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Elon Musk (via Twitter)

Le ragioni che potrebbero far saltare l'acquisto di Twitter

Il crollo di Tesla (-28%), la continua ricerca di nuovi investimenti per ridurre la liquidità da pagare e la penale da “solo” un miliardo: ecco i motivi che potrebbero far saltare l’accordo

Musk, il Medio Oriente e il manifesto di Internet

La libertà di parola sbandierata dal futuro proprietario di Twitter dovrebbe portare, secondo lui, a una maggiore democrazia. Sarà davvero così in Medioriente dove i governi – Israele escluso – hanno evitato di firmare la Dichiarazione per l’Internet libero?

Elon Musk

Il Dsa potrebbe rovinare la festa di Elon Musk

La rivoluzione che l’imprenditore sudafricano vorrebbe apportare dentro Twitter si scontra con quella già in atto nell’Ue. Entrambi dicono di voler migliorare la democrazia, ma le regole comunitarie sono nate proprio per far fronte al dilagare di odio e disinformazione sui social, che rischiano di aumentare con il free speech. Un aiuto potrebbe venire dall’apertura di un ufficio europeo nella Silicon Valley

Elon Musk è pronto alla sua rivoluzione. Come cambierà Twitter

I 44 miliardi di dollari offerti dall’imprenditore sono stati sufficienti a convincere i vertici dell’azienda. Entro l’anno dovrebbe arrivare l’ufficialità. Poi, inizieranno i cambiamenti radicali che Musk ha in testa. Le prime reazioni dividono la politica: i repubblicani esultano (ma Trump non tornerà), mentre i dem avvertono sui rischi. Come Bezos, che si chiede quanto la Cina ne potrà godere

Il brusco risveglio di Netflix da un sogno lungo dieci anni

La piattaforma streaming ha perso 500 mila abbonati nei primi tre mesi dell’anno. Per il prossimo trimestre, è atteso addirittura un peggioramento: 2 milioni di iscritti in meno. La causa principale, per l’azienda, è la condivisione illegale delle credenziali, oltre all’inflazione e la chiusura dei servizi in Russia causa guerra in Ucraina. Ma la realtà obbliga a un ripensamento del modello

Ho i soldi per comprare Twitter, dice Musk. Ma c'è chi prepara la poison pill

Mancanza di liquidità, difficoltà nel farsi finanziare, volontà reale di concludere l’operazione: dietro l’operazione dell’uomo più ricco del mondo per acquistare il 100% del social network si nasconde tanto altro. Ieri ne ha parlato in un TED talk, in cui ha ammesso di avere un piano B

Elon Musk vuole comprarsi tutta Twitter. Ma è davvero così?

Il patron di Tesla è pronto a mettere sul piatto 54,20 dollari per azione (in contanti) per un totale di circa 43 miliardi di dollari. Ma ha anche posto un ultimatum: se rifiutata, è pronto a vendere anche il 9,2% delle quote passive acquistate appena dieci giorni fa. E molti indizi lasciano pensare che sia un modo per svincolarsi dalla situazione

Navalny le suona a Gergiev. Il tesoro milionario del maestro di Putin

Un’inchiesta del team Navalny mette nero su bianco quello che il dissidente sosteneva a parole. Vizi e lussi pagati con soldi della sua fondazione di beneficenza, soprattutto in Italia dove possiede un patrimonio di oltre 100 milioni di euro: terreni, ville, palazzi storici a Venezia e perfino un parco giochi a Rimini. Putin fa finta di non vedere, in riconoscenza della fedeltà del suo uomo chiave

Perché Musk ci ha ripensato e non entrerà nel cda di Twitter

Una settimana fa l’annuncio dell’acquisto del 9,2%. Poi la notizia del suo ingresso nel board dell’azienda. Nel mezzo, critiche e provocazioni continue al social network di cui è entrato a far parte e che vorrebbe rivoluzionare. Sembra che intanto voglia tenersi le mani libere

Decentralizzare le opinioni. La rivoluzione del Web3 partirà da Twitter?

Elon Musk, ora primo azionista e membro del board di Twitter, condivide con il ceo Parag Agrawal e il fondatore Jack Dorsey l’utopia di un Internet decentralizzato e senza filtri. Ma gli utenti dei social sono in grado di vagliare decine di migliaia di fonti in totale autonomia, senza un controllo sulle fake news e sull’autenticità di quello che leggono?

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