Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è stato ospitato ieri alla presentazione del libro “Piccole per modo di dire”, (Fausto Lupetti Editore) scritto dal responsabile della comunicazione del Pd Matteo Richetti e dall’imprenditore del settore dell’alluminio Paolo Agnelli.
La presentazione di “Piccole per modo di dire” è un “libro manifesto” sul futuro dei 4 milioni di piccole e medie imprese che danno lavoro a circa 16 milioni di persone, hanno spiegato gli autori, è stata l’occasione per fare il punto sulla politica industriale dispiegatasi nei quasi 3 anni di governo Renzi e, in continuità, da quello a guida Paolo Gentiloni. “Il mondo delle imprese deve ringraziare l’operato del governo Renzi”, ha spiegato l’industriale Paolo Agnelli. “È il governo che ha fatto di più per le imprese: dall’abolizione dell’articolo18 al taglio dell’Irap”.
“Noi abbiamo fatto svoltare il Paese grazie alle politiche di questi ultimi due governi, se questa non è la percezione all’interno dell’elettorato è perché ci sono le fake news finanziate da potentati economici e finanziari che sfidano lo Stato. Ecco questa cosa non è vera”, ha detto il ministro Calenda. “Certamente i due governi Renzi e Gentiloni sono stati i più vicini al mondo delle imprese e quelli a più alto tasso di riformismo degli ultimi 30 anni. Ma in tre anni nessun governo avrebbe mai potuto rigirare il Paese perché i problemi che si erano sedimentati nella crisi tra il 2007 e il 2014 erano troppo profondi. Non si sente una parola sui livelli di stipendio dei giovani che sono bassissimi in relazione alle loro competenze” (qui l’articolo completo di Maria Scopece).
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