La settimana scorsa, proprio alla vigilia dei colloqui sul nucleare, due dissidenti iraniani hanno scritto al presidente francese François Hollande. Emadeddin Baghi lo invitava a sostenere l'accordo, Heshmatollah Tabarzadi a bocciarlo. Una volta siglata la pax ginevrina – sosteneva Tabarzadi - nessuno oserà invocare il rispetto dei diritti umani in Iran, nessuno disturberà Hassan Rohani con improvvide pressioni sul rilascio…
Tatiana Boutourline
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Quanti indizi fanno una prova tra Obama e Rohani?
Quale gesto segnerà l'inizio del disgelo: sarà una stretta di mano? Un cenno della testa, un sorriso? Saranno Barack Obama e Hassan Rohani a sedersi insieme su un divanetto di velluto rosso martedì prossimo al Palazzo di Vetro o toccherà al segretario di stato americano John Kerry e al ministro degli esteri iraniano Javad Zarif il ruolo di protagonisti del…
In Iran il viola è il nuovo verde, ma per quanto?
Stasera non importa che sia il meno peggio, un uomo d'apparato prestato alla causa della moderazione, stasera non contano né i suoi scheletri nell'armadio, il suo opportunismo o i suoi silenzi, stasera non bisogna pensare che è il luogotenente di Rafsanjani e che la sua vittoria ricorda per molti versi quella di Khatami nel '97, il giorno della vittoria di…
Iran, elezioni con le regole del matrimonio combinato
Pubblichiamo un articolo del dossier “Iran: elezioni sotto tutela” dell’Ispi L'elezione del presidente in Iran segue le regole di un matrimonio combinato. Lo sposo (il presidente) deve piacere anzitutto ai genitori della sposa (Khamenei), ai parenti (i pasdaran), agli amici (il clero) e al quartiere (i fedelissimi del regime). Conta qualcosa anche il gradimento della città (la maggioranza degli iraniani)…
Bahrain: la primavera dimenticata
Il principe ereditario del Bahrain Salman al Khalifa è stato a Washington in questi giorni per convincere l'amministrazione Obama che il “Dialogo Nazionale” tra il regime ed i suoi contestatori non è morto e che l'”eccezione monarchica” che ha finora risparmiato la Giordania e le plutocrazie del Golfo si regge su un un piano di riconciliazione autentico e non di…
L'utilità delle elezioni inutili
Da quando le analisi sull'Iran non sono più dominate dal dualismo fittizio tra conservatori e riformisti, quando arrivano le presidenziali si parte dicendo che sono inutili, una selezione piuttosto che un'elezione, anzi di più, un'investitura diretta da parte di Khamenei. Il che è vero, verissimo e tuttavia, per quanto possa apparire paradossale, anche queste elezioni inutili hanno una loro utilità.…
I tormenti di Khamenei
C'è stato un tempo in cui per i corrispondenti sbarcati a Teheran la domanda non era chi fosse Khamenei, ma chi si nascondeva dietro di lui. Pareva impossibile che dietro quella figura statica, così prevedibile nella sua retorica manichea, non ci fosse un gran burattinaio più arguto. Un tipo alla Hashemi Rafsanjani con cui condividere affari e segreti, oppure un…
Tra Stati Uniti e Israele resta l’incubo dell’Iran
Pubblichiamo un articolo del dossier “Il ritorno di Obama in Medio Oriente” dell’Ispi Nel 2009 fu la parola speranza a declinare le tappe del viaggio di Barack Obama in Medio Oriente, il primo come presidente degli Stati Uniti. La sua elezione aveva suscitato grande curiosità nel mondo islamico e sull’onda di quell’entusiasmo la Casa Bianca si prefiggeva di trasformare il…