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Giacomo Stucchi alla presidenza del Copasir. Biografia e idee

Il senatore bergamasco della Lega nord Giacomo Stucchi si è aggiudicato la poltrona più ambita dalle opposizioni, quella del Copasir, l’organismo parlamentare di controllo dei servizi segreti. Per l’elezione del presidente del Copasir serve al primo turno la maggioranza assoluta dei componenti, dieci in tutto: 3 Pd, 3 M5S, uno ciascuno Sel, Scelta civica, Lega e Pdl.

Quarantaquattro anni, considerato maroniano di ferro e attuale vicesegretario federale della Lega Nord, Stucchi ha conseguito la maturità presso l’Istituto tecnico commerciale e ha svolto la professione di consulente aziendale, oltre a quella di giornalista.

In Parlamento dal 1996, Stucchi ha ricoperto il ruolo di vicecapogruppo e poi vice capogruppo vicario alla Camera dal 1998 al 2001. Rieletto alla Camera dei Deputati nel 2001 è stato Presidente della 14a Commissione permanente per le Politiche dell’UE dal 2001 al 2006.

Segretario della Camera dei Deputati per la Lega Nord nel 2006 e membro della Commissione Affari Costituzionali e della Delegazione italiana presso il Consiglio d’Europa, è stato poi riconfermato nel 2008.
Dal 2008 al 2013 è stato membro della Commissione sulle politiche dell’Unione Europea, nonché della Giunta per le elezioni.

Nel 2012 il suo nome fu uno dei papabili insieme a quello dell’eurodeputato e capogruppo della Lega Nord a Milano Matteo Salvini alla carica di Segretario nazionale della Lega Lombarda come successore di Giancarlo Giorgetti segretario dal 2002 per l’ala della Lega vicina all’ex Ministro Roberto Maroni. Ma Stucchi decide di non presentare la sua candidatura sostenendo l’elezioni di Salvini e diventando successivamente Vice Segretario Federale della Lega Nord.

Nel 2013 è stato eletto per la prima volta Senatore nella Circoscrizione Lombardia per la Lega Nord e riconfermato dal 21 marzo 2013 per la terza volta Segretario del Senato della Repubblica per la Lega Nord per la prima volta al Senato.

In una recente conversazione con Formiche.net, Stucchi aveva criticato il dibattito sulle riforme istituzionali e indicato le vere priorità per l’Italia.

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