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 About Lodovico Festa

Analista politico, giornalista, ha fondato con Giuliano Ferrara Il Foglio e ne è stato condirettore. È editorialista e commentatore per varie testate tra cui il Giornale e Tempi.

La Repubblica di Scalfari e la Repubblica di Napolitano

Rino Formica osservatore acuto, anche se ancora più inacidito di quando in prima linea litigava con Beniamino Andreatta, ha previsto come la prossima elezione del presidente della Repubblica avverrà sotto il segno del caos perché da una parte i parlamentari vorranno vendicarsi di Matteo Renzi che li ha snobbati, dall’altra le tendenze unificanti “nazionali” saranno minime perché la politica svuotata…

Ecco come il Corriere della Sera sta per essere superato da Repubblica in quirinalismo

I partiti italiani, dai grillini al Pd, da Forza Italia a Ncd - con una parziale eccezione della Lega dove le mene innanzi tutto tedesche pro Tosi non hanno prodotto finora scomposizioni radicali - sono stati ridotti, ormai da oltre tre anni, quasi a maionese impazzita, grazie a una gestione “dall’alto”, insieme ambiziosa e pavida, della politica italiana da parte…

Ecco le vere diatribe per il dopo Napolitano al Quirinale

L’appello di Giorgio Napolitano (no a elezioni anticipate, no alle scissioni di Forza Italia e Pd) forse riuscirà a preparare un esito governato dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica: un po’ come avvenne per Francesco Cossiga grazie a Ciriaco De Mita e per Carlo Azeglio Ciampi grazie a Walter Veltroni. Un sistema giunto sull’orlo del baratro potrebbe ricomporsi almeno per…

Per l'Italia meglio le dimissioni di Napolitano o il voto anticipato?

In uno Stato in cui sono stati scossi alcuni “equilibri” fondamentali (nei rapporti sovranità popolare-magistratura e più in generale Stato-suoi apparati, parlamento-governo, centro-autonomie) determinando un inedito (anche rispetto alla già ben ben condizionata stagione della guerra fredda) sistema di influenze “esterne” sulle nostre istituzioni, quel pasticcio costituzionale che è la nostra presidenza della Repubblica è diventato il punto di penetrazione…

Perché il centrodestra non può essere (solo) Salvini

Come in tutto il mondo i sistemi politici funzionano se consentono di far interloquire e integrare le aree radicali e moderate delle due polarità politiche essenziali: quella conservatrice e quella democratica. I repubblicani hanno conquistato un risultato storico nelle elezioni di mid-term perché sono riusciti a combinare tea party e centristi come non era riuscito a John McCain e Mitt…

Che cosa succede tra Napolitano, Draghi, Renzi e Juncker

L’indebolimento di Barack Obama determinerà una qualche nuova fragilità di Matteo Renzi? Di un Renzi dotato di un’unica vera solida base politica cioè l’interesse di ampi ambienti atlantici (al di là dell’amministrazione in carica, la grande finanza, Israele, la City) a non regalare a Berlino un Paese strategico come l’Italia? Debole uno, debole l’altro? Si tornerà ai governi flosci american-tedeschi…

Perché Napolitano ha vinto una battaglia ma non la guerra del Tribunale di Palermo

Giorgio Napolitano ha affrontato l’assurda richiesta di testimonianza avanzata dai pm e poi dal Tribunale di Palermo con il suo solito stile fatto di intelligenza, senso della dignità e colta pignoleria. E come al solito ha vinto la sua battaglia di fronte ad accusatori sguaiati che vogliono fare un processo non a singoli imputati ma alla storia. Ma ha vinto…

Vi spiego perché si tornerà presto al voto. L'intervento di Lodovico Festa

Formiche.net, che ha già riassunto alcune delle mie valutazioni sulla forte possibilità di un voto anticipato, mi chiede un approfondimento che volentieri scrivo. Innanzi tutto non è facile fare previsioni precise perché sia la finanza tedesca via spread (come nel 2011) sia i vari ambienti che rispondono all’amministrazione americana possono influire in modo decisivo su un quadro politico italiano fondamentalmente…

Il Corriere della Sera, Renzi e le bramosie per il dopo Napolitano

La disgregazione italiana pare fare improvvisi e impetuosi passi in avanti: l’attacco frontale all’Eni, la persecuzione del generale Mario Mori, l’improvvisa inchiesta su babbo Renzi e quelle altrettanto provvidenziali su Denis Verdini e su Donato Bruno, la “testimonianza” obbligata di Giorgio Napolitano, la volgarità dell’attacco di Ferruccio de Bortoli a Matteo Renzi (condita dalle scomposte dichiarazioni di Diego Della Valle),…

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