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Il cristianesimo ateo di Putin

Il capo del Cremlino ha capovolto Cristo. E fatto nascere un nuovo Dio, trinitario: presidente, popolo, esercito. La grande adunata di Mosca vista da Riccardo Cristiano

Subito un’istruzione provvisoria per i bambini ucraini. Parla Padre Ripamonti

Dobbiamo impegnarci maggiormente per capire l’interconnessione delle emergenze, la presenza di autentici lager sulle coste del Mediterraneo destinati proprio alle vittime di altri conflitti che altro non sono che ulteriori pezzi di questa guerra mondiale. Conversazione di Riccardo Cristiano con Padre Camillo Ripamonti, presidente della sezione italiana del Servizio dei Gesuiti ai Rifugiati, il Centro Astalli

Civiltà Cattolica e tutte le lezioni di Gandhi davanti alla tragedia ucraina

Padre Giancarlo Pani in un saggio in uscita per la rivista dei gesuiti ci racconta che il 18 marzo di un secolo fa venne processato Gandhi. La sua è una lezione molto attuale che ci consegna un paragone con i nostri giorni e con la posizione del patriarca Kirill davanti alla guerra

Nessuno può dire Dio è con noi. Francesco consacra a Maria Russia e Ucraina

Papa Francesco ha deciso che il prossimo 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà in San Pietro, consacrerà la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Ma, come sovente accade con Bergoglio, c’è un ma. Nella stessa circostanza consacrerà al Cuore Immacolato di Maria anche l’Ucraina

#Fermatevi! L'appello fondativo di una nuova cultura di Civiltà Cattolica

Dicendo “fermatevi” si parla con loro, con i russi, con la loro storia, la loro civiltà, le incomprensioni che lamentano e con la loro coscienza, la loro responsabilità. Ma si parla anche a noi, forse soprattutto a noi, chiedendoci di non farci tifosi delle nostre ideologie, ma amici dei popoli. La riflessione di Riccardo Cristiano sull’appello lanciato da padre Spadaro, direttore della rivista dei Gesuiti

Bergoglio o la barbarie di Kiev. Nove anni di pontificato

Fratellanza e un instancabile servizio al fianco dei profughi, di tutti i profughi. Papa Francesco ha fatto del suo pontificato una profezia che ci riguarda tutti, in prima persona. I profeti vanno ascoltati, si creda o non si creda. E bisogna farlo per non tornare in grande allegria dei barbari

Il patriarca di Mosca e la Guerra Santa contro la modernità

Una sfida alla teologia della fratellanza nel nome della teologia della guerra tra il Bene e il Male. Emerge chiaramente un pensiero apocalittico. Questo è il punto dell’omelia pronunciata domenica 6 marzo a Mosca da Sua Beatitudine Kirill I

Ucraina, il papa è con le vittime, e lo dice. La lettura di Cristiano

È la diplomazia dalle mani aperte. Che non vuol dire diplomazia delle mani contro qualcuno, ma per i popoli e soprattutto i profughi, senza distinzioni etniche. È questo che rende la sua posizione universalmente autorevole, perché non è legata agli interessi di qualche soggetto, come in passato a volte fu per quelli occidentali, non contro qualcuno, ma per

Si pone per Kirill una grande sfida. La versione di Spadaro

“Rimanere nella sua posizione attuale o ascoltare il suo metropolita di Kiev e i fedeli ucraini in comunione con lui che gli chiedono di levare la sua voce?”. Queste le parole del direttore de “La Civiltà Cattolica” rivolte in modo diretto al patriarca di Mosca

Il metropolita di Kiev ci obbliga a un’altra cronologia della guerra

Il testo di Onofrio capovolge la narrazione slavista del Cremlino e obbliga a un racconto non etnicista dei fatti. Toglie la centralità nella cronologia slava della questione dell’estensione della Nato ad est e vi pone quella della scoperta della fratellanza negata. Così facendo Onofrio obbliga anche noi a una cronologia che non può tralasciare il 2013. Il commento di Riccardo Cristiano

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