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Avatar About Giuseppe Pennisi

Giuseppe Pennisi, nato a Roma nel 1942, ha avuto una prima carriera negli Usa (Banca mondiale) sino alla metà degli anni Ottanta. Rientrato in Italia è stato dirigente generale ai ministeri del Bilancio e del Lavoro e docente di economia al Bologna Center della Johns Hopkins University e della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di cui ha coordinato il programma economico dal 1995 al 2008. Frequente collaboratore di quotidiani e periodici, attuale scrive regolarmente per Avvenire. È consigliere del Cnel in quanto esperto nominato dal Presidente della Repubblica ed insegna alla Università Europea di Roma. Ha pubblicato una ventina di libri di economia e finanza in Italia, Usa, Gran Bretagna e Germania. Culture di musica classica, è stato vice presidente del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e critico musicale del settimanale Il Domenicale dal 2002 al 2009; attualmente collabora regolarmente in materia di lirica al settimanale Milano Finanza ed al quotidiano britannico Music & Vision. Il blog http://patrikpen-patrikpen.blogspot.com

La sanità ai tempi del Covid. La pagella della Corte dei conti

Tutti i dettagli del referto della Corte dei Conti sulla spesa sanitaria nel 2020-2021, durante la pandemia, depositato il 19 gennaio, anticipati da Giuseppe Pennisi

La strategia dell’euro e del dollaro. L'analisi di Pennisi

Dopo anni in cui Ue e Usa sono stati presentati come espressione di Stati “decadenti” incapaci di decidere con la speditezza necessaria, se confrontati con la presunta capacità decisionale di Stati autoritari come Cina e Russia, c’è esigenza di una “strategia dell’euro e del dollaro” che rassomigli, in un certo qual modo, alla “diplomazia del dollaro e della sterlina”

Ecofin e Davos, una strada per i negoziati transatlantici

Come si può mantenere la convinzione di un commercio più libero per un mondo più libero? È quanto dovrebbero chiedersi i leader di Usa e Ue prima che sia troppo tardi e si torni alla frammentazione dell’economia internazionale. Il commento di Giuseppe Pennisi

Ci dobbiamo preoccupare del debito americano?

Cosa succede se Casa Bianca e Congresso non raggiungono un accordo sullo scostamento di bilancio? Il neoeletto speaker McCarthy ha detto, senza mezzi termini, che quello del debito federale deve essere visto come la priorità dell’azione del legislativo. Le ragioni per essere ottimisti e quelle per essere più “cauti” secondo Giuseppe Pennisi, economista con un passato da dirigente alla Banca Mondiale e al ministero del Bilancio italiano

Attenzione alla revisione del Patto di stabilità

Non si può non guardare con una certa preoccupazione alla recente proposta di riforma del Patto di stabilità presentata dalla Commissione europea. La proposta costituisce un sostanziale miglioramento rispetto all’esistente, ma non sembra garantire la creazione di uno “spazio fiscale” per i Paesi membri dell’Ue

Se l'inflazione gioca a calcio. Scrive Pennisi

Giuseppe Pennisi ricorda un articolo del Premio Nobel William Nordhaus che paragonava lo studio dell’inflazione e l’identificazione di terapie ad analisi di economisti appassionati di calcio che vanno allo stadio…

Cosa vogliamo dalla Befana del governo Meloni

Cosa vogliano trovare nella calza che ci porterà la prima Befana del governo di Giorgia Meloni e che apriremo, dopo trepida attesa, domani mattina 6 gennaio? Parlo, ovviamente, per me ma credo di interpretare i sentimenti di molti concittadini. L’intervento di Giuseppe Pennisi

Per le Ong ci vuole un codice di condotta. Il commento di Pennisi

Per un’Italia priva di tradizioni coloniali di rilievo e per oltre un secolo Paese di emigrazione non di immigrazione, il problema è ancora abbastanza nuovo e si tende a trattarlo in modo emotivo più che con analisi. Urge riportare il dibattito sul piano delle analisi e della legalità facendolo uscire da pulsioni effettivamente di parte

Inflazione e crescita. Le previsioni per l'Italia e l'Europa nel 2023

Fine anno, momento di bilanci, ma anche di stime a breve e medio termine econometriche di vari istituti ed enti specializzati. Ecco cosa aspettarsi dal 2023 e non solo

Le conseguenze globali del disastro Covid cinese (che l'Italia prova ad arginare)

Oltre alle implicazioni economiche, ce ne sono molto gravi politiche. Tipico dei regimi autoritari è di cercare di calmare la scossa e di trovare un elemento unificante come l’ultranazionalismo. Lo ha fatto la Russia con l’Ucraina. Le manovre su Taiwan hanno lo stesso obiettivo e ora sono lanciate anche come antidoto alla sensazione interna che “no one is in charge”

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