Che cosa sta succedendo dalle parti della Casa Bianca? L’effervescenza di questi ultimi giorni, con un improvviso attivismo militare e diplomatico su più fronti (Siria, Russia, Cina, Corea del Nord e, giusto ieri, Afghanistan), segnala secondo molti osservatori un repentino cambio di atteggiamento da parte dell’amministrazione Trump nei confronti di una serie di dossier internazionali. Una vera e propria svolta…
Marco Orioles
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Siria, vi spiego tutte le fibrillazioni fra Usa e Russia su Assad
La prima visita di un esponente dell’amministrazione Trump a Mosca si è trasformata, come nelle aspettative, in un confronto apicale e serrato sul fronte rovente della Siria. A sorpresa, il segretario di Stato Tillerson ha visto, oltre al collega Lavrov, il presidente Putin, con il quale si è intrattenuto per oltre due ore. I colloqui hanno evidenziato, com’era prevedibile, le…
Cosa farà Donald Trump con la Corea del Nord
Dopo lo strike in Siria, gli Stati Uniti si stanno davvero predisponendo ad attaccare la Corea del Nord? La risposta è no. Pentagono e Casa Bianca sanno bene che un’azione militare unilaterale – ad esempio, un “decapitation strike” volto a togliere di mezzo Kim Jong Un - provocherebbe automaticamente una guerra totale che causerebbe immani sofferenze alla Corea del Sud…
Perché lo strike Usa sulla Siria non sarà isolato
Pensavate che l’America di Trump fosse irrimediabilmente isolazionista, abbarbicata sul mantra iper-nazionalista “America first”? Sarà meglio che vi ricrediate. Alla prima crisi che si è trovata ad affrontare, provocata dall’infame attacco siriano con armi chimiche a Khan Sheikoun, la nuova amministrazione guidata dal tycoon newyorchese ha sfoderato il meglio della tradizione internazionalista che ha caratterizzato storicamente l’approccio di politica estera…
Perché Isis colpisce l'Egitto
L’attacco di ieri alla chiesa di San Giorgio di Tanta e alla cattedrale di San Marco ad Alessandria, costato la vita a 43 cristiani copti e prontamente rivendicato dallo Stato islamico, permette al gruppo jihadista di trasmettere più messaggi simultaneamente. Vediamoli uno alla volta. Primo: nonostante l’imminente caduta della capitale del califfato Mosul e l’accelerazione dei preparativi dell’offensiva a guida…
Perché gli jihadisti hanno terrorizzato Stoccolma
Stoccolma come Nizza, Berlino, Londra. L’attacco di ieri nella Drottningatan, la strada dello shopping della capitale svedese, si pone nella stessa sequela, viste le sue modalità. Un camion rubato come quello di Anis Amri, l’attentatore di Berlino del dicembre 2016. Il veicolo lanciato a tutta velocità sulla folla, come il Suv che Khalid Masood ha guidato sul marciapiede del ponte…
I messaggi politici di Trump dietro le bombe Usa contro la Siria di Assad
Detto, fatto. A ventiquattro ore dalle dichiarazioni in cui sosteneva di aver “cambiato idea” sul regime siriano, il presidente americano Donald Trump ha ordinato stanotte un attacco con missili cruise alla base dell’aviazione siriana di Shayrat da cui sono partiti gli aerei che hanno usato armi chimiche sui civili di Khan Sheikhoun. 59 missili Tomahawk sono stati lanciati verso le 2:40…
Come e perché si traccheggia a sanzionare Assad in Siria
Dopo il bombardamento con un agente chimico, probabilmente gas nervino, di ieri mattina a Khan Sheikhoun, nella provincia nordoccidentale siriana di Idlib, i social network sono stati invasi da foto agghiaccianti delle vittime. Le prime stime parlano di 58 morti, di cui 11 bambini, e centinaia di persone gravemente intossicate, con i tipici sintomi del gas sarin. La notizia ha…
Tutti i perché della sintonia fra Trump e al-Sisi
Si può immaginare cosa abbiano pensato, i genitori di Giulio Regeni, del caloroso abbraccio di ieri tra Donald Trump e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Poco dopo la conferenza stampa in Senato di Claudio e Paola Regeni, durante la quale hanno fatto appello al papa perché si ricordi di loro figlio nel prossimo viaggio in Egitto, a Washington si…
Corea del Nord, perché l'accordo con la Cina sarà una fatica di Sisifo per Trump
Donald Trump affida al Financial Times il messaggio per la dirigenza cinese alla vigilia del summit col presidente Xi Jinping in programma il 6 e 7 aprile al resort di Mar-a-Lago: "Se la Cina non risolverà il problema, lo faremo noi". Il problema si chiama Kim Jong Un, il leader della Corea del Nord che si prepara ad un nuovo,…