Una sfida alla teologia della fratellanza nel nome della teologia della guerra tra il Bene e il Male. Emerge chiaramente un pensiero apocalittico. Questo è il punto dell’omelia pronunciata domenica 6 marzo a Mosca da Sua Beatitudine Kirill I
Riccardo Cristiano
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Ucraina, il papa è con le vittime, e lo dice. La lettura di Cristiano
È la diplomazia dalle mani aperte. Che non vuol dire diplomazia delle mani contro qualcuno, ma per i popoli e soprattutto i profughi, senza distinzioni etniche. È questo che rende la sua posizione universalmente autorevole, perché non è legata agli interessi di qualche soggetto, come in passato a volte fu per quelli occidentali, non contro qualcuno, ma per
Si pone per Kirill una grande sfida. La versione di Spadaro
“Rimanere nella sua posizione attuale o ascoltare il suo metropolita di Kiev e i fedeli ucraini in comunione con lui che gli chiedono di levare la sua voce?”. Queste le parole del direttore de “La Civiltà Cattolica” rivolte in modo diretto al patriarca di Mosca
Il metropolita di Kiev ci obbliga a un’altra cronologia della guerra
Il testo di Onofrio capovolge la narrazione slavista del Cremlino e obbliga a un racconto non etnicista dei fatti. Toglie la centralità nella cronologia slava della questione dell’estensione della Nato ad est e vi pone quella della scoperta della fratellanza negata. Così facendo Onofrio obbliga anche noi a una cronologia che non può tralasciare il 2013. Il commento di Riccardo Cristiano
In fuga da Putin, e da Assad. Le bombe di ieri e di oggi
Ora che la Corte Penale Internazionale apre un’inchiesta su possibili crimini di guerra e contro l’umanità in Ucraina dovremmo avere il coraggio di chiederci se Vladimir Putin, la sua aviazione, non abbia commesso crimini contro l’umanità anche in Siria. Il commento di Riccardo Cristiano
Francesco, l’Ucraina e l’urgenza di un nuovo pacifismo
Il grande valore culturale, prima che politico, della giornata di digiuno indetta dal vescovo di Roma per il 2 marzo, mercoledì delle Ceneri, raccontato da Riccardo Cristiano
Il centenario della nascita di Pasolini merita un libro. Esce quello di Civiltà Cattolica
Del volume che La Civiltà Cattolica dedica a Pasolini colpisce il metodo: sembra quasi che la rivista dei gesuiti voglia sottolineare e apprezzare l’idea di essersi contraddetta, di aver espresso posizioni difformi nel corso del tempo
Omicidio del consenziente o suicidio assistito? Contro gli opposti estremismi
La lettura della sentenza della Corte Costituzionale che ha respinto il referendum sull’eutanasia. Nella diversità delle visioni si può sempre trovare un punto di incontro che non realizza la nostra idea ma consente a tutti un bene maggiore o un progresso
Il messaggio di Francesco e il silenzio di Kirill sull'Ucraina. La riflessione di Cristiano
Il contrasto tra l’appello di Francesco e il silenzio (consenziente) di Kirill è decisivo: vogliamo immaginare un futuro di diversità nella fratellanza di popoli e culture che si rispettano nelle loro diversità o vogliamo un imperatore (comunista) cinese che si crede “il figlio del cielo”, un imperatore bizantino (occidentale) che si crede “il vicario di Dio” e un Califfo musulmano che come lo scià si crede “l’ombra di Dio sulla terra”?
Spadaro e l'urgenza di immaginare il futuro
La presentazione del volume del direttore di La Civiltà Cattolica, “Fiamme nella notte. Sette parole per immaginare il futuro” (Ares), è stata l’occasione per parlare di molte cose, soprattutto di letteratura, tema centrale nel volume, ma anche di politica. Di quella che un tempo si chiamava “politica con la P maiuscola”