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James Hansen About James Hansen

James Hansen ha raggiunto l’Italia nel Servizio diplomatico americano. Rimasto nel Paese come corrispondente del ‘Daily Telegraph’ inglese e dell’International Herald Tribune’, diventa in seguito portavoce prima di Carlo De Benedetti e poi di Silvio Berlusconi. Più di recente è stato capoufficio stampa di Telecom Italia. Già direttore della rivista di geopolitica ‘East’, è consulente di primari gruppi italiani per le relazioni internazionali.

Perché l'Argentina fa innervosire di nuovo il Regno Unito

L’Italia è legata da vecchi rapporti sentimentali con l’Argentina. Era soprattuto per quel paese che “partivano i bastimenti” ed è difficile dimenticare il simpatico Juan Perón —l’archetipo del “líder” sudamericano, di lontane e incerte origini venete , che da giovane ha studiato a Torino per poi fare l’istruttore di sci nelle Alpi sopra Courmayeur. La maggior parte degli immigranti a…

Tutte le traversie dell'Arabia Saudita

Dal 7 dicembre - Sant’Ambrogio - la valuta iraniana non è più il rial. Il Governo Rouhani ha in quella data approvato una legge che trasforma la vecchia moneta, in corso dal 1932, nel nuovo toman, dal valore di dieci rial. La decisione è avvenuta a tre settimane dalla smentita della Banca Centrale iraniana che fosse pensabile un’operazione del genere.…

Donald Trump

Vi racconto tutte le baruffe delle vecchie presidenziali Usa

Il giornalismo tende per natura all’iperbolico e durante gli ultimi fatti elettorali americani c’è stato uno spreco di “peggiore campagna nella storia”, “peggiori candidati di sempre”, e così via. Però, nel contesto storico, quanto è successo durante le presidenziali 2016 - anche l’esito - è piuttosto blando, rimarchevole solo secondo gli standard più recenti. Il primo presidente, l’eroe della rivoluzione…

Roma - Imagoeconomica

Le città fanno impazzire o i pazzi abbondano nelle città?

Per molti versi, il voto Brexit ha rappresentato la rivolta del resto dell’Inghilterra contro Londra, una città notoriamente abitata da “esperti”, dai ricchi e dalla finanza, da grandi manager e da un governo spesso sordo; persone e entità che stanno bene e non hanno motivo di cambiare granché. Qualcosa del genere alimenta la candidatura dell’improponibile Donald Trump negli Stati Uniti.…

Obama

Ecco quante guerre hanno vinto gli Stati Uniti

Due recenti presidenti americani, George W. Bush e Barack Obama, non si amano e ideologicamente si trovano su due pianeti diversi, ma sono assolutamente d’accordo su un punto. Bush, parlando nel maggio del 2001, ha detto: “L’America oggi ha le migliori forze armate che il mondo abbia mai visto”. Obama gli ha fatto eco quest’anno nel suo discorso “State of…

Ecco i numeri che smentiscono le teorie farlocche su cibo e malattie

Il mondo starebbe andando, come dicono i commentatori più acuti, “a puttane”. Ci sono sanguinose guerrette e terrorismo dappertutto, i disperati della Terra sono ovunque in movimento e premono sulle frontiere di chi sta meglio, l’economia distrugge il lavoro e i risparmi di decenni e l’inettitudine di molti governi nell’affrontare questi problemi è davanti agli occhi di tutti. Eppure va…

Vi racconto l'ultima cosa turca di Erdogan (sugli orologi islamici)

La Turchia ha traslocato. Con un cambio a sorpresa del proprio fuso orario, il Paese del presidente Recep Tayyip Erdoğan ha deciso di appartenere — temporalmente almeno — al Medio Oriente e non più all’Occidente. Il governo di Ankara, con un decreto del 7 settembre, ha reso permanente l’ora legale attualmente in corso. Non si tornerà più all’ora solare. Il fuso turco passa…

Il reddito garantito e lo sterco del diavolo

Può sembrare lapalissiano, ma cresce nel settore degli aiuti internazionali la percezione che la povertà in ultima analisi dipenda dalla mancanza di soldi. I grandi programmi di assistenza allo sviluppo del dopoguerra sono stati perlopiù basati su trasferimenti economici diretti o indiretti tra governi, con donazioni vincolate, garanzie per i finanziamenti, ma anche aiuti materiali come sacchi di cemento o…

Ecco come l'Europa fa harakiri rispetto a Usa e Cina

L’inizio “formale” della crisi economica si fa risalire al settembre del 2008, con il crollo della banca d’affari americana Lehman Brothers. La data collima abbastanza bene con lo “svaccamento” dell’Unione Europea che - con in più la coincidenza non del tutto casuale della crisi dell’immigrazione incontrollata - ha radici sostanzialmente economiche. Ha fatto comodo a molti in questi anni supporre…

Vi racconto la sindrome del celibato che imperversa in Giappone

Il Giappone si rimpicciolisce. A volte la scala temporale di un cambiamento è tale che è difficile osservarlo e rendersi conto che sta accadendo davvero, ma il crollo demografico giapponese, un calo ormai verticale, ha raggiunto il punto che gli urbanisti nipponici si trovano a dovere pianificare non per la crescita delle popolazione—il caso che a noi sembra normale—ma per il suo restringimento. Devono…

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