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Concorrenza, la vittima illustre e dimenticata della crisi

La concorrenza sui mercati interni è purtroppo una delle vittime della crisi, di cui si parla poco o niente nella strategia governativa per giungere a una crescita soddisfacente e sostenibile nel tempo. Ed è stata messa in secondo piano l’esigenza di progredire nel liberalizzare la concorrenza, considerandola come meno rilevante nella fase attuale

Perché è illusoria la soglia comune d’imposta sulle società

Se gli americani insistessero sulla tassazione minima, bisognerebbe discutere di tutte le ramificazioni per prevenire ogni aggiramento. Un accordo sostanziale e completo sembra poco probabile, ma non si può escludere qualche intesa su singoli punti, come l’applicazione della web tax sui redditi esteri delle compagnie del digitale. L’analisi di Salvatore Zecchini

Così la schizofrenia italiana prolunga la crisi da Covid

Finora il governo continua nelle stesse politiche del predecessore senza significativi cambiamenti: si attende un grande rimbalzo delle attività produttive nel secondo semestre, forse dopo le vacanze. Molti, invece, si aspettano di vedere che il nuovo premier estragga il coniglio dal cappello. Ma verrà fuori, o finirà come è sempre andato nei tempi duri? L’analisi di Salvatore Zecchini

Istruzione e ricerca, buone intenzioni ma antiche debolezze. Scrive Zecchini

Potenziamento dell’istruzione in direzioni specifiche, differenti dal passato, e nell’impulso alla generazione di nuovi saperi, frutto della ricerca, e alle loro applicazioni economiche. Il Piano Pnrr dovrebbe rispondere a queste esigenze per una completa riforma dell’istruzione e della ricerca-innovazione. L’analisi di Salvatore Zecchini

Quali imprese salvare e come. L'analisi di Zecchini

Le dimensioni degli sconvolgimenti in atto per le imprese sono nascoste dall’ampiezza dei sostegni pubblici. In particolare, la distorsione e i rischi nella struttura del capitale delle imprese nel senso del debito (excess leverage) non appaiono ancora in tutta evidenza, perché i dati finora disponibili non la rivelano a sufficienza. Ma i segnali non mancano e le simulazioni econometriche li confermano

Scambi commerciali, discordanze e opportunità per l'Italia. L'analisi di Zecchini

Due eventi, in direzione contraria, aggiungono nuove discordanze nell’attuale regime di accordi commerciali dell’Ue. L’Italia? Ha da guadagnare dalla nuova apertura americana e da un atteggiamento più ambizioso della politica commerciale dell’Ue

Urge una nuova visione di politica industriale. Scrive Zecchini

Francia e Germania hanno aggiornato le loro strategie di politica industriale, muovendosi nella direzione di una più ampia politica industriale europea. L’Italia, dal canto suo, non ha svolto un ruolo di proposizione e finirà con l’andare a rimorchio dell’iniziativa franco-tedesca, eppure dovrebbe avere una più lungimirante visione per far evolvere il sistema verso nuovi assetti che consentano il ritorno alla perduta prosperità. L’analisi di Salvatore Zecchini

C'è troppo debito nelle imprese. I rischi secondo Zecchini

La domanda di credito si è impennata per arginare la crisi sopraggiunta all’improvviso a causa della pandemia. Lo Stato dovrà trovare forme di sostegno alle imprese e di stimolo agli investimenti, ai consumi e all’export che siano al tempo stesso efficaci e meno costosi per il bilancio pubblico. Un delicato bilanciamento tra l’uscita graduale dalle politiche di assistenza diffusa, e quelle dell’incentivazione agli investimenti privati nel capitale produttivo dell’impresa Italia. L’analisi di Salvatore Zecchini

Basta l'autorevolezza del premier? I dubbi di Zecchini

Basta l’autorevolezza di una sola persona per superare le contrapposizioni, che da anni si frappongono alle necessarie misure per la ripresa economica e sociale del Paese?

Come usciranno le imprese dalla tempesta? La proposta di Zecchini

In questo momento l’attenzione è concentrata più sulle difficoltà del breve periodo che sul rilancio produttivo post-pandemia, mentre i margini d’intervento della finanza pubblica sembrano prossimi al limite di sostenibilità. Ecco su cosa puntare secondo Salvatore Zecchini

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