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Grecia, chi non vuole più ballare il sirtaki con Bruxelles

Nuova escalation dei toni nei negoziati. Il portavoce della maggioranza in parlamento ha ammesso che in mancanza dello sblocco dell’ultima tranche di aiuti (pari a circa 7,2 miliardi di euro) da parte dei partner europei, Atene non sarà in grado di far fronte al pagamento della prossima tranche dovuta al FMI in scadenza il 5 giugno, pari a circa 300 milioni di euro. Simile…

Cosa (non) sta succedendo nelle Borse

Mercati sempre volatili, con gli occhi puntati sull’evoluzione dei negoziati in Grecia e sui dati macro. Le indicazioni di passi avanti sul fronte greco e le dichiarazioni di Coeuré (v. sotto) hanno spinto al rialzo le borse europee. Ci sono state anche diverse dichiarazioni cautamente positive sugli sviluppi in Grecia da parte di Lagarde, Juncker e Dijsselbloem; Juncker ha detto…

Cosa vuole il Fmi dalla Grecia

Un documento interno del FMI arrivato a Channel 4 e divulgato via web rivela che la Grecia non sarebbe in grado di onorare i pagamenti previsti a partire dal 5 giugno senza aiuti finanziari. Da altre fonti, d’altronde, è emerso che Atene aveva avvisato il FMI dell’impossibilità di onorare il pagamento del 12 maggio, prima che fosse suggerito l’escamotage dell’uso dei fondi…

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Che cosa pensa Bruxelles dei conti pubblici italiani

Nelle Previsioni Economiche di Primavera, come atteso la Commissione Ue ha apportato modifiche solo lievi allo scenario macro. La stima di crescita del PIL 2015 è stata alzata dall’1,3% all’1,5% mentre quella per il 2016 è stata confermata all’1,9%. Ciò è avvenuto in coincidenza con una valutazione meno ottimistica sul PIL mondiale. La crescita sopra il potenziale (stimato allo 0,8%)…

Ecco i numeri veri su inflazione e disoccupazione

Ancora più ombre che luci dai dati su inflazione e disoccupazione. I dati sull’inflazione ad aprile hanno mostrato prezzi al consumo in salita più del previsto, di 0,3% m/m secondo l’indice nazionale e 0,5% m/m in base all’armonizzato Ue. L’inflazione annua è risultata pari a zero su entrambi gli indici (in salita di un decimo sul NIC, stabile sull’IAPC). L’aumento…

Tutti i perché della crescita asfittica del Pil americano

Il PIL americano ha fatto molto peggio delle attese a inizio 2015. La stima advance mostra una crescita del PIL di appena 0,2% t/t ann. in brusca frenata dal +2,2% t/t ann. di fine 2014 e ben al di sotto delle attese di consenso per un +1,0% t/t ann. Le scorte hanno aggiunto un +0,74% t/t ann. ed è probabile che si…

Perché la Fed farà il pesce in barile. Report Intesa

La riunione del FOMC del 28-29 aprile dovrebbe confermare che la normalizzazione della politica monetaria dipenderà dall’evoluzione dei dati macroeconomici, con tempi incerti. I temi in discussione resteranno: 1) la valutazione dei dati e l’evoluzione dello scenario macro; 2) la definizione della strategia operativa della svolta. Sul punto 1), si rileverà il notevole indebolimento dei dati, attribuendolo in parte al clima e in…

La sberla dell'Eurogruppo a Tsipras e Varoufakis

L’Eurogruppo di venerdì si è chiuso senza progressi sostanziali, come previsto, ma il tono e le dichiarazioni sono molto pesanti nei confronti della Grecia. IL COMUNICATO Il comunicato rammenta che “l’accordo del 20 febbraio rimane il quadro entro cui raggiungere un accordo” e afferma che “la responsabilità è principalmente sulle spalle delle autorità greche”. Non si fa alcun cenno alla possibilità…

Benvenuti nella babele greca

Si riunisce oggi l’Eurogruppo, che nelle intenzioni di qualche settimana fa doveva vedere la finalizzazione dei negoziati sulla Grecia. Come è noto, tuttavia, le attese intorno alla riunione ormai sono basse. I segnali sono confusi. Dijsselbloem ha parlato di “qualche progresso” negli incontri tecnici degli ultimi giorni, sostenendo che ora Atene è determinata a chiudere un’intesa. Di contro, il ministro delle Finanze austriaco…

Le gesta delle banche europee secondo la Bce

La Bank Lending Survey della BCE mostra un ulteriore allentamento degli standard creditizi applicati alle imprese (da -5 a -9), un miglioramento della domanda di credito da parte delle imprese e, di contro, una restrizione delle condizioni creditizie sui mutui ipotecari (da -4 a +2), in un contesto di domanda in questo caso robusta (+6 da +18). COSA FANNO LE BANCHE Nonostante l’allentamento prevalente, nell’Eurozona il 50%…

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