È morto a Roma Alberto Asor Rosa, uno dei massimi esperti della letteratura italiana. Era malato da tempo. Saggista, critico letterario e politico italiano, Asor Rosa aveva 89 anni.
La figlia Angela ha fatto sapere all’Ansa che: “doveva uscire questo venerdì. Sembrava stesse meglio ma ha avuto un improvviso arresto cardiaco. Negli ultimi due anni mio padre ha avuto una salute traballante dovuta a problemi cardiaci e polmonari”, ha detto ancora una delle due figlie, con la sorella Laura. “Vorremmo organizzare qualcosa all’Università La Sapienza di Roma – alla facoltà di Lettere, ma siamo abbastanza storditi, è successo tutto poco più di un’ora fa”, ha concluso.
Era nato nella capitale il 23 settembre del 1933 in una famiglia di piccola borghesia (il padre era impiegato delle ferrovie) e cresciuto nella zona intorno a piazza Tuscolo, Alberto Asor Rosa ha insegnato letteratura italiana all’Università La Sapienza.
Dal 1982 al 1991 ha diretto la Letteratura italiana Einaudi e tra il 1979 e il 1980 è stato deputato del Partito Comunista Italiano (Pci). Tra i suoi libri in stile narrativo sono da ricordare “L’alba di un mondo nuovo”, “Storie di animali e altri viventi”, “Assunta e Alessandro”, “I racconti dell’errore” e “Amori sospesi”.
Di lui, Pier Paolo Pasolini disse che era stato “l’uomo che mi ha fatto più male nella vita”, dopo che nel 1965 Asor Rosa lo mise sotto tiro nel testo “Scrittori e popolo”.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
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