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Avatar About Marco Andrea Ciaccia

A lungo colonna portante del mensile "Formiche", si occupa principalmente (ma non solo) di esteri e sicurezza. Ha scritto per Formiche, Airpress, Il Tempo, Mondoperaio, La Gazzetta del Mezzogiorno e Italia Oggi, realizzando collaborazioni con Fondazione Formiche, Atlantic Council, Istituto Gino Germani di Scienze sociali e studi strategici, Fondazione Icsa, Institute for global studies e Ministero degli affari esteri. Con altri autori ha pubblicato "Le sfide della Smart Defence per un'Italia più sicura" (Competere, 2015)

2014, opzione indiana per l'Afghanistan?

Il 2014 riserva un menù ricco per l'Asia meridionale. E il retrogusto potrebbe essere spiacevole per gli Stati Uniti. Innanzitutto, tra aprile e maggio si terranno le elezioni afghane sullo sfondo del ritiro della Nato e della conclusione della missione Isaf. E questa volta Karzai non potrà correre per un terzo mandato. Ma soprattutto vi saranno le elezioni indiane, che…

Le variabili politiche del Joint Forcible Entry

Cosa accadrà nel dopo-Afghanistan? Le lezioni apprese sui polverosi altipiani centro-asiatici saranno utili per i prossimi scenari di impiego? Se lo chiedono in molti, specie in America, dove si sta imponendo il Joint Forcible Entry (JFE), il concetto operativo di impiego di forze di reazione rapida in grado di raggiungere in poche ore ogni luogo della terra. In termini ideologici…

La politica estera ora è il tallone d'Achille di Obama

L'impegno americano verso la promozione globale della democrazia politica è entrato in un "anno sabbatico"? E' un'ipotesi che circola ai massimi livelli della diplomazia Usa, creando allarme specie nei campioni dell'interventismo umanitario e della "responsabilità alla protezione", come l'ambasciatrice al Palazzo di Vetro Samantha Power. Ma, secondo il presidente del Center for New American Security (Cnas) Richard Fontaine "La promozione…

Obama schiacciato tra Siria, shut-down e Hillary

Lo shut down sul debito americano e l'empasse burocratica del Paese sono motivi di amarezza per un Barack Obama che ha ancora tre anni di mandato davanti. Ma secondo alcuni analisti, specie europei, quella che abbiamo davanti è qualcosa di più. Nientemeno che la fine dell'eccezionalismo Usa, ovvero della pretesa (o diritto, a seconda dei punti di vista) di Washington…

Russia, ritorno di un vecchio-nuovo impero

È presente nel gruppo di contatto con l’Iran, che vedrà un rilancio a Ginevra il prossimo 15-16 ottobre. Ha patrocinato l’accordo sul disarmo chimico della Siria, imbrigliando l’iniziativa politico-militare franco-americana. Promuove attivamente una Unione euroasiatica che suona come sfida a Bruxelles e alle aspirazioni europee dell’Ucraina. Infine, intende fare dei prossimi giochi invernali di Sochi una ribalta per i successi…

europa

Forza Italia nei Popolari europei? Sì, ma solo se sarà pro euro. Parla Pöttering

Hans-Gert Pöttering, già presidente del Parlamento europeo dal 2007 al 2009, uomo di punta della CDU tedesca ed oggi presidente della Fondazione Konrad Adenauer, ha le idee chiare su Germania, Italia ed Europa. Il triangolo più volte evocato in questi giorni (anche e soprattutto nell'area centrista moderata che si sente un po' galvanizzata, un po' pressata a ristrutturarsi dopo il…

Barbara Berlusconi for premier? Cacciari pensa che...

Ieri comparendo brevemente su Ballarò (qui il video su Youtube) Barbara Berlusconi potrebbe avere messo la parola fine alla lunga stagione mediatico-politica del padre. Un discorso non da falco Affermando che "di errori ne facciamo tutti", in riferimento alla vicenda del Cavaliere, ha scavalcato con garbo il ristretto gruppo di fedelissimi che nelle ultime settimane punta a fare di Palazzo…

Ecco come gli Usa riportano in vita gli F-16

Negli scenari di guerra si potrebbero utilizzare i "vecchi" caccia della Guerra Fredda e adattarli al combattimento senza pilota. L'ipotesi futuribile non è più così peregrina da quando la scorsa settimana si è saputo che un F-16 si è alzato in volo dalla base di Tyndall, Florida, ha sorvolato il Golfo del Messico superando la barriera del suono e compiuto…

Sorpresa: il soft power è più british che americano

Chi ha più soft power nel mondo? Chi è in grado cioè di influenzare gli Stati attraverso l'esercizio persuasivo della diplomazia, gli scambi e la produzione culturale, l'auto-rappresentazione mediatica, il modello politico e l'attrattività della propria economia? Abbastanza a sorpresa non è Washington, ma Londra. Lo studio La risposta la dà l'ultima edizione di "The New Persuaders", realizzata da Jonhatan…

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