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Chi vince e chi perde con la manovra di Draghi. L'analisi di Zecchini

I grossi scogli su cui il Paese rischia di scontrarsi a seguito dell’imponente manovra di circa 30 miliardi sono ancora tutti da superare e anzi se ne profila uno aggiuntivo: soldi a tutti, ma poche riforme efficaci. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Consigli per riformare il Reddito di cittadinanza. Scrive il prof. Zecchini

Ogni soluzione dovrebbe essere parte integrante della riforma degli ammortizzatori sociali e dell’assistenza. Abbandoniamo la denominazione “reddito di cittadinanza”, che evoca l’idea, allettante ma perniciosa, che basti essere un cittadino per assicurarsi un reddito senza far nulla. Così si genera sia risentimento in chi fatica ogni giorno al lavoro, sia sottosviluppo economico

Legge delega, una riforma che apre ad aggravi fiscali. Scrive Zecchini

Il Paese si appresta ad affrontare, con la legge delega appena presentata, una terza grande ristrutturazione del sistema tributario che ha vaste implicazioni e lascia ampia latitudine al governo su come dare contenuto alle direttive generali. Scorrendo gli articoli della delega è difficile trovare vincoli, o limiti, o smentite alla possibilità di disporre maggiori prelievi impositivi da parte di Stato, Regioni e Comuni…

Tutte le ombre sulle brillanti prospettive della Nadef

I rischi che non ricevono una compiuta trattazione nella Nadef riguardano principalmente il brusco risveglio dell’inflazione, le reazioni delle autorità monetarie e dei mercati finanziari, il ripristino futuro dei vincoli del Patto di Stabilità e l’impatto effettivo che potrebbero avere le riforme che si possono realizzare alla luce dei tanti condizionamenti che sono già emersi nel dibattito politico

Nel riordino del catasto non aggiungere iniquità a iniquità

Ben venga l’aggiornamento, ma sia fatto a valori reali di mercato e con efficienza. Al tempo stesso si avanzi verso un ribilanciamento degli altri prelievi sulla proprietà immobiliare, altrimenti si tratterà soltanto di un’operazione di aumento di carico fiscale per generare maggiore gettito. L’analisi di Salvatore Zecchini

Il balzo dell’inflazione sarà davvero transitorio? L'analisi di Zecchini

La miglior via d’uscita è attenersi a una puntuale attuazione del programma di rilancio economico, il Pnrr, e programmare sin dal prossimo Nadef il piano di stabilizzazione delle finanze pubbliche. L’analisi di Salvatore Zecchini

Le imprese all'uscita della crisi. Conservazione o selezione

Di fronte all’incongruenza tra “conservazione” e “selezione” dei migliori si potrebbe sostenere che si tratta di una logica dei due tempi. Nell’immediato occorre proteggere l’esistente nell’attesa che con l’aiuto pubblico si consolidi, mentre nel medio periodo è opportuno dare più spazio alla selezione dei più capaci di competere e crescere nel mercato con le proprie gambe. Ma… L’analisi di Zecchini

La spintarella del nudging non funziona nella pandemia. Parola di Zecchini

Senza dubbio norme confuse e ricorso al nudging si sono dimostrati inadeguati a raggiungere l’immunizzazione di massa. Meglio avere norme chiare, semplici e facilmente praticabili, rafforzate da efficaci mezzi di dissuasione delle violazioni. L’analisi di Salvatore Zecchini

Un Pnrr in faticoso rodaggio. L'analisi di Zecchini

La presenza di diverse strozzature nell’offerta di importanti fattori produttivi insieme a quelle già evidenti nei mercati di materie prime sta facendo emergere il problema, da tempo segnalato, di un razionale sequenziamento delle misure e dei tempi di realizzazione dei progetti previsti nel Piano. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Compiacersi o inquietarsi per i risultati della maturità 2021? Scrive Zecchini

È necessaria una grande volontà di riforma per avanzare da un’istruzione finalizzata a ottenere un titolo di studio da far valere al momento delle assunzioni a una mirante a far acquisire allo studente apprendimenti utili per edificare il proprio futuro di lavoro. L’analisi di Salvatore Zecchini sulla maturità giunta dopo un anno di sconvolgimenti dove la quasi totalità degli ammessi (99,8%) ha superato la prova, o meglio il 96% di quanti hanno completato i corsi d’istruzione secondaria

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