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Vi racconto l'eredità di Delors e Schauble per l'Europa di domani. Scrive Alli

I due esponenti politici recentemente scomparsi, pur proveniendo da due tradizioni ideologiche divergenti, rappresentavano allo stesso modo una cultura politica che oggi è quasi scomparsa. E che l’Europa dovrebbe riscoprire, per il bene del proprio futuro. Sull’onda di questo lascito, l’Europa si appresta oggi ad affrontare un nuovo anno estremamente complesso per le sfide che la attendono, a cominciare dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo giugno. La riflessione di Paolo Alli

Così Ucraina e Turchia hanno cambiato gli equilibri in Nagorno Karabakh. Scrive Alli

Dal punto di vista del diritto internazionale, il Nagorno Karabakh appartiene all’Azerbaijan. Può non piacere, ma è così, e se ci battiamo per il riconoscimento dell’integrità territoriale dell’Ucraina, non possiamo avere due pesi e due misure (double standard, sintetizzano gli americani). L’intervento del segretario generale Fondazione De Gasperi, già presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato

Dossier, risultati e una notazione sul Vertice Nato di Vilnius. Il bilancio di Alli

La consapevolezza che ci si trovi di fronte a una decisiva svolta della storia si è respirata a Vilnius in questi due giorni di summit, e ne costituisce forse il dato più rilevante. Al di là dell’affermazione, continuamente ripetuta, che dobbiamo difendere ogni centimetro del territorio dei nostri Paesi, sullo sfondo aleggia la drammatica sensazione che la vera posta in gioco sia la sopravvivenza stessa della democrazia nel mondo

Perché la telefonata Xi-Zelensky mette in difficoltà la Russia. La versione di Alli

Non sarà certamente facile neanche per un abile navigatore come Xi Jinping trovare una soluzione che salvi la faccia a Putin e rispetti il diritto internazionale, ma oggi è solo lui che può provarci. Anche a costo di rinunciare al consolidamento del nuovo scenario, che non gli dispiacerebbe, di quel bipolarismo tra democrazie e autocrazie che si profila minaccioso all’orizzonte dell’ordine mondiale

La Liberazione e i nostri fratelli Ucraini. Il racconto di Alli da Kyiv

La celebrazione della nostra Liberazione dagli orrori del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale suona, per noi italiani, come un monito del tutto particolare, perché anche i nostri fratelli Ucraini possano celebrare presto una difficile, ma non impossibile, vittoria nella loro guerra di Liberazione

Il cerino in mano di Xi e Biden. L'analisi di Alli

Di Paolo Alli

Il presidente di Alternativa Popolare e senior fellow dell’Atlantic Council: “Sia Biden che Xi Jinping hanno nelle mani un bel cerino: possono usarlo per accendere una miccia o per fumarsi una sigaretta. Dipende da loro, ma è soprattutto Xi a dover decidere quando liberarsi dello scomodo Vladimir”. Ora Biden deve “aprire quella frattura tra Mosca e Pechino da sempre predicata dal saggio Kissinger”.

La mossa del cavallo per scongiurare la minaccia nucleare. Scrive Alli

La minaccia di un conflitto nucleare, purtroppo mai così vicino dopo Hiroshima e Nagasaki, rende ancora più centrale il ruolo di Pechino e sempre più probabile una sua netta presa di distanza da Mosca. Kissinger ha ripetutamente affermato la necessità di dividere la Cina dalla Russia: oggi questo sta avvenendo nei fatti proprio per colpa dello stesso Putin. L’opinione di Paolo Alli, ex presidente dell’Assemblea Parlamentare della Nato

Otto segnali inequivocabili che gli italiani hanno mandato alla politica. Scrive Alli

Il partito di maggioranza relativa, con il 36%, è quello degli astenuti. Monito grave ad una classe dirigente che, se non darà segnali di serietà, professionalità e coerenza, porterà i votanti sotto il 50%. Ancora oggi il Governo e il suo Presidente del Consiglio godono di una fiducia superiore al 60%. Vedremo chi trarrà le conseguenze da tutto questo. Potrebbe essere proprio Giorgia Meloni a sposare la cosiddetta “agenda Draghi”. Il commento di Paolo Alli, presidente di Alternativa Popolare

La guerra di Putin fa grossi danni a Xi. Per tre ragioni, scrive Paolo Alli

La guerra in Ucraina e il sostegno di Pechino a Mosca stanno comportando una serie di conseguenze potenzialmente assai gravi per il futuro della Cina, soprattutto alla luce della reazione compatta e determinata dell’intero Occidente. L’analisi di Paolo Alli, già presidente dell’Assemblea parlamentare Nato, oggi membro del board della Fondazione Alcide De Gasperi e non-resident senior fellow dell’Atlantic Council

Nuovi allargamenti? Il futuro per la Nato dopo la guerra in Ucraina

Adeguamento tecnologico o resilienza politica? L’Alleanza atlantica è destinata a diventare una sorta di patto politico-militare delle democrazie contro le autocrazie? L’analisi di Paolo Alli, già presidente dell’Assemblea parlamentare Nato, oggi membro del board della Fondazione Alcide De Gasperi e non-resident senior fellow dell’Atlantic Council

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