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Cop28, tutti i motivi per cui Francesco sentiva di dover essere lì

Papa Francesco non riuscirà ad essere alla Conferenza a Dubai per motivi di salute, ma in realtà è importante chiedersi i motivi del suo desiderio di andare e parlare a tutti i partecipanti della cura della “casa comune”, che non è qualcosa di esterno a noi, ma della quale siamo tutti parte, o “parti”. La riflessione di Riccardo Cristiano

Cosa significano gli incontri del papa con le vittime della guerra

L’incontro con parenti degli ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre e poi, nello stesso giorno ma non nella stessa occasione, con parenti di palestinesi sofferenti a Gaza per via dei bombardamenti, è un atto che risponde alla logica di non chiudersi, guardando il dolore, chiedendo a tutti di vedere il dolore dell’altro. Non dimenticando la sofferenza del popolo ucraino. La riflessione di Riccardo Cristiano

Il documento sulla Fratellanza umana e i commenti a un programma di al Jazeera

La riflessione di Riccardo Cristiano su due interviste contemporanee, con la madre israeliana di una donna presa in ostaggio il 7 ottobre e il dirigente di Hamas incaricato proprio della questione degli ostaggi, andate in onda sul network del Qatar, al Jazeera, e i relativi commenti crtitici del web riportati in seguito dal quotidiano saudita Arab News

Mandato d'arresto per Assad. Un'occasione per rileggere la storia della Siria

La notizia arriva in un momento importante per Assad e l’autodefinitosi “asse della resistenza”, guidato dall’Iran, al quale la Siria appartiene. Ora la magistratura francese, con la sua decisione, offre al mondo la possibilità e forse la necessità di rileggere la storia del conflitto siriano, della sua trasformazione da rivolta popolare e non violenta in azione armata pilotata, dall’estero e dall’interno, per calcoli e disegni che non sono stati mai considerati nella loro complessità ma anche evidenza. Il commento di Riccardo Cristiano

Francesco, l'Iran e la nuova Pacem in Terris

Nei giorni trascorsi la Santa Sede ha fatto sapere che il segretario per i rapporti con gli Stati ha ricevuto una chiamata del suo omologo iraniano. Ora si apprende di una conversazione tra papa Francesco e il presidente iraniano Raisi. Il Vaticano oggi, come in altre situazioni precedenti, essendo refrattario alla guerra, interloquisce per cucire, non per tagliare. È nella sua intima natura e forse missione. La riflessione di Riccardo Cristiano

Il discorso di Nasrallah tra toni globali e gli interessi di Teheran

Con questo discorso Nasrallah ha cercato di evitare coinvolgimenti diretti nella guerra in atto, puntando su un’azione di interesse iraniano, con una retorica infiammatoria globale. La ricaduta “terzomondista” del suo discorso non può essere trascurata. La riflessione di Riccardo Cristiano

Dio parla venerdì, alle 15 (parola di Nasrallah)

Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, la milizia khomeinista che controlla il Libano e che ha espropriato quel Paese del diritto ad avere una sua politica nazionale di difesa, ha annunciato al mondo che parlerà della guerra in atto. L’annuncio è stato dato domenica pomeriggio, con l’evidente intenzione di creare una lunga suspence globale

Sinodo, una Chiesa (finalmente) in mare aperto

Citando il cardinale Carlo Maria Martini secondo cui “la Chiesa è sempre in ritardo di due secoli”, oggi, dopo il sinodo non possiamo più dire che seguiti a viaggiare sempre con lo stesso ritardo

Medio Oriente, un digiuno per ritrovare il ruolo sociale dei cristiani di quelle terre

Annegata nel plurale indistinto delle Chiese d’Oriente, la “Chiesa degli arabi” romperebbe l’isolamento delle comunità locali cristiane e dislocate, emarginate, minacciate, ingessate, per portarle a tornare a essere, insieme, protagoniste della cultura araba. Questo renderebbe il giorno di digiuno un nuovo enorme passo avanti per gli arabi in quanti tali. La riflessione di Riccardo Cristiano

Francesco e il solco tra “noi peccatori” e i superbi. La riflessione di Cristiano

“Tutti sono figli di Dio e ognuno cerca Dio e lo trova, nel modo in cui può. Dio tiene lontani solo i superbi, il resto di noi peccatori è in linea”. I superbi da una parte, “noi peccatori” dall’altra. La riflessione di Riccardo Cristiano sulle parole di Bergoglio

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