Le primarie, il fiore all’occhiello di Veltroni, Prodi e Parisi, il simbolo della trasformazione di postcomunisti e cattolici adulti in neoamericanisti talmente mutati da assumere e introdurre in Italia, come strumento di partecipazione popolare e di convinzione democratica, il sistema-base del modello statunitense, hanno fatto flop. Hanno rivelato non la loro inapplicabilità in lidi diversi dagli States, ma che qui da…
Giovanni Di Capua
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Se si votasse domani
L’ultimo sondaggio elettorale sulle intenzioni di voto, reso noto il giorno del "processo" parlamentare al ministro della giustizia Cancellieri, mostra un quadro politico parecchio cambiato rispetto al voto costitutivo della XVII legislatura. A fine febbraio 2013 emersero tre poli di riferimento sostanzialmente equivalenti: con un Movimento 5 Stelle eccentrico, incomponibile con altre forze se non per scorrerie; e un polino…
Decadenza (non di Berlusconi) alle porte
Nel centro destra è tutto un chiacchiericcio per cercare di ricucire strappi, incompatibilità e fratture multiple. Nella sinistra, diventata un tesserificio per fare un po’ di beneficenza ad immigrati albanesi, eritrei, ghanesi, libici e ragazzi di colore vario, si lavora alacremente per denunciare le larghe intese come un oltraggio alla costituzione, al potere giudiziario e ai candidati alla leadership e…
Il quid che manca: la politica
Una rilevazione demoscopica rivela che le "larghe intese" dividono esattamente l’Italia, metà favorevole e metà contraria. Questo dato, accertato, confligge platealmente tanto con le motivazioni con le quali, ad aprile, si certificò l’atto di nascita del governo con circa il 60 per cento dei voti parlamentari, che con le posizioni presenti oggi nello scontro dei partiti e all’interno di essi.…
Il voto palese su Berlusconi e il "cretinismo parlamentare"
Dopo la prima gloriosa impresa realizzata nella giunta delle elezioni del senato, la maggioranza corsara ha preso l’aire per imporsi anche nella giunta del regolamento, spazzando via uno dei pilastri del garantismo parlamentare. La maggioranza corsara guidata da Sel e dai grillini e assecondata da un Pd che, in tutte le sue correnti, si precipita loro dietro per tentare di…
L'arma della decadenza su Berlusconi è a doppio taglio
Il governo di coalizione Letta-Alfano non l’ha portato la cicogna. E non è neppure un disguido postale consegnato per errore (e neppure rifiutato) all’allora vicesegretario del Pd. Non è neppure, come si propose, un governo di scopo: come doveva esserlo il monocolore Tambroni, se si fosse limitato a far approvare dal parlamento i bilanci dello Stato e a predisporre una…
Letta, Alfano e Renzi si divertono?
Quello di Enrico Letta e di Angelino Alfano si auto-definisce "governo del fare". Mario Monti, sempre più stralunato, lo accusa invece di "disfare" le grandi opere risanatrici del suo passato ministero, in verità non distintosi per operosità condivisibili. Vittorio Feltri (e altri colleghi che non hanno lingua biforcuta) sostiene che, in realtà, il ministero Alfetta fa poco o nulla, tasse…
Pd fra brogli e imbrogli
Nel Partito democratico sono in corso due tipi di battaglie. La più importante è quella che vede impegnati in una lotta senza quartiere quattro candidati alla segreteria. Indubbiamente si tratta di operazioni che danno un senso all’aggettivo qualificativo di quel partito. Anche se appare strano che i candidati provengano (o siano sostenuti tutti) o dalla vecchia nomenclatura postcomunista (Cuperlo e…
Scelta civica e Udc, una dissoluzione chiarificatrice
Venuti meno i presupposti che avevano dato vita ad una alleanza elettorale fra Udc e Scelta civica, sono caduti diversi equivoci. Anzitutto l’idea che potesse crearsi, in termini frettolosi o meno rapidi, una forza alternativa alla sinistra variopinta e al centrodestra berlusconiano. Un punto alquanto trascurato dai media è quello della affiliazione europea sulla quale il fronte centrista si sarebbe…