Nella Basilica Vaticana, Papa Francesco ha presieduto ieri 28 giugno il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 5 nuovi cardinali.
I nuovi cardinali, provenienti da 5 Nazioni, sono: Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako, Malí; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Spagna, Anders Arborelius, ocd, vescovo di Stoccolma, Svezia; Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare, vicario apostolico di Paksé, Laos. E infine, Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador, El Salvador.
Tra i nuovi cardinali, uno ha una vicinanza particolare con il Pontefice: Gregorio Rosa Chávez. Il vescovo titolare di Mulli, scrive Repubblica, è “un amico d’infanzia e uno dei più stretti collaboratori di Oscar Romero, il vescovo ucciso nel 1980 e proclamato beato nel 2015, dopo decenni di ostilità da parte del Vaticano nei confronti del suo magistero. È stato proprio Bergoglio – si legge ancora – a rompere gli indugi e ad autorizzare il riconoscimento del martirio di Romero, confermando che l’omicidio avvenne a causa della sua predicazione del Vangelo, in difesa dei più poveri. E adesso è ancora il pontefice argentino a compiere un gesto che infrange le consuetudini ecclesiastiche. Chávez, infatti, diventa cardinale pur essendo solo vescovo ausiliare e scavalcando di fatto il titolare della sua diocesi, l’arcivescovo José Luis Escobar Alas”.
Con queste nuove nomine, il Collegio cardinalizio conterà 121 porporati elettori.
Ecco i volti dei nuovi cardinali.
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