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Marco Orioles About Marco Orioles

Docente di sociologia all'università di Udine, editorialista de Il Piccolo e del Messaggero Veneto, scrive di politica internazionale, islam, terrorismo, immigrazione. Atlantista. Twitta dal Friuli via @marcoorioles.
RECEP TAYYP ERDOGAN MINISTRO TURCO

Turchia all'attacco. Cosa cambia in Siria

Si complica la partita siriana, a tutto svantaggio della Russia che sta cercando di chiudere i giochi. La Turchia ha cominciato nelle scorse ore a bombardare il cantone siriano nord-occidentale di Afrin, dove sono posizionate le forze curde dell’YPG, e sta ammassando truppe al confine con l’intenzione tutt’altro che velata di compiere un’invasione. Il ministro della Difesa di Ankara Nurettin…

Ecco come la legge dell'Ucraina sul Donbass fa infuriare la Russia

Oggi la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato una legge "sul ripristino della sovranità statale dell'Ucraina sul territorio temporaneamente occupato delle regioni dell'Ucraina di Donetsk e Lugansk", le province orientali in cui dal 2014 sono in corso i combattimenti con i separatisti sostenuti da Mosca. Il provvedimento, che definisce la Russia un paese “aggressore”, è passato con 280 voti…

Le truppe Usa rimarranno in Siria a tempo indeterminato. L'annuncio Tillerson

Parlando ieri alla Hoover Institution presso la Stanford University, il Segretario di Stato americano Rex Tillerson ha confermato che le truppe Usa stazioneranno a tempo indeterminato in Siria. Una presenza che servirà non solo a garantire che le forze dello Stato islamico non rialzino la testa, ma anche a condizionare gli equilibri del Paese nel momento in cui le truppe…

Angelino Alfano

Il senso (tutto positivo) della visita di Alfano in Tunisia

Il ministro degli Esteri Angelino Alfano è giunto oggi in Tunisia, dove ha incontrato nell’arco della mattinata il Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi, il primo ministro Yussef al-Shahed e il suo omologo Khemaies Jhinaoui. "Sono qui per dare un messaggio molto chiaro”, ha detto Alfano incontrando Jhinaoui, “noi supportiamo con tutta la forza di cui disponiamo la democrazia tunisina”.…

Perché "The Post", l'ultimo film di Steven Spielberg, è stato censurato in Libano

Da giovedì i libanesi avrebbero potuto, come in altri Paesi del mondo, mettersi in fila al botteghino e assistere all’ultimo film di Steven Spielberg, The Post. Se non fosse insorto un problema all’ultimo minuto. Secondo un funzionario dell’autorità della Sicurezza Generale del Libano sentito dall’AFP, la pellicola non uscirà nelle sale del Paese dei Cedri per via del parere contrario…

senato bin Salman arabia saudita

Se MBS sceglie la via delle riforme per affermare il primato dell'Arabia Saudita

La primavera araba più dirompente, che promette di modificare profondamente gli equilibri interni all’intero mondo islamico, è quella che sta avendo luogo in questi mesi nel Paese più conservatore della Mezzaluna: l’Arabia Saudita. A differenza di quelle che presero l’abbrivio nel 2011 con le proteste di piazza in Tunisia ed Egitto e innescarono cambiamenti epocali, ma non sempre positivi e…

Da falco in agnello? Se Israele fa prevalere la realpolitik su Hamas. La posizione di Lieberman

Che cosa sta succedendo ad Avigdor Lieberman, ministro della Difesa del governo guidato da Benjamin Netanyahu? L’uber-falco cinquantanovenne fondatore del partito nazionalista Yisrael Beiteinu, alla Knesset dal 1999, più volte ministro, due volte guida della diplomazia israeliana e oggi capo civile dell’esercito (IDF) dello Stato ebraico, sembra aver rinunciato alla sua linea di scontro assoluto con Hamas, il movimento islamista…

Iran, le proposte sono finite (forse), ma i sommovimenti no. Il punto di Orioles

Per la seconda volta in pochi giorni, i Guardiani della Rivoluzione rendono noto che la rivolta che ha agitato l’Iran a partire dal 28 dicembre è stata “sconfitta”. “Il popolo rivoluzionario dell’Iran”, si legge nel comunicato diffuso ieri dai pasdaran, “insieme a decine di migliaia di (milizie) Bassiji, poliziotti e al Ministero dell’Intelligence ha spezzato le catene” della protesta. Viene…

Le proteste in Iran faranno cadere il regime. Lo sostiene Mohsen Sazegara

L’attenzione dei media alle proteste in Iran è inesorabilmente scemata, specie dopo che il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, il generale Mohammad Ali Jafari, ha annunciato la “fine della sedizione”. Ma in Iran la gente è ancora nelle strade, e l’universo degli attivisti per la democrazia intravede la possibilità di una caduta del regime. Ne è convinto Mohsen Sazegara, che…

hamas diritti

All'Onu va in scena la frattura fra Europa e Stati Uniti sulle proteste in Iran

È sempre più netto il solco tra Stati Uniti ed Europa sulle proteste in Iran, con i primi rimasti soli a sostenere le ragioni dei manifestanti e la seconda che si rifugia in una linea prudente, quando non equidistante tra dimostranti e regime, smarcandosi nettamente dalla posizione di Washington che, dal presidente Donald Trump in giù, ammonisce severamente gli ayatollah…

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