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Avatar About Gustavo Piga

Hello. My name is Gustavo Piga. I'm an economist, a teacher, a speaker and a writer. International economic affairs, public spending and corruption are the three items I discuss the most. This is my blog: www.gustavopiga.it

Bloccare lo Stupido Patto

La nostra proposta è che i Paesi con una ricchezza finanziaria netta delle famiglie in percentuale del Pil superiore alla media dell’Eurozona dovrebbero poter dedurre fino a 25 punti di Pil di tale ricchezza eccedente dall’ammontare del debito pubblico che va ridotto. In tal caso, assumendo che la ricchezza privata si mantenga ai livelli del 2010, i Paesi europei più…

Zero Chitarra? Si può imparare a suonare

Gary Marcus è un noto Professore della New York University, psicologo cognitivo di fama. Ma oggi è agli onori delle cronache per il suo ultimo libro, “Guitar Zero” (che non ho letto!). Dove racconta come si è messo per 3 anni alla prova cercando, da quarantenne, di apprendere a suonare la chitarra, da zero appunto.   Uno dei temi trattati…

Lo Stato dell’Unione Europea. Estratti dal futuro

Pochi giorni fa [di un anno che non è dato conoscere, NdR], nell’Aula del Parlamento Europeo, il Presidente degli Stati Uniti d’Europa ha tenuto il suo discorso sullo ”stato dell’Unione”. Qualche storiografo più tardi sulla stampa europea noterà una forte somiglianza con il discorso che aveva fatto decenni addietro un altro Presidente di un’altra unione di stati, Barack Obama, Presidente…

Mais oui, le spread et le Pil

Leggerete casualmente di alti dirigenti del Fondo Monetario Internazionale (italiani, e di valore) che esprimono le loro perplessità sulla capacità dell’Italia di farcela da sola e della necessità di manovre europee. Prontamente smentite, ovviamente.   Leggerete poi - toh, fonte nuovamente fonte Fondo Monetario - che una restrizione di politica fiscale (meno spesa, più tasse) può ALZARE e non ridurre…

Studenti e governi sfigati? No, solo masochisti

Al di là dei toni, cosa pensare del contenuto dell’intervento del Vice-Ministro Martone sul laurearsi a 28 anni come cosa da “sfigati”?   Ci sono fior fiore di studi (vedi il bellissimo lavoro di Dan Ariely) sulla tendenza delle persone a procrastinare le loro decisioni, anche se sanno che ciò le danneggerà. Imporsi delle scadenze serve a poco, mostra Ariely.…

Pace in Italia, pace in Europa: la speranza passa per l’Italia

“Non posso avere la guerra in Europa per avere la pace in Italia.” “Non posso avere la guerra in Italia per avere la pace in Europa.”   Mario Monti, citato oggi sul Corriere della Sera.   Lo spread dei BTP italiani con i bund tedeschi è sceso, dal 9 gennaio a oggi, da 531 a 421 punti base, 110 punti.…

Il gioco delle 3 carte non fa mai vincere lo spettatore

Da Massimo Mucchetti svariati tentativi su come uscire fuori dalla trappola europea della riduzione del debito-PIL che scende del 3% ogni anno per 20 anni. Ma il tentativo tradisce una sola verità: dopo 10 anni di trucchi inutili per stare sotto il 3% di deficit PIL che ci hanno condotto alla rovina, entriamo nella nuova era dei trucchi per ridurre…

Taxi driver

Interessante lavoro sui tassisti newyorkesi, uscito sulla prestigiosissima American Economic Review, di Vincent Crawford (Oxford University) e Juanjuan Meng (Università di Pechino).   Dove si dimostra che “la curva di offerta di lavoro dei tassisti non è crescente”. Non è cioè vero che i tassisti vogliono sempre lavorare più ore per guadagnare di più. No. Essi esibiscono anzi preferenze che…

Se la formica diventa cicala

Perché si parla di rottura dell’area dell’euro? Un passo indietro. I Paesi che vi aderirono lo fecero per diventare più simili. I tedeschi per divenire più italiani e gli italiani più tedeschi? Esatto. E come? Fissando tassi di cambio irrevocabilmente fissi tra i Paesi. Vale la pena spiegare meglio. Immaginate che nel 1998 Germania ed Italia potessero vendere una lavatrice…

Dalla caduta al salto

La crisi partita nel 2008 ci distrae. Il problema è ben altro, ora che con politiche economiche ampiamente espansive ed intelligenti a la Keynes abbiamo evitato che si ripetesse il crollo drammatico e subitaneo del Ventinove. Ma non abbiamo per questo risolto i nostri problemi, anzi. Oggi i macroeconomisti più attenti alle dinamiche di lungo periodo alzano la bandiera rossa…

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