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Un'agenda Meloni (in tre punti) per dialogare con Washington. Il commento di Arditti

Se la discussione con Trump parte dal presupposto (e moltissimi da questa parte dell’oceano ragionano così) che quello è un delinquente da sconfiggere e criticare per la capigliatura, vuol dire che si vuole litigare, non cercare un accordo (è quello che ha fatto Zelensky). Ma un’altra strada è possibile, Giorgia Meloni può imboccarla. Il commento di Roberto Arditti

L'inversione di rotta sul nucleare è clamorosa, non tiriamola per le lunghe. Scrive Arditti

Siamo nei dintorni di una giornata storica, cui si giunge certamente anche grazie alla pressione fortissima di uno scenario internazionale che mai come negli ultimi anni ha messo in chiaro qual è la posta in gioco sul fronte energetico. In Parlamento c’è una maggioranza solida e, tutto sommato, coesa. Approvi il ddl alla velocità della luce, qui non c’è un minuto da perdere

Lezioni americane per l'Ue: niente chiacchiere e ghirigori. La carta Meloni

Tutto si può criticare della nuova amministrazione a stelle e strisce, ma certo non si può sostenere che stanno con le mani in mano. Questa però è anche la più formidabile lezione che da questa parte dell’Atlantico dovrebbe essere colta con una certa prontezza

La scommessa di Giorgia. Scrive Arditti

Dice Meloni che non c’è Occidente senza l’America, ma nel farlo indica anche all’America che senza l’Europa tutto diventa un’altra cosa. E qui siamo al punto centrale del discorso al Cpac della premier, in cui gli elementi fondamentali sono due. Ecco quali secondo Roberto Arditti

Siamo già quasi una colonia cinese. E, a breve, sparirà il "quasi"

Sulle batterie siamo a rimorchio della Cina. Se tu metti insieme pezzi che altri hanno progettato e costruito il tuo valore aggiunto è marginale sotto ogni punto di vista. Cos’altro serve per capire che dobbiamo cambiare rotta e che dobbiamo farlo alla velocità della luce? La riflessione di Roberto Arditti

Diamo il giusto peso alle parole di Zacharova, ma svegliamoci. Il commento di Arditti

Come avrebbe dovuto rispondere l’Italia agli attacchi di Zacharova? Primo, dare il giusto peso alle sue parole, che anche in Russia vengono prese più come indicative di una certa vivacità verbale che non come posizioni ufficiali. Secondo: è tempo di ridurre le parole e aumentare i fatti, esattamente come chiesto con tono accorato anche da Mario Draghi. Il commento di Roberto Arditti

Trump è già alla Casa Bianca. Scrive Arditti

Dopo questo attentato il tycoon si avvia verso il secondo mandato alla Casa Bianca. Ecco allora i cardini del “Trump 2”, combinando quello che ha senso aspettarsi con quello che serve all’America e al mondo. Il commento di Roberto Arditti

Tre ragioni per cui è meglio Le Pen dell'ammucchiata. La versione di Arditti

È giunto il momento di portare le destre nel governo dell’Europa a pieno titolo, anche perché lì hanno avuto posto d’onore Helmut Kohl e Jacques Chirac, Alcide De Gasperi e José Maria Aznar, Margaret Tatcher e Angela Merkel: nessuno di loro è mai stato a sinistra nemmeno per un minuto. Se ne rendano conto anche i promotori dell’accordo a tre della scorsa settimana su von der Leyen, Costa e Kallas, rischia di essere già superato dai fatti

La Cina e le Spratly, Pechino ha voglia di menare le mani. L'analisi di Arditti

Da mesi, anzi forse da anni, la marina militare cinese è diventata molto aggressiva e si sforza di dimostrarlo quasi ogni giorno, vicino alle proprie coste ma anche assai lontano. In acqua da pochi mesi (e proprio da quelle parti) c’è anche una nuova e modernissima portaerei. Uomo avvisato, mezzo salvato

La svolta sovranista di Modi. La nuova India alza la voce

Grazie alla sua popolarità, Modi sta ridisegnando l’intera India basandosi su politiche fortemente identitarie, dove la matrice religiosa è elemento sostanziale. Pubblichiamo un estratto tratto dal volume “Rompere l’assedio”, di Roberto Arditti, edito da Paesi edizioni

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