L'accusa a suo carico è pesante e, se venisse riconosciuta colpevole, rischierebbe una pena di oltre 30 anni di carcere. Per Meng Wanzhou, direttrice finanziaria del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei arrestata in Canada, si è tenuta un'udienza di comparizione a Vancouver (aggiornata a lunedì), durante la quale si è spiegato che la donna è sospettata almeno dal 2016 di…
Michele Pierri
Leggi tutti gli articoli di Michele Pierri
Huawei (e non solo), perché serve dare più forza all'intelligence economica. Parla Manciulli
In un mondo sempre più connesso e globalizzato, la difesa dell'interesse nazionale - come dimostrano le tensioni tecnologiche tra Usa e Cina sul caso Huawei - necessita di una nuova strategia che metta al centro l'intelligence economica. A crederlo è Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica e senior fellow dell'Ispi, che in una conversazione con Formiche.net spiega cosa possono fare…
Vi spiego cosa cela lo scontro tra Stati Uniti e Huawei. Parla Sisci
L'arresto in Canada del direttore finanziario del colosso cinese Huawei Technologies, Meng Wanzhou, non una "semplice" manager ma figlia del fondatore del gruppo Ren Zhengfei, lancia un messaggio ben preciso degli Stati Uniti ai vertici politici della Repubblica Popolare. A crederlo è il sinologo Francesco Sisci - saggista, editorialista e ricercatore della China’s People’s University - che in una conversazione…
Huawei, perché la numero 2 del colosso cinese è stata arrestata
Un nuovo caso aggiunge tensione tra Pechino e Washington e rischia di complicare ulteriormente i colloqui commerciali tra le due potenze, reduci da un bilaterale al G20 di Buenos Aires. Le autorità canadesi hanno arrestato a Vancouver, su richiesta Usa, il direttore finanziario del colosso cinese Huawei Technologies, Meng Wanzhou, che ora rischia l'estradizione nei vicini Stati Uniti, dove è…
Fake news, il piano Ue per proteggere le prossime elezioni
Le campagne di disinformazione contro l'Unione europea, delle quali la Russia sarebbe "la prima fonte", minacciano "le democrazie europee". Da qui la necessità di mettere a punto una serie di misure per "proteggere" il Vecchio continente dalle insidie poste delle fake news. Andrus Ansip, vice presidente della Commissione europea per il Mercato unico digitale, ha motivato così la volontà di…
Investimenti e cooperazione unica via per la cyber security. Parola di Eisenberg
In un mondo sempre più connesso, solo maggiori investimenti in cyber security e cooperazione possono mettere al riparo le due sponde dell'Atlantico da enormi danni economici e rischi per la sicurezza nazionale. Non ha usato giri di parole l'ambasciatore americano in Italia Lewis Eisenberg per descrivere la miglior difesa possibile da quella che è, secondo gli esperti, una delle maggiori…
Cyber spionaggio cinese, dopo il G20 la Casa Bianca cerca un nuovo accordo con Pechino
La Casa Bianca punta a negoziare un nuovo tipo di accordo con Pechino che accantoni quello siglato durante l'amministrazione Obama e che consenta una soluzione ad un problema ritenuto oltreoceano crescente e significativo: il furto di know how americano condotto attraverso cyber attacchi. Nella serata conclusiva del G20 (dove l'amministrazione Usa ha incassato un buon risultato sui temi commerciali, come…
Marriott, tutti i dettagli sulla maxi violazione di dati
È una delle più imponenti violazioni di dati conosciute quella che ha colpito Marriott, colosso mondiale del settore alberghiero. Il gruppo americano, con sede a Bethesda, nel Maryland, ha dichiarato in una nota di aver subìto una perdurante offensiva informatica che avrebbe messo a rischio negli anni, si stima dal 2014, le informazioni personali di oltre 500 milioni di clienti.…
Così le onde dell'info war russa agitano anche il Mar d'Azov. Il report
Come in un film già visto, la disinformazione attribuita alla Russia - una contro-narrativa rilevata dagli esperti su ogni argomento che coinvolge il Cremlino - non sarebbe venuta meno neppure durante le tensioni nel Mar d’Azov, dove la marina militare di Mosca ha bloccato il passaggio a un rimorchiatore e due cannoniere di Kiev nello stretto di Kerch, sequestrandone l’equipaggio.…
La Cina compatta i Five Eyes. Anche la Nuova Zelanda ferma il 5G di Huawei
Il fronte dei Five Eyes - l'alleanza di intelligence sharing di Paesi anglofoni composta da Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito - si compatta per mettere all'angolo Huawei e la presenza di quest'ultima in una tecnologia strategica come il 5G. Dopo il "ban" dalla gara per lo sviluppo delle reti mobile di nuova generazione da parte di…