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Imprese sostenibili, perché seguire il modello Olivetti

Di Maria Serena Porcari

Quella inaugurata da Olivetti è stata una strategia di business fondata su una visione radicale e radicata di comunità, grazie a cui ancora oggi è possibile diffondere quella cultura di condivisione e bellezza che rende l’imprenditoria italiana un’eccellenza in tutto il mondo e un modello a cui continuare a ispirarsi. L’intervento di Maria Serena Porcari, ceo di Dynamo Academy

Miti e realtà della mobilitazione bellica di Putin

Di Stefania Jaconis

Quella che l’esperto militare inglese Rob Lee ha definito “una delle decisioni più significative e più rischiose di Putin” potrà avere effetti non rilevanti o addirittura disastrosi per le ricadute strategiche del conflitto, soprattutto in termini di perdite di vite umane

La politica estera di Meloni vista da Washington. Scrive Cristiani (GMF)

Di Dario Cristiani

Nemmeno il governo populista M5S-Lega nel 2018 è riuscito a sconvolgere le tradizionali alleanze dell’Italia, dopo anni di dichiarazioni. È improbabile che ciò accada ora con Fratelli d’Italia. L’analisi di Dario Cristiani, resident senior fellow al German Marshall Fund

Una internazionale democristiana per il futuro dei Popolari. Scrive Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Una Agenda Popolare chiara si deve basare su un confronto culturale con gli amici popolari e democristiani europei e dell’internazionale democristiana e di centro, perché la politica europea ed estera torna centrale. Ma serve anche il coraggio di essere all’opposizione dello stato delle cose, sapendosi rimettere in campo come elemento di contraddizione per tanti cattolici in politica

Quando finisce la litania sul “ritorno del fascismo”?

Di Giorgio Merlo

Non c’è cosa peggiore nella dialettica politica concreta che alimentare un pericolo o creare una paura quando le medesime suggestioni non corrispondono a ciò che capita realmente e tangibilmente nelle dinamiche stesse della società in cui si vive quotidianamente

Gas naturale liquefatto Gnl

Il ruolo del Gnl nella crisi del gas

Di Diego Gavagnin e Vittorio D’Ermo

Il Gnl ha salvato l’Europa lo scorso inverno, sorprendendo Putin. Il metano che arriva via nave aumenta sempre più il suo ruolo per la sicurezza energetica delle democrazie, anche nel confronto con il mercato petrolifero. Una lezione di questa crisi. L’intervento di Diego Gavagnin, esperto di politica energetica e Vittorio D’Ermo, economista dell’energia

Tutti possono dire quello che vogliono. Tanto nessuno ascolta

Di Simona Latorrata

Grazie alla Rete, la disinformazione ha assunto una caratteristica strutturale della società. Questo è stato uno dei temi centrati toccati dall’incontro con Mario Caligiuri, direttore del master in Intelligence dell’università della Calabria e presidente della Società italiana di Intelligence, “L’arma della disinformazione”, nel contesto della XVIII edizione di Lector in Fabula a Conversano

La vittoria di Meloni vista dall’estero. Scrive Vicenzino

Di Marco Vicenzino

La leader di Fratelli d’Italia si deve dimostrare all’altezza della situazione mentre l’Italia e l’Occidente in generale si avvicinano a un bivio storico segnato da trasformazioni e sviluppi dirompenti su più fronti. L’analisi di Marco Vicenzino, consulente strategico

Putin si gioca il suo futuro sulla mobilitazione

Di Andrei Soldatov e Irina Borogan

Il decreto di mobilitazione di Putin ha colpito ogni regione del Paese e i censori non possono più nascondere la guerra alla popolazione russa. Nessuno sa chi potrebbe essere il prossimo arruolato. Nessuno è indenne. Questo potrebbe spingere ciascuno a pensare solo a se stesso e ai propri cari (arrivando a odiare gli ucraini). Ma la crisi potrebbe anche avvelenare parti della società tradizionalmente fedeli al Cremlino. Le prospettive di Soldatov e Borogan (Cepa)

Così l'Occidente corteggia Nuova Delhi

Di Harsh V. Pant

Partendo dall’essere l’unica potenza globale a sfidare la Belt and road initiative passando per il tentativo di lavorare con gli Usa, fino ad arrivare all’impegno nel costruire capacità interne più forti, l’India è stata pragmatica fino in fondo e disposta a usare il balance of power esistente a proprio vantaggio. L’analisi di Harsh V. Pant, professore di Relazioni internazionali al King’s College di Londra

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