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Escludere Mosca dal Gruppo d’azione finanziaria. Scrive il consigliere di Zelensky

Di Vladyslav Vlasiuk

“Abbiamo due strade: possiamo sconfiggere la Russia ora, con sanzioni estese e un maggiore sostegno militare all’Ucraina, oppure prepararci a sconfiggerla in una guerra su vasta scala più tardi, con costi molto più alti per l’economia globale e le democrazie di tutto il mondo”. L’intervento di Vladyslav Vlasiuk, consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino

Berlusconi ha perso due occasioni ma... Il percorso obbligato verso il governo secondo Cicchitto

Di Fabrizio Cicchitto

Per evitare il peggio che ricadrebbe su tutti senza eccezione alcuna, il percorso è obbligato: Berlusconi deve consentire la formazione di un governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni al massimo livello della competenza, del garantismo, dell’europeismo e della solidarietà occidentale con l’Ucraina

Poltrone che scottano. La corsa alla Nato secondo Edward Lucas

Di Edward Lucas

Per la successione a Stoltenberg è in corso la caccia a un ex primo ministro o presidente donna, preferibilmente proveniente da un Paese dell’Europa “orientale” con un bilancio adeguato per la difesa. Per ora favorita è la premier estone Kallas ma… Il commento di Edward Lucas, non-resident senior fellow al Center for European Policy Analysis

Sino a quando si parlerà di postura fascista?

Di Giorgio Merlo

Se la strategia della sinistra resta quella di soffiare sul fuoco e di radicalizzare il conflitto politico, allora dobbiamo prepararci ad una stagione politica che avrà come epilogo il ritorno, seppur aggiornato e rivisto, della logica degli “opposti estremismi” riportando le lancette della politica italiana indietro nel tempo

Da Atreju a Bastiano. La sfida (quasi) impossibile per il governo Meloni in Ue

Di Federico Castiglioni

La politica italiana è soggetta a molte variabili, non sempre comprensibili dagli osservatori internazionali. Ma la sfida per la coalizione al governo non è tanto quella di aggiustare la “forma” della sua azione in Europa ma di trovare una sua “sostanza”. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore all’Istituto affari internazionali e docente di governance europea all’Università Orientale di Napoli

Il Congresso di Xi e lo spettro del decoupling Usa-Cina. Scrive Bremmer

Di Ian Bremmer

Entrambe le parti sono pienamente consapevoli che ogni passo verso effettive ostilità porterebbe a una distruzione reciproca (e globale). La strategia statunitense su Taiwan continuerà a seguire quella che viene chiamata “ambiguità strategica”, nonostante le relazioni americane con l’isola si stiano intensificando. L’analisi di Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group

Comunque vada il Congresso, su Taiwan nessuna apertura

Di Oriana Skylar Mastro

Oggi già alcuni segnali confermano che la posizione della Repubblica Popolare sarà più aggressiva. In ogni caso, dopo il Congresso sarà sempre più esplicito che o Taiwan negozierà con i cinesi oppure sarà la Cina stessa a decidere per l’isola. L’analisi di Oriana Skylar Mastro, center fellow presso il Freeman Spogli institute for International studies dell’Università di Stanford

Oltre le Smart City. Da Orvieto a Seul, le città approdano nel Metaverso

Di Caterina Somma

Tutte le novità presentate in occasione della Fiera TTG di Rimini. “Orvieto nel Metaverso”, questo il nome del progetto che consente all’utente di visitare virtualmente il Comune umbro, attraverso un’esperienza totalmente immersiva

Il dossier Difesa nel perimetro del Partito comunista cinese. Scrive Ghiselli

Di Andrea Ghiselli

Dopo il congresso, la Cina continuerà a investire risorse significative nella modernizzazione delle forze armate per permettere all’Esercito popolare di liberazione di essere alla pari con le migliori forze armate al mondo verso la metà del secolo. Il commento di Andrea Ghiselli, professore di Chinese diplomacy e Foreign policy analysis presso la Fudan University e head of research al ChinaMed Project del TOChina Hub

Spyware e politica, un intreccio sinistro

Di Federico Berger

Gli spyware sono progettati per essere tecnologie dual-use. Questo tipo di software malevoli (o malware) è programmato per infiltrarsi nei dispositivi connessi ad internet. Lo scenario attuale pone l’accento su tre punti che interessano i governi e le istituzioni. Ecco quali secondo l’analisi di Federico Berger, esperto di social media intelligence

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