Anche il Brasile è finito nel mirino dello spionaggio americano. Il quotidiano brasiliano O Globo ha pubblicato un articolo scritto insieme al giornalista britannico Glenn Greenwald, autore dello scoop di Edward Snowden, nel quale svela come sarebbero state intercettate chiamate, email e dati di istituzioni e cittadini brasiliani. L’obiettivo? Entrare nei sistemi di sicurezza di Paesi più protetti come la Cina…
Rossana Miranda
Leggi tutti gli articoli di Rossana Miranda
Snowden e il difficile viaggio verso Caracas
Da quando è stato accusato di spionaggio da parte del governo degli Stati Uniti, Edward Snowden ha ricevuto numerose offerte di asilo politico. Dal 23 giugno è nell’area di transito dell’aeroporto di Mosca ma Paesi pronti ad accoglierlo non mancano. L’Ecuador sembra essersi tirato indietro dopo il richiamo dell’amministrazione di Barack Obama al presidente Rafael Correa e il Nicaragua di Daniel…
Jennifer Lopez, Zucchero, Morricone e Ramazzotti. Chi suona per i dittatori
La lista degli artisti che sono finiti nella bufera delle critiche per esibirsi davanti a noti dittatori (che pagano non poco per ogni spettacolo) è lunga. L’ultima è stata Jennifer Lopez, che ha fatto uno show privato per il leader del Turkemenistan, Gurbanguly Berdymukhamedov. Due settimane fa JLo ha cantato per il compleanno del dittatore in un concerto sul Mar Caspio.…
Egitto, una nuova guerra in nome della Sharia?
In Egitto sembra essere cominciata una guerra. Di carattere religioso. I Fratelli Musulmani hanno comunicato un primo bilancio di 35 sostenitori uccisi negli scontri di questa mattina davanti alla sede delle Guardie Rivoluzionarie al Cairo. Tutti difensori del presidente deposto Mohamed Morsi che partecipavano a una manifestazione davanti al quartier generale delle Guardie egiziane. Il partito Giustizia e libertà dei…
Vi spiego perché quello egiziano è stato un golpe popolare
Nelle strade del Cairo e di altre città dell’Egitto si respira un’atmosfera di gioia. I carri armati fanno parte del paesaggio urbano a causa dell’intervento militare, ma la gente è felice. Il regime di Morsi è caduto e quella era la volontà del popolo. In un’intervista a Formiche.net, Shahira Wassef, responsabile della cooperazione con la Germania del Ministero della Cooperazione…
Nokia, specchio della Finlandia in crisi
L’azienda giapponese Renesas Electronics ha annunciato la fine della produzione di modem wireless e il licenziamento di altri 800 lavoratori, quasi tutti ex dipendenti di Nokia. Nokia è stata acquistata nel 2010 da Renesase. Il piano di ristrutturazione della compagnia prevedeva 10mila licenziamenti dal 2012 al 2013. La maggior parte dei tagli del personale c’è stata nell’area marketing, telefonia mobile…
Perché quella in Egitto non è una Primavera araba
Dopo soltanto un anno dalle consultazioni democratiche che hanno eletto Mohammed Morsi come presidente dell’Egitto, si è verificato un altro golpe militare. La situazione è molto diversa rispetto a quella del 2011 contro Hosni Mubarak. Questa volta le motivazioni sono (soprattutto) socio-economiche, mentre invece allora a spingere i manifestanti in piazza è stato il desiderio di cambiamento del sistema politico. In…
Che cosa succede in Egitto
E' scaduto alle ore 16,30 ora italiana l’ultimatum dei militari al governo di Mohamed Morsi. Il presidente egiziano ha detto di rifiutare la minaccia e che è “disposto a morire” prima di dimettersi. Ma cosa succederà ora? Secondo un’analisi dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), è esclusa un’altra situazione come quella della Primavera araba contro Hosni Mubarak, quando…
Il governo portoghese si sfascia sotto i colpi dell'austerity
Nonostante i media portoghesi diano più spazio e visibilità all’impasse diplomatica con la Bolivia a causa della vicenda Datagate, il governo in Portogallo è in crisi. Nel giro di 24 ore hanno presentato le dimissioni il ministro degli Affari esteri, Paulo Portas – uno dei uomini più forti della politica portoghese e leader del Cds, pietra angolare della coalizione del governo…
Egitto, cosa succede quando i militari entrano in scena
Anche questa volta sono i militari a decidere il corso degli avvenimenti in Egitto. Dopo l’ultimatum del movimento di opposizione Tamarud al presidente Mohamed Morsi, per oggi è arrivata un’altra scadenza da parte dei generali egiziani. Una situazione che ricorda, anche troppo, le rivolte che hanno preceduto la caduta di Hosni Mubarak, che si è rifiutato (come oggi fa anche…
















