Skip to main content

Chi c’era all’Aperithink con Giorgia Abeltino di Google. Tutte le foto di Umberto Pizzi

Giorgia Abeltino e Paolo Messa
1 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
6 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
7 / 34
Giorgia Abeltino
8 / 34
Giorgia Abeltino
9 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
10 / 34
Giorgia Abeltino
11 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
12 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
13 / 34
Michele Pierri e Mario Caligiuri
14 / 34
Ottavia Landi di Chiavenna e Giorgia Abeltino
15 / 34
Giorgia Abeltino e Ottavia Landi di Chiavenna
16 / 34
Giorgia Abeltino, Valentina Cefalù e Mario Caligiuri
17 / 34
Paolo Messa e Giorgia Abeltino
18 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
19 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
20 / 34
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
21 / 34
Flavia Ricevuti e Umberto Febbraro
22 / 34
Flavia Ricevuti e Umberto Febbraro
23 / 34
Francesco Nicotri
24 / 34
Giuseppe Pennisi
25 / 34
Ottavia Landi di Chiavenna e Fulvio Caldarelli
26 / 34
Giorgia Abeltino e Ottavia Landi di Chiavenna
27 / 34
Giorgia Abeltino e Ottavia Landi di Chiavenna
28 / 34
Giorgia Abeltino e Ottavia Landi di Chiavenna
29 / 34
Giorgia Abeltino e Ottavia Landi di Chiavenna
30 / 34
Giorgia Abeltino insieme a Ottavia Landi di Chiavenna e Paolo Messa
31 / 34
Giorgia Abeltino insieme a Ottavia Landi di Chiavenna e Paolo Messa
32 / 34
Umberto Febbraro insieme a Mario Caligiuri e Carmine America
33 / 34
Paolo Messa e Ottavia Landi di Chiavenna
Giorgia Abeltino e Paolo Messa
Giorgia Abeltino e Paolo Messa

Lunedì 26 giugno si è rinnovato nella Galleria Alberto Sordi in piazza Colonna a Roma il tradizionale appuntamento di Formiche con gli Aperithink. L’evento ha ospitato un dialogo di Integratori culturali dal titolo “La grande bellezza (digitale)” a cui ha partecipato Giorgia Abeltino, Direttrice Public Policy del Google Cultural Institute.

Nella serata, Abeltino ha parlato con il fondatore di Formiche Paolo Messa del ruolo dell’economia digitale nella cultura, presentando come esempio di successo Google Arts & Culture, piattaforma digitale che offre contenuti provenienti da musei e archivi che hanno collaborato con Google Cultural Institute per rendere disponibile online i tesori culturali del mondo. L’idea è venuta a un ingegnere che ha pensato di combinare il know-how delle istituzioni culturali con il digitale per rendere facilmente accessibile a tutti il patrimonio culturale mondiale. Il progetto ha presto prodotto effetti positivi: dopo il lancio di sei anni fa, le collaborazioni di Google con musei e archivi hanno raggiunto oggi quota 1200.

Abeltino, durante l’incontro ha inoltre sottolineato l’importanza dell’educazione digitale, potenziale strumento di crescita economica in Europa. In particolare, il dibattito dell’Aperithink si è infine concentrato sulle fake news. Abeltino ha spiegato che Google, seguendo la propria logica di business, non crea, ma organizza informazioni con l’interesse che siano corrette e rispondenti alle necessità dell’utente, nel pieno rispetto della libertà di informazione. A tal fine, l’azienda statunitense contrasta le fake news attraverso ad esempio il fact checking, o decidendo di non pubblicizzare siti che presentano misrepresenting contents. Rimane, però, l’educazione digitale, volta a sviluppare il senso critico, secondo la Direttrice Public Policy del Google Cultural Institute, la chiave fondamentale per aumentare le opportunità e diminuire i rischi online sia per gli individui che per le imprese.

Leggi qui tutti i dettagli discussi durante il dialogo.

Guarda in questa gallery tutti gli scatti di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – riproduzione riservata


×

Iscriviti alla newsletter