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Agnelli, Calenda e Richetti presentano il libro “Piccole per modo di dire”. Le foto

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Matteo Richetti, Paolo Agnelli, Carlo Calenda, Giancarlo Loquenzi
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Matteo Richetti
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Paolo Agnelli, Carlo Calenda, Giancarlo Loquenzi
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Paolo Agnelli
Richetti, Paolo Agnelli Carlo Calenda_11
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Richetti, Paolo Agnelli Carlo Calenda_11

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è stato ospitato ieri alla presentazione del libro “Piccole per modo di dire”, (Fausto Lupetti Editore) scritto dal responsabile della comunicazione del Pd Matteo Richetti e dall’imprenditore del settore dell’alluminio Paolo Agnelli.

La presentazione di “Piccole per modo di dire” è un “libro manifesto” sul futuro dei 4 milioni di piccole e medie imprese che danno lavoro a circa 16 milioni di persone, hanno spiegato gli autori, è stata l’occasione per fare il punto sulla politica industriale dispiegatasi nei quasi 3 anni di governo Renzi e, in continuità, da quello a guida Paolo Gentiloni. “Il mondo delle imprese deve ringraziare l’operato del governo Renzi”, ha spiegato l’industriale Paolo Agnelli. “È il governo che ha fatto di più per le imprese: dall’abolizione dell’articolo18 al taglio dell’Irap”.

“Noi abbiamo fatto svoltare il Paese grazie alle politiche di questi ultimi due governi, se questa non è la percezione all’interno dell’elettorato è perché ci sono le fake news finanziate da potentati economici e finanziari che sfidano lo Stato. Ecco questa cosa non è vera”, ha detto il ministro Calenda. “Certamente i due governi Renzi e Gentiloni sono stati i più vicini al mondo delle imprese e quelli a più alto tasso di riformismo degli ultimi 30 anni. Ma in tre anni nessun governo avrebbe mai potuto rigirare il Paese perché i problemi che si erano sedimentati nella crisi tra il 2007 e il 2014 erano troppo profondi. Non si sente una parola sui livelli di stipendio dei giovani che sono bassissimi in relazione alle loro competenze” (qui l’articolo completo di Maria Scopece).

(c) Giuseppe Leanza – Riproduzione riservata


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