianluca Zapponini
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Rete (con Open Fiber) e nuova scalata. Ecco l'uno-due che può mandare ko Vivendi
Alla fine è arrivato. Un uno-due micidiale che rischia di mettere a tappeto Vivendi, una volta per tutte. Il fondo americano Elliott dà la prima vera zampata alla media company francese di Vincent Bollorè (nella foto), azionista di riferimento di Tim con una quota di quasi il 24%. Da una parte la salita all'8,8% nel capitale della società tlc, ma…
Ecco perché il vertice su Embraco soddisfa solo a metà i sindacati
Tre è meglio di due. Se poi ci fosse anche un po' di chiarezza sui piani industriali si potrebbe stare ancora più tranquilli. Nel giorno in cui il ministro dello Sviluppo economico uscente, Carlo Calenda, ha riunito i sindacati al Mise per aggiornarli sul rilancio dello stabilimento Embraco di Riva di Chieri, l'azienda brasiliana dei compressori per frigoriferi del gruppo Whrilpool, che…
Il calvario del Tap, il gasdotto necessario ma vittima dei movimenti del No
Non c'è pace per il gasdotto Tap, l'infrastruttura strategica in grado di portare in Italia il gas azero, con l'effetto di ridurre una volta tanto la dipendenza energetica dell'Italia, aumentare la capacità di stoccaggio e metterla al riparo da crisi del gas con la Russia. Tutto è ricominciato questa notte, quando nell'area del cantiere Tap di San Foca, a Melendugno, si…
Cdp e Tim? La solita vocazione statalista italiana. L’opinione di Sileoni (Ibl)
L'Italia non ha mai smesso di essere un Paese statalista. A dispetto di vent'anni di privatizzazioni più o meno cercate nel mito della concorrenza come soluzione a tutti i mali. A conti fatti, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Lo dimostra il caso Tim, con la Cassa depositi e prestiti fresca di ingresso nel capitale della società telefonica,…
Lo Stato in Tim? Bene. Ora il controllo della rete. Il commento di Fassina
Pubblico è meglio, soprattutto se l'alternativa sono liberalizzazioni spot, dall'alto tasso demagogico. Stefano Fassina, ex viceministro dell'Economia nel governo Letta e oggi deputato per Liberi e Uguali, dice a Formiche.net la sua sull'operazione industriale che sta facendo rumore in questi giorni. Ovvero l'ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale di Tim, in evidente chiave anti Vivendi, azionista di riferimento…
2018, fuga da Wall Street. Così Facebook e dazi fanno scappare gli investitori
Sarà il corpo a corpo commerciale a suon di dazi ingaggiato da Donald Trump contro la Cina. O più semplicemente la tempesta perfetta abbattutasi sui listini americani a seguito dello scandalo Facebook-Analytica, che sta affossando il comparto punta di diamante di Wall Street, la tecnologia. Fatto sta che i grandi investitori americani hanno deciso di cambiare aria almeno per un po',…
Ancora un bilancio in utile per la Popolare di Bari. Aspettando la spa
La Popolare di Bari mantiene ferma la barra, chiudendo un 2017 all'insegna dell'utile. L'istituto pugliese guidato dal ceo Giorgio Papa e presieduta da Marco Jacobini (nella foto), ha appena approvato l'ultimo bilancio, ancora in territorio positivo. Lo dicono i numeri, innanzitutto. L'istituto pugliese ha archiviato il 2017 con un risultato netto consolidato di un milione di euro, in forte calo rispetto ai…
Non solo Siri (Lega). Anche Girotto (M5S) contrario al decreto Calenda sulle rinnovabili
Il caso politico c'è tutto, quello industriale anche. Il decreto sulle rinnovabili messo a punto dal ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, è andato indigesto a Lega e Movimento Cinque Stelle, che in un modo o nell'altro intendono smontarne l'impianto. Si tratta in particolare del provvedimento per l’incentivazione delle rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Lo scorso febbraio il ministro aveva annunciato l’intento di chiudere la…
Alla Cia la guerra dei dazi non piace. Ecco perché
Non tutti i dazi vengono per nuocere ma forse, quelli imposti dagli Stati Uniti alla Cina e viceversa (qui l'analisi dell'economista Ocse, Salvatore Zecchini), sì. Parola degli acricoltori italiani riuniti nella Cia (Confederazione italiana agricoltori), una delle maggiori associazioni della categoria. La domanda, se la guerra commerciale Usa-Cina possa in qualche modo avvantaggiare l'export italiano, è lecita e prende corpo…