Le ragioni che hanno spinto gli Houthi all’azione, più che nel sostegno ai palestinesi devono essere ricercate nella volontà di aumentare la propria capacità negoziale nei futuri accordi di pace nazionali. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies
Nicola Pedde
Leggi tutti gli articoli di Nicola Pedde
Perché sull'Africa la visione del G7 deve andare oltre la questione energetica
Sebbene il settore energetico rappresenti un elemento fondamentale, che va senz’altro consolidato e potenziato, una strategia nazionale di interesse continentale deve essere strutturata in modo ben più ampio e coraggioso, definendo obiettivi di lungo periodo che possano caratterizzare un ruolo dell’Italia più esteso e radicato. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies e professore di Geopolitica dell’energia
Così il G21 frena l'avanzata dei Brics sull'Africa. L'analisi di Pedde
La trasformazione ufficiale del G20 in G21 risponde a un interesse degli Usa di riconquistare il sostegno dei Paesi africani e contenere il ruolo dei Brics che sembrano oggi un pericoloso aggregatore di interessi contrastanti con l’attuale assetto globale. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies e professore di Geopolitica dell’energia
Italia in Africa, tra visione e interesse nazionale
Il primo auspicabile risultato della strategia del governo Meloni è quello di un nuovo approccio culturale all’Africa, in grado di superare i numerosi preconcetti ideologici che hanno a lungo ostacolato un dibattito sano, costruttivo e definito per perseguire gli interessi nazionali. Bisogna scardinare il paradigma che per molto tempo ha abbinato la cooperazione allo sfruttamento. Il punto di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies e professore di Geopolitica dell’energia
Italia in Africa, tra visione e interesse nazionale
Il primo auspicabile risultato della nuova strategia del governo Meloni è quello di un nuovo approccio culturale all’Africa, in grado di superare i molti preconcetti ideologici che hanno a lungo ostacolato un dibattito sano, costruttivo e definito per perseguire gli interessi nazionali. Bisogna scardinare il paradigma che per molto tempo ha abbinato la cooperazione allo sfruttamento, scrive Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies e professore di Geopolitica dell’energia
Vi racconto perché, secondo me, le proteste in Iran non sono una vera rivoluzione
Il 28 dicembre scorso alcune proteste hanno iniziato a divampare in alcune città minori dell’Iran settentrionale, spostandosi in breve tempo in direzione della capitale, Tehran. La stampa internazionale ha dato ampio risalto a questi fenomeni di piazza, di fatto presentandoli come una vera e propria rivolta se non addirittura come l’avvio di una nuova fase rivoluzionaria contro il vertice della…
Iran, di cosa si è parlato nella campagna elettorale per le presidenziali
È stata l’economia la vera protagonista della campagna elettorale per le elezioni presidenziali iraniane di venerdì 19 maggio, indicando con chiarezza quali siano le priorità degli elettori di qualsiasi età e credo politico. Il dibattito elettorale, soprattutto negli incontri televisivi, è stato intenso e non privo di sorprese, incalzando sin dall’inizio soprattutto il candidato forte di questa tornata, il presidente…
Mps, tutti i dubbi sul forsennato pressing della Bce sul Monte Paschi di Siena
Trovo francamente incredibile che solo quattro giorni dopo il fallimento dell'aumento di capitale di #Mps qualcuno renda noto che la #Bce ha avvisato che servono 3,8 miliardi di euro in più. E' allucinante. Ma se l'aumento fosse andato in porto, cosa sarebbe successo ora? E la comunicazione della Bce di quand'è? Da quanto si sapeva che 5 miliardi non sarebbero bastati? E dei 27…
In Iran ha vinto il Centro
Una delle certezze con cui si chiude la giornata del 28 febbraio è che nell’analisi sul voto in Iran tutti hanno cercato alla fine di proclamarsi vincitori, con il risultato di una profonda confusione. Hanno dichiarato vittoria i conservatori iraniani, cercando di far passare come parte di un loro entourage esclusivo i molti parlamentari principalisti, di area centrista e conservatrice…
Chi vince e chi perde in Iran. L'analisi di Pedde
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento e dell’Assemblea degli Esperti in Iran si sono concluse nella notte del 26 febbraio, registrando secondo i primi dati diramati dalle autorità una buona affluenza di elettori. Circa 50 milioni di iraniani sono stati chiamati ed esprimere il proprio voto per rinnovare il Parlamento e l’Assemblea degli Esperti, nelle prime elezioni successive alla…