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La deterrenza che serve agli Usa in Medio Oriente. L'analisi di Vicenzino

Di Marco Vicenzino

Per invertire la rotta sarà necessaria una strategia più coraggiosa e a lungo termine, accompagnata da un’azione più decisa che invii un messaggio chiaro sia agli amici sia ai nemici. L’analisi di Marco Vicenzino

Difendere lo status quo democratico di Taiwan. Il messaggio dell’ambasciatore Tsai

Di Vincent Tsai

Riceviamo e pubblichiamo un commento dell’ambasciatore Vicent Tsai, che guida l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia. Davanti all’aumento delle manovre di disturbo cinesi, anche militari, che hanno seguito le elezioni nell’isola, “Taiwan ribadisce un forte impegno a difesa della propria sicurezza e sovranità e si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di coercizione o modifica unilaterale dello status quo nello Stretto di Taiwan e a qualsiasi altra minaccia alla pace e alla stabilità della regione”

Superare l’obesità. Il primo simposio multidisciplinare

Di Antonio Picasso

Servono soluzioni efficaci a una questione complessa. È necessario favorire la formazione di una comunità multidisciplinare e internazionale di esperti che possa presentare alle istituzioni una roadmap di intervento immediato a contrasto di quella che è una vera e propria pandemia silenziosa. Il commento di Antonio Picasso, direttore di Competere.eu

Dall’Africa sorge sempre qualcosa di nuovo. Il discorso di Meloni

Di Giorgia Meloni

Pubblichiamo il discorso di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, al vertice “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune” di oggi

È giusto confiscare le riserve della Banca centrale russa. Scrive Lucas

Di Edward Lucas

Il sequestro dei beni russi è moralmente, politicamente, legalmente e strategicamente giusto. Spiazza il regime di Putin e rafforza la credibilità dell’Occidente. Il commento di Edward Lucas, non-resident senior fellow del Center for European Policy Analysis

Summit Italia-Africa, un cambio di paradigma? Scrive Martini (Ecco)

Di Lorena Stella Martini

Con la presidenza del G7, nel 2024 l’Italia ha lo spazio politico a livello internazionale per portare avanti un cambio di passo che contribuisca davvero a sbloccare le potenzialità del continente. L’analisi di Lorena Stella Martini, policy advisor di politica estera del think tank Ecco

Perché puntare a un apprendimento che dura tutta la vita. L'intervento di Piana

Di Daniela Piana

Formazione lifelong non è una label che trova un accoglimento nelle narrazioni internazionali. È un oggettivo, scientificamente comprovato, meccanismo per rinnovare un contratto sociale. L’intervento di Daniela Piana, professoressa ordinaria di Riti e performatività della legalità nell’era digitale e Scienza politica presso l’Università di Bologna

Vi racconto come Forza Italia (e Berlusconi) hanno cambiato la comunicazione politica. Scrive Palmieri

Di Antonio Palmieri

Una certa narrazione ha raccontato il nostro lavoro comunicativo come fossimo una sorta di spectre, una batteria di spin doctor riuniti ad Arcore al lavoro per ingannare gli elettori. In realtà noi lavoravamo come in una bottega rinascimentale. A 30 anni dalla nascita di Forza Italia, il ricordo di Antonio Palmieri, ora presidente della Fondazione Pensiero Solido e già responsabile nazionale della comunicazione di FI

Vi spiego perché l'Ocse ha tirato le orecchie all'Italia. L'analisi di Rossi

Di Emilio Rossi

Come nella tradizione dei suoi report, l’Ocse non si limita a mettere genericamente in guardia sulle più rilevanti problematiche di medio termine del Paese, ma indica i sentieri da seguire per sfruttarne le potenzialità. E per l’Italia, non seguire tali sentieri significa implicitamente rischiare di trovarsi di fronte a un’altra pesante crisi in un futuro non tanto lontano. Il commento di Emilio Rossi, Oxford Economics e Osservatorio del Terziario di Manageritalia e membro del Gruppo dei 20

I gap infrastrutturali ci hanno aspettato al valico

Di Miro Scariot

L’Italia paga a caro prezzo un passato fatto di troppi no alle grandi infrastrutture ferroviarie. Le frontiere italiane sono diventate dei veri e propri colli di bottiglia per il traffico merci su rotaia, una situazione insostenibile per le aziende del settore cargo, ma anche per le imprese del Nord che ora temono di subire gli effetti della chiusura dei valichi

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