Skip to main content

Avatar About Maurizio Sgroi

Giornalista socioeconomico ed esperto di comunicazione. Ha lavorato per un numero imprecisato di giornali, sviluppato progetti editoriali, scritto libri. Fra le altre cose, segue previdenza, mercato immobiliare e finanza pubblica. Coltiva una passione, non ricambiata, per l’economia internazionale.

La vita spericolata del banchiere internazionale

Ripenso a Vasco Rossi e alla sua vita spericolata mentre leggo un recente intervento di Már Guðmundsson, governatore della banca centrale islandese (“Cross-border banking – where do we stand?”) e ovviamente mi stupisco nel rilevare assonanze fra due modelli di vita che sembrano agli antipodi: la vita di un rocker e quella di un banchiere che lavori su scala internazionale.…

Gli studenti fanno decollare il debito privato americano

Ormai mancano solo un pugno di miliardi di dollari e poi il debito privato delle famiglie americane sarà tornato ai gloriosi livelli del 2008, quando vale a dire è cominciato il furioso de-leveraging dell’economia. All’epoca, era il terzo trimestre del 2008 il totale del debito raggiunto dalle famiglie era arrivato a 12,68 trilioni di dollari. A fine 2014 il report…

La creativa distruzione dei boom creditizi

Poiché non si finisce mai di imparare, ho scoperto leggendo un paper della Bis (“Bank Competition and Credit Booms”) che i boom creditizi possono essere la conseguenza di “un fenomeno di equilibrio”. Che detta così sembra una beffa, ma invece è la logica deduzione che deriva da un’analisi dei comportamenti degli intermediari bancari, costretti a confrontarsi con un ambiente dove…

L’irresistibile (de)crescita della Cina

Mi torna in mente una certa pubblicistica in auge nell’Italia degli anni ’70, quando si magnificavano i tassi di crescita delle economie sovietiche, leggendo le ultime riflessioni della Bce, contenute nel suo ultimo bollettino economico, sull’economia cinese. Ieri come oggi, anche se con sempre meno fervore, gli osservatori guardano all’economia cinese con invidia più o meno benevola, dimenticando, oggi come…

Parte l’Unione del mercato dei capitali

E alla fine il momento è arrivato. Ormai da tempo l’Ue stava lavorando al progetto di Unione del mercato dei capitali, logica conseguenza dell’unione monetaria e di quella bancaria, nonché piena attuazione del Trattato di Roma del ’57. Sapevamo già che il processo “istruttorio” era avanzato. Adesso sappiamo che si inizia a fare sul serio. Pochi giorni fa, infatti, la…

Gli effetti deflazionari della terza età

Scopro con divertito stupore che le mie malfondate intuizioni circa il legame fra andamento dell’economia e della demografia non sono così infondate, relativamente almeno agli effetti che gli andamenti demografici hanno su quello dei prezzi. Stupore cui si aggiunge la sorpresa, quando osservo, leggendo un paper della Bis (“Can demography affect inflation and monetary policy?”), che fior di banchieri centrali…

La sovranità monetaria spiegata dagli svizzeri

Aspettavo con una certa curiosità di rileggere Thomas Jordan, chairman del board della banca centrale svizzera, dopo la decisione del 15 gennaio con la quale l’autorità monetaria ha annunciato che non avrebbe più difeso il regime di cambio con l’euro, fissato anni fa a 1,20 franchi. Decisione che, lo ricorderete, ha alimentato diverse discussioni per alcuni giorni, conducendo peraltro la…

Casa, piano piano torna il Piano

Poiché noi italiani siamo fissati con la casa, anzi La Casa, capirete perché compulso con frequenza regolare le statistiche sull’andamento dei corsi immobiliari e delle compravendite uscendone, ogni volta, depresso. Per farvela breve: il mattone italiano si sta sgretolando poco alla volta, suscitando ansie e preoccupazioni ovunque: nel settore delle costruzioni, franato inesorabilmente, provocando buona parte della crescita della disoccupazione…

L’eurocaduta sostanziale del saggio di profitto

Mi risuonano echi di lontane memorie ricardian-marxiste mentre leggo nell’ultimo bollettino della Bce della caduta del margine di profitto delle imprese non finanziarie nell’eurozona e mi viene voglia di appoggiarmi alle seduzioni della teoria della stagnazione secolare, ormai in gran voga fra gli addetti ai lavori, visto che non riesco a capire perché le imprese dovrebbero tornare a credere nel…

Gli anziani gonfiano il mercato del lavoro europeo

M’inerpico sprovveduto lungo i pendii statistici elaborati dalla Bce nell’ultimo bollettino, dove un riquadro discorre degli andamenti recenti della partecipazione al mercato del lavoro nell’eurozona. E scopro con divertito stupore che “malgrado i periodi di severa recessione che hanno colpito lʼarea dellʼeuro negli ultimi anni, il tasso di partecipazione alla forza lavoro nellʼarea ha evidenziato andamenti (atipicamente) positivi”. Quell'”atipicamente” mi…

×

Iscriviti alla newsletter