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Perché si può e si deve sospendere il Bail-in

Il bail-in va sospeso. Occorre agire in modo risolutivo sulle cause della crisi bancaria in atto in Italia, prendendo atto che questa normativa si è sovrapposta ad una situazione di grave difficoltà, che ha colpito in modo endemico, e che non è stata risolta prima della sua entrata in vigore. I due anni trascorsi tra il varo della Direttiva BRRD…

Come cambia la geopolitica con la Brexit

La Brexit si colloca in uno scenario internazionale molto articolato, in piena evoluzione, che interseca le prossime elezioni americane e le relazioni con la Russia. Inciderà, inevitabilmente, sugli sviluppi dell’Unione europea: da subito, ad esempio, ciò che era stato concesso dal Consiglio europeo di febbraio scorso alla Gran Bretagna in materia di immigrazione e di welfare, dichiarandolo esplicitamente conforme al…

Boris Johnson

Tutte le fandonie economiche sulla Brexit

La manipolazione attraverso il gioco della comunicazione, dei sondaggi e delle previsioni è riuscito, strumentalizzando cinicamente perfino la morte della giovanissima deputata Jo Cox, uccisa da uno spostato. Mercati giù, in preda al panico; mercati su, rasserenati dal presunto effetto di resipiscenza del corpo elettorale, che si sarebbe convinto della pericolosa identificazione del delirio dell'omicida con il populismo di chi…

Perché l'Unione bancaria europea non è stata un successo

La Banking Union si sta dimostrando un flop. A due anni dal varo della Direttiva BRRD sulle risoluzioni bancarie, entrata in vigore il 1° gennaio scorso, i risultati attesi in termini di rafforzamento del sistema bancario, sono assai deludenti: sta determinando tanti e tali effetti negativi sul sistema creditizio europeo da fare concorrenza al Fiscal Compact. Così come quest’ultimo ha…

Perché l'Italia è un Paese spremuto

Gli italiani stanno aumentando i propri investimenti all'estero a una velocità ben superiore a quella con cui accumulano saldi attivi della bilancia commerciale. Il conto finanziario della bilancia dei pagamenti, che riguarda principalmente gli investimenti diretti e quelli di portafoglio, mostra ormai da due anni un andamento del saldo attivo progressivamente crescente. Sempre più spesso, il saldo finanziario è superiore…

Giuliano Poletti

Ape, perché non mi convince la pensione anticipata col mutuo

Dal cilindro del prestigiatore, al tavolo del confronto Governo-Sindacati, è uscita la proposta che consentirebbe di andare in pensione con due o tre anni di anticipo senza toccare la riforma Fornero. Il meccanismo, per la verità già preparato dall'ex ministro del Welfare Giovannini ai tempi del Governo Letta, prevede che il lavoratore contragga un prestito: il provento che incassa gli…

Ecco il vero mal di Francia

Forte capacità decisionale del sistema istituzionale ed ampia liberalizzazione del mercato, considerando il lavoro alla stessa stregua delle merci, dei servizi e dei capitali, sono considerati fondamentali nel dibattito sulle riforme strutturali. In Francia, la “loi Travail”, la riforma del lavoro proposta dal governo guidato dal giovanissimo Manuel Valls, sta suscitando un visibile, quanto inatteso, malcontento. Ci sono automobilisti a…

Alexis Tsipras, Grecia, debito

Ecco come l'Europa strangola la Grecia

Sulla Grecia è sempre buio pesto: i dati sulla situazione economica sono pochi e incerti, mentre gli obiettivi non sono credibili. L’Eurogruppo di ieri ha insistito sul 3,5% nel rapporto saldo primario/pil, lamentando la mancanza di adeguate assicurazioni. Le recentissime misure fiscali sarebbero pari al 3% del pil: farebbero tracollare anche l’economia più solida, ma a Bruxelles si festeggia. Della…

Perché il Fiscal Compact purtroppo non è stato ancora rottamato

Il troppo stroppia. A politiche invariate, il rapporto debito pubblico/pil dell’Italia calerebbe dal 132% attuale al 112% del 2026: sono venti punti in dieci anni, con una riduzione che vale in media due punti l’anno. Si tratterebbe di un risultato addirittura migliore di quello conseguito negli anni 1994-2007, quando il rapporto si ridusse di 18 punti, passando dal 121% al…

Marco Pannella era un liberale e non un turbo liberista

Per qualsiasi italiano, soprattutto se ha una certa età, il nome di Pannella è sinonimo di radicali, di referendum, e di diritti civili: tutto declinato al plurale, perché sono stati ben 110 i quesiti portati al vaglio popolare nel corso di 47 tornate, in cui ben 35 volte ha prevalso il sì. Questa è la contabilità di una vita interamente spesa…

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