https://youtu.be/ij-jhhRwnwo Radar è il nuovo format di Formiche TV di approfondimento sull'attualità politica e internazionale condotto da Roberto Arditti e da Gaia De Scalzi, in onda su Urania TV, canale 260 del digitale terrestre. In questa puntata parliamo di violenza di genere, gender gap e congedo di paternità. Ospiti: Ilenia Malavasi (PD), Paola Trotta (Valore D), Francesca Avena (Fondatrice "Giornaliste…
Redazione
Leggi tutti gli articoli di Redazione
Nis2 e resilienza cibernetica. Vi spiego il ruolo strategico dei centri di formazione militare. Scrive Iezzi
Investire in una piattaforma che valorizzi le eccellenze dei centri di formazione militare, integrandole in un sistema di aggiornamento periodico dei riservisti cibernetici, significa pertanto pianificare la sicurezza del domani. Non si tratta di una mera risposta alle sfide imposte dalla Direttiva Nis2, ma una visione strategica che pone l’Italia all’avanguardia nella difesa del proprio tessuto economico e sociale
Aleppo, la mossa del cavallo. Così potrebbe crollare l'impero di Putin in Medio Oriente
Mentre i ribelli conquistano Aleppo e circolano voci di un tentativo di golpe orchestrato dai vertici dell’intelligence siriana, emerge un inedito allineamento di interessi tra Turchia e Israele. Mentre la Russia rischia di perdere le sue basi strategiche nel Mediterraneo. Sullo sfondo, il disegno di Erdogan e la strategia israeliana. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Come il Superbonus ha fatto crollare i conti pubblici. Il libro di Capone e Stagnaro
Il Superbonus ha drenato risorse pubbliche cinque volte superiori a quelle stimate, producendo insieme agli altri bonus edilizi un buco nel bilancio di 150 miliardi (7,5% del Pil), provocando una serie di conseguenze negative. Tra queste, il fatto che l’Italia, oggi si trova ancora più in difficoltà di fronte agli obiettivi ambientali europei. Pubblichiamo un estratto del libro di Luciano Capone e Carlo Stagnaro, Superbonus. Come fallisce una nazione, edito da Rubbettino
La difficile resilienza al crimine digitale. L'analisi di Tuzza (Icsa)
L’aumento dei crimini digitali obbliga a una riflessione profonda sulle misure di protezione e prevenzione in ambito informatico. Sebbene siano stati introdotti strumenti di compliance per ridurre il rischio di attacchi e abusi, persistono vulnerabilità legate al fattore umano e alla progressiva esternalizzazione delle funzioni statali nella sicurezza digitale. L’analisi di Angelo Tuzza, consigliere scientifico della Fondazione Icsa e professore presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza
Semplici riflessioni sullo Spazio italiano. Scrive Saccoccia
Dopo quasi trent’anni trascorsi all’estero in ambienti internazionali, posso dire, senza esitare, che la mia straordinaria esperienza in Italia, in Asi, mi ha reso ancora più orgoglioso di essere italiano e del ruolo che possiamo avere, solamente se lo vogliamo, a livello globale. L’intervento di Giorgio Saccoccia, già presidente dell’Asi
Bandire è più semplice che educare. La legge australiana sui social vista da Palmieri
Occorre essere consapevoli che non possiamo mettere la vita dei figli sotto una campana di vetro, digitale o analogica che sia. Possiamo solo continuare a proporre loro una presenza attenta, accorta, basata su una sola, decisiva parola: rispetto. Il commento di Antonio Palmieri, fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido, alla legge australiana che vieta i social ai minori di 16 anni
Geopolitica dell'IA e space economy. La puntata di Radar su FormicheTv
https://youtu.be/CVxILdtmMhc Di cosa parliamo veramente quando parliamo di intelligenza artificiale? Chi c’è dietro e in che modo sta cambiando e cambierà gli equilibri mondiali? In che direzione sta andando la space economy? Ne abbiamo parlato nella nuova puntata di Radar, il nuovo format di Formiche TV di approfondimento sull'attualità politica e internazionale in onda su Urania TV, canale 260 del…
Il Mediterraneo diventi globale. Il discorso di Meloni ai Med Dialogues
Possiamo cercare di cogliere una grande opportunità, che non è solamente quella di approfondire insieme alcune sfide prioritarie di questo tempo storico particolarmente complesso che affrontiamo, ma è ancora prima, forse, quella di fare un importante passo in avanti nella riflessione geopolitica e geostrategica sul ruolo del Mediterraneo e provare a dare corpo e sostanza insieme a una definizione nuova e molto più ambiziosa, che non è più quella di Mediterraneo allargato, ma è quella di Mediterraneo Globale