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Pino Pisicchio About Pino Pisicchio

Pino Pisicchio è professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato all’Universita’ internazionale degli Studi di Roma, giornalista professionista, saggista, editorialista, autore di oltre sessanta libri tra monografie scientifiche, saggi e narrativa. È stato Deputato per sei legislature alla Camera e per una al Parlamento Europeo, è stato uomo di governo, presidente di Commissioni e di Gruppi Parlamentari. Sua è la redazione del Codice Etico dei deputati in vigore alla Camera. È componente del Comitato Italiano Unesco.

Phisikk du role - I palazzi della politica. Tour del potere che non c’è

Chi sa indicare nella Roma della politica, i palazzi dei partiti di oggi? Da Botteghe Oscure 4 a piazza del Gesù 46, percorso nei saloni della Prima Repubblica dove si faceva Politica. E un curioso esperimento sul M5S… La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Quel centro che non c'è

Lo spazio politico c’è: riformista, liberal-democratico, solidarista. Ma ci vorrebbe uno come Draghi per fare centro. Draghi che, in tutta evidenza, ha ben altro da fare. La rubrica di Pino Pisicchio

Manovre al Quirinale. Pisicchio svela come si elegge un Presidente (forse)

Pubblichiamo un estratto di “Quirinal Games. Come si elegge un Presidente. Forse” (Palomar), il libro di Pino Pisicchio, accademico, saggista e politico, sei volte deputato e una europarlamentare. Un romanzo di fantasia, ma con la politica vera, scritto da chi ha partecipato a 4 elezioni del Presidente della Repubblica

Phisikk du role - La violenza semantica e la violenza contro le donne

Sarebbe un peccato se la giornata della lotta alla violenza contro le donne si celebrasse come un festival della parola politicamente corretta: un cerimoniale di donne, che parlano alle donne, più potere alle donne e, visto che è a tiro, è l’ora del Quirinale ad una donna. Ci sta tutto, per carità, ma non basta. Non basta più. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - La Leopolda e il partito di Ferragnez

Mentre Matteo Renzi dalla Leopolda punta le vele verso l’Isola che non c’è del centro liberal-democratico, ci sarebbe un partito che vale 36 milioni e mezzo di followers in due, quello dei Ferragnez. Se portassero al voto anche solo un terzo dei loro followers farebbero numeri da Democrazia cristiana dei tempi d’oro

Phisikk du role - La coazione a ripetere e il semestre imbiancato

Ancora una volta Mattarella ha ribadito il tema della non rieleggibilità dopo il primo mandato del Presidente della Repubblica. Perché non raccogliere il suo impulso e lavorare per una riforma piccola, condivisa e anche necessaria? La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Di Maio e il nuovo Pd

Nel suo libro Luigi Di Maio mostra di avere il dono della comunicazione e maneggia l’advertising meglio di un professionista fatto: “Sono sempre stato un tipo molto cauto, attento alle sfumature e pieno di dubbi”, scrive a un certo punto. Dichiarando non solo un’indole, ma tracciando in nuce un programma politico. Che però non è quello del Movimento, nossignore. È quello del PD: Partito Doroteo. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Quel pezzo che manca al Frankenstein della politica

Quando si analizza la politichetta italiana guardando da vicino quella specie di Frankenstein che è l’arcipelago delle case partitiche ancora aperte, vien subito da domandarsi come fa a stare in piedi il tutto con quell’enorme vuoto al centro. Servirebbe, per bilanciare, una legge elettorale proporzionale…

Phisikk du role - Fenomenologia di Clemente Mastella

Oggi vogliamo dire di Mastella la qualità una volta diffusa nella politica ed oggi pressoché scomparsa: il professionismo. Non si resta in sella col voto popolare costante, anche fuori dai partiti di massa che una volta coprivano tutto lo spazio pubblico, se non si esercita una capacità professionale impastata di rapporto, di ascolto, di empatia con il popolo. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Riforma elettorale, maggioritaristi all’assalto

Cerchiamo di ispirarci a quello che già c’è nell’ordinamento elettorale italiano e che pare piacere a tutti: Comuni, Regioni e persino rappresentanza italiana al Parlamento europeo, votano tutti col proporzionale e col voto di preferenza. Perché arrivati sulla soglia del Parlamento tutto questo non va più bene? La rubrica di Pino Pisicchio

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